Il Tour è finito appena ieri e, come ogni anno, già ci assale un filo di nostalgia.

La Grande Boucle si è conclusa con la vittoria di Egan Bernal, che a soli 22 anni è diventato il primo colombiano nella storia a conquistare la maglia gialla.
Un predestinato di cui sentiremo ancora parlare tanto.

Ma il Tour de France 2019 si è concluso con un bottino di tutto rispetto anche per i colori azzurri.
Nessun risultato di rilievo in classifica generale, ma ben tre vittorie di tappa con Viviani, Trentin e Nibali. Senza dimenticare la maglia gialla di Ciccone.
Non succedeva da tanti anni.

dati della vittoria di Nibali a Val Thorens
Foto teambahrainmerida.com @Bettiniphoto @Team Bahrain Merida




E’ proprio sulla splendida vittoria di tappa di Vincenzo Nibali, nella penultima tappa della Grande Boucle, che ci vogliamo concentrare.

Non perché quelle di Viviani e Trentin siano state meno entusiasmanti, ma perché Srm Italia e Paolo Slongo (Preparatore di Nibali) hanno condiviso sui social il file con i dati relativi alla tappa vinta (potenza media, potenza normalizzata, cadenza, ecc).
Dati da “fuoriclasse” che ci danno l’opportunità di effettuare un’analisi più approfondita.

La 20esima tappa del Tour, da Albertville a Val Thorens, è stata accorciata per il rischio maltempo a soli 59,5 km, ma con una salita finale di oltre 30 km al 5,4% di pendenza media.
Nibali ha percorso quasi l’intera tappa in fuga, prima in compagnia di altri attaccanti e poi, dai -13 km all’arrivo, in completa solitudine.

Partiamo dai dati dell’intera frazione.
Velocità media poco superiore ai 31 km/h.
Un’ora e 52 minuti di gara, una potenza media di 339 watt e, dato ancora più interessante, una potenza normalizzata di 353 watt.
Chi mastica un po’ di watt sa quanto siano straordinari questi valori, soprattutto se associati ad un atleta di poco superiore ai 60 kg.

Cos’è la potenza normalizzata?
Si tratta di un valore ottenuto tramite un algoritmo, che tiene conto anche delle rapide variazioni di intensità che avvengono durante una gara e, di conseguenza, delle differenti risposte fisiologiche dell’organismo a questi sforzi.
Detto in parole povere, la potenza normalizzata fornisce una stima della potenza che si potrebbe mantenere nello stesso periodo di tempo se la potenza fosse perfettamente costante.
Dunque, più la gara o l’allenamento sono ricchi di scatti e variazioni di ritmo, maggiore sarà la differenza tra potenza media e potenza normalizzata (con un valore più alto di quest’ultima).

dati della vittoria di Nibali a Val Thorens
Il file Srm con i dati della ventesima tappa vinta da Vincenzo Nibali. Foto facebook.com/SRMTrainingSystemItalia

La cadenza di pedalata media della tappa è stata di quasi 90 rpm, quindi piuttosto alta se si considera che gli ultimi 30 km erano in salita.
Nibali in gara non ha usato il cardiofrequenzimetro, così come molti altri Pro’, quindi non ci sono informazioni in merito alla Fc cardiaca.

Ancora più interessanti i valori dell’ultima ora e 19 di gara, ovvero dell’intera ascesa finale.
Parliamo di 351 watt medi e di 360 watt di potenza normalizzata.
La differenza tra i due valori è piuttosto contenuta poiché la salita è stata scalata ad un passo relativamente costante.
Se prendiamo come riferimento un peso forma di Nibali di circa 63 kg (che potrebbero pure essere di meno, visto che eravamo alla terza settimana di gara), siamo a poco meno di 6 watt/kg per oltre un’ora.
La velocità media sulla salita finale è stata di 24,8 km/h.
La VAM di circa 1.420 m/h. Non poco, visto che la pendenza media era contenuta e che durante la salita c’erano almeno tre tratti in contropendenza.
Insomma, valori da fuoriclasse assoluto.

dati della vittoria di Nibali a Val Thorens
Foto facebook.com/SRMTrainingSystemItalia/

Anche perché dobbiamo valutare, come ha sottolineato proprio Paolo Slongo, che sono valori rilevati alla ventesima tappa e che Vincenzo, se prendiamo in considerazione anche il Giro d’Italia, era alla sua 41 esima tappa in 78 giorni.

Durante la scalata finale si nota un picco di 6 minuti e 33” ad una potenza normalizzata di 398 watt, che corrisponde al momento in cui Nibali ha accelerato ed è rimasto solo. Unica scelta possibile per riuscire a raggiungere l’arrivo, visto che dietro stavano menando forte.
In questa fase si nota anche un aumento della cadenza a 90 rpm, che ci mostra come Vincenzo per incrementare la velocità sfrutti anche l’aumento della frequenza di pedalata.
Non scatti secchi, ma lunghe progressioni da seduto che stroncano gli avversari.

Negli ultimi 20 minuti è comunque riuscito a tenere 361 watt di potenza normalizzata, resistendo alle accelerazioni del gruppo maglia gialla e salendo quasi al loro stesso passo.

dati della vittoria di Nibali a Val Thorens
Foto facebook.com/BahrainMerida @Bettiniphoto @Team Bahrain Merida

Dati da campione, che se vengono sommati a grinta, determinazione e testa fuori dal comune, ci danno l’identikit di un vero fuoriclasse.
E nonostante questo, qualcuno ancora lo critica…

Chapeau Vincenzo!

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