Si può riparare il carbonio rotto?
Incrociamo le dita e speriamo che non succeda mai di danneggiare il nostro telaio, le ruote o qualsiasi altro componente in composito, ma se dovesse accadere è possibile ripararlo?
Come fare e quanto costa?

I casi più comuni di rottura sono quelli dovuti a incidente stradale o caduta, ma esistono altre situazioni che possono portare alla rottura della fibra, ormai il materiale più diffuso nella produzione delle bici e dei suoi componenti.

riparare il carbonio

In questi casi, come potete immaginare, non esiste garanzia che tenga e allora, cosa fare?
La sostituzione del prodotto è probabilmente la soluzione ideale, ma la meno economica, anche se in molti casi le aziende prevedono delle campagne di crash replacement con scontistiche particolari.

Tenendo conto dei prezzi attuali, però, non tutti si possono permettere la sostituzione di telaio o ruote acquistate con tanti sacrifici e magari da poco tempo.
Per di più, di questi tempi, con i noti problemi di mancanza di prodotto questa via potrebbe costringere a rimanere senza bici per parecchio tempo.

riparare il carbonio



Si fa largo, così, una seconda ipotesi per rimediare al danno, quella di riparare il carbonio, un’opzione possibile e che permette di “salvare il salvabile”.

Prima di procedere, però, è doveroso premettere due cose importanti.
La prima è che nel momento in cui il prodotto viene riparato perde automaticamente la sua garanzia.

La seconda è che non si tratta di un’operazione banale e che per avere un risultato soddisfacente sotto il punto di vista della resa e della sicurezza, dobbiamo accertarci della storia e dell’esperienza professionale dell’artigiano o dell’azienda che effettuano la riparazione (in Italia ce ne sono tante competenti e affidabili).
Meglio, ovviamente, se sulla riparazione viene fornita anche una garanzia di uno o più anni.

Come si ripara il carbonio?

Non ci dilunghiamo oltre e andiamo al nocciolo della questione: come si ripara il carbonio?

Ne abbiamo parlato con Mirco Cetra (nella foto qui sotto), noto artigiano del centro Italia titolare dell’azienda DoktorBike, specializzato nella lavorazione del carbonio, che ci ha dedicato un po’ del suo tempo e spiegato tutte le fasi del processo di riparazione (esclusi alcuni “segreti di lavorazione” che vuole mantenere riservati).

Dalla chiacchierata sono emerse anche molte curiosità relative alla fibra di carbonio che vi racconteremo nel corso di questo articolo.

LE FASI DEL PROCESSO DI RIPARAZIONE
1- Valutazione del danno e preparazione iniziale
La prima fase è la valutazione del danno. A questa segue la preparazione iniziale, in cui si toglie la vernice nella zona interessata e una parte corrispondente a circa 2/3 del carbonio danneggiato (foto sotto).

Anche se quella eliminata potrebbe sembrare un quantità elevata, è indispensabile per riportare il telaio alle sue perfette dimensioni a fine processo, senza “scalini” sgradevoli dal punto di vista estetico.

riparare il carbonio
Un telaio rotto che è stato sottoposto alla fase di preparazione iniziale

2- Laminazione
La seconda fase è quella della laminazione, la parte più importante del processo.
Senza scendere nei dettagli della lavorazione (anche perché si tratta di informazioni riservate) si tratta di ricostruire con fibre nuove e resine epossidiche la struttura del carbonio (foto in basso).

La tipologia delle fibre impiegate per la riparazione non sono le stesse del telaio, in quanto impossibile risalire a quelle utilizzate dal produttore nel punto specifico in cui è avvenuta la rottura (i telai più pregiati sono realizzati con un mix di diverse tipologie di fibra).
La scelta della fibra dipende da vari fattori (qualità del telaio, punto in cui è avvenuta la rottura, ecc), anche se, come ci svela Mirco, il modulo intermedio è un ottimo compromesso per avere resistenza a trazione ed un’elasticità ottimale. 

E’ chiaro che la qualità e la tipologia della fibra possono incidere non poco sul risultato finale.

riparare il carbonio
Come appare un telaio dopo la fase di laminazione. La tipologia di fibra scelta per la riparazione dipende da vari fattori

3- Compressione e cottura
La terza fase consiste nella compressione tramite uno specifico strumento per il sottovuoto e nella contestuale “cottura” in forno. La temperatura utilizzata è molto alta, madipende dal sistema epossidico utilizzato, ovvero dal tipo di resina.

Alla fine di questo processo il carbonio ha tutte le proprietà strutturali che gli permettono di essere utilizzato in sicurezza, anche se manca ancora la finitura estetica.

riparare il carbonio
Come appare la riparazione “grezza”, dopo la cottura in forno

A proposito di resine, non ci era mai capitato di vederle e “toccarle con mano”, ma ora ci siamo tolti anche questa curiosità.

Le resine epossidiche sono incolore, hanno la consistenza della colla liquida e costituiscono una parte importante di tutti i materiali compositi come il carbonio.
Si ottengono mescolando due componenti che reagiscono tra loro per ottenere la solidificazione.
Il rapporto tra la base e l’indurente dipende dal tipo di prodotto usato.

Come si ripara il carbonio?

4- Carteggiatura e verniciatura
La quarta e ultima fase prima della verniciatura è quella della carteggiatura, operazione totalmente manuale che consente di riportare il telaio alle forme originarie.

A questa segue la verniciatura, che nel caso di DoktorBike viene esternalizzata ed effettuata da collaboratori esterni specializzati in grafica e aerografia, che come vedete dalla foto in basso, garantiscono un risultato finale praticamente identico all’originale.

riparare il carbonio
Nelle foto più in alto vedete un telaio carteggiato, pronto per essere verniciato. Qui sopra, il prima e il dopo una riparazione

PARLIAMO DI COSTI: QUALI SONO I PREZZI INDICATIVI?
Il costo della riparazione non dipende tanto dal materiale, visto che se ne usa una quantità piuttosto limitata, ma soprattutto dal tempo necessario per la lavorazione.
Il procedimento è complesso e la mano d’opera rappresenta il fattore che incide di più sul costo.

Per essere più precisi, possiamo dirvi che le riparazioni più costose effettuata finora da Mirco Cetra si aggirano intorno ai 500 euro (verniciatura inclusa) per telai con rotture multiple.
Insomma, a meno che non si tratti di un telaio molto economico, la riparazione è quasi sempre conveniente. E’ chiaro, ovviamente, che i prezzi possono essere diversi da artigiano ad artigiano.

SI POSSONO RIPARARE ANCHE LE RUOTE?
La risposta di Cetra è affermativa.Si possono riparare sia il cerchio che i raggi, ovviamente nel caso che questi ultimi siano realizzati in carbonio.

Il classico danneggiamento (crepa) del cerchio dovuto ad una buca o ad un incidente è quasi sempre riparabile. E’ successo anche di intervenire su ruote letteralmente spezzate in due parti, ma a quel punto l’operazione è conveniente solo se si tratta di prodotti di altissima gamma dal costo molto elevato, altrimenti viene consigliata la sostituzione del cerchio.

CI SONO ROTTURE NON RIPARABILI?
A livello strutturale, a detta di Cetra, se le rotture sono nette il carbonio è teoricamente sempre riparabile (è capitato di riparare telai spezzati a metà).
La riparazione diventa impossibile quando la tubazione o il componente è completamente “sfibrato”.

Oltre all’aspetto strutturale, però, c’è da considerare anche quello economico: se il valore commerciale del prodotto è inferiore al costo della riparazione, non conviene intervenire (a meno che non ci sia un discorso affettivo).

LE ROTTURE NON SONO SEMPRE DOVUTE A IMPATTI O CADUTE
Il carbonio si può rompere anche senza subire impatti violenti.
In base alla sua esperienza Cetra ci spiega che ci sono in particolare due problematiche piuttosto comuni, che riguardano entrambe il tubo della forcella.
Si tratta di fratture orizzontali, che potrebbero portare anche a rottura del carbonio.

La prima si verifica in corrispondenza del cuscinetto della serie sterzo, dove il carbonio (anche se non dovrebbe) si usura in seguito alle ripetute rotazioni, specie se capita di viaggiare troppo spesso con la serie sterzo lenta.
La seconda si verifica nel punto in cui il tubo forcella “incrocia” l’attacco manubrio a causa delle torsioni esercitate dal ciclista sul manubrio, unite alle vibrazioni provenienti dal terreno.

Attenzione anche alla forza con cui si stringono le viti dell’attacco manubrio, che potrebbero generare crepe verticali in loro corrispondenza.

Come avrete capito, dunque, il carbonio si può riparare quasi sempre, anche se occorre verificare il costo e affidarsi a persone esperte.
Questo articolo è stato redatto con la collaborazione di doktorbike.it, ma ci teniamo a sottolineare che in Italia ci sono diverse realtà competenti in questo ambito.

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