Sonny Colbrelli ha conquistato oggi la vittoria nella quarta tappa del Tour of Oman, battendo un corridore come Greg Van Avermaet, e regalando al Team Bahrain Merida il primo successo del 2019 (qui il video dell’arrivo).

Sonny Colbrelli

Lo avevamo incontrato a fine febbraio e avevamo scambiato con lui qualche battuta sull’inizio di stagione ormai prossimo, sulla preparazione e sulla Merida Reacto Disc che utilizzerà per il 2019.
Proprio in quell’occasione ci aveva rivelato di non avere una grande condizione in questo momento, poiché l’obiettivo è essere al top per le Classiche, a partire dalla Sanremo in poi.
Le sue sensazioni, però, sono state smentite da una vittoria di forza, in una tappa con finale complicato, e questo è sicuramente di buon auspicio per il proseguo del 2019.
Anche perché battere Van Avermaet non è mai facile…

Più in basso trovate alcune interessanti considerazioni tecniche, in particolare sul perché gli piace la bici con il freno a disco.
Ma prima godetevi la nostra video intervista:

Ci siamo soffermati parecchio su preparazione e aspetti tecnici e, parlando della sua nuova Merida Reacto Disc 2019, sono emerse alcune valutazioni interessanti, che raccontano il punto di vista di un corridore potente e veloce:

  • La cassetta posteriore utilizzata abitualmente da Colbrelli è un 11-30, che gli permette di avere un rapporto adeguato per le volate, ma di “salvarsi” in salita pedalando in agilità.
  • Il freno a disco gli piace, perché gli permette di staccare “più lungo” e comunque di scendere più veloce. Cosa non da poco per un pro’, visto che la differenza, come ci ha rivelato, a volte si fa proprio in discesa.
  • Il telaio in versione disc prevede l’utilizzo di perni passanti, che rendono la bici molto più rigida, caratteristica apprezzata soprattutto dai corridori veloci e potenti. Anche l’utilizzo di manubrio e attacco integrati vanno in questa direzione.

Sonny Colbrelli

Qui trovate altri articoli che parlano di freno a disco e di rapporti pubblicati su BiciDaStrada.it