I furti di biciclette, ahimè, sono ormai da anni all’ordine del giorno, all’aperto, come in garage, in hotel come in macchina.

Non si può mai abbassare la guardia, perché le bici costano tanto e i malintenzionati sono sempre in agguato.

Con i tempi che corrono non si potrà mai essere tranquilli al 100%, tuttavia mettendo in pratica una serie di accortezze è possibile ridurre i rischi e rendere la vita difficile ai ladri.

In questo articolo ci riferiamo a bici da strada, mtb o gravel di media-alta gamma, appetibili per i malviventi per essere poi rivendute sul mercato nero.
Le bici da città, parcheggiate in strada, richiederebbero accortezze un po’ diverse.

furti di biciclette




1- Rendere sicuro il posto in cui teniamo la bici

La prima regola è quella di rendere più sicuro possibile il posto in cui si ripone la bici di notte e quando non la si utilizza.

Parlando di mezzi di valore, chi ha modo di tenerla in casa, meglio se dotata di allarme, può stare un po’ più tranquillo.
La maggior parte di noi, però, vuole/deve tenerla in garage, un luogo più vulnerabile e più difficile da controllare, specie nelle ore notturne.

Allarmare la porta del garage è un buon punto di partenza, ma potrebbe non essere sufficiente.

Una protezione aggiuntiva consiste nel fissare dei ganci al muro o al pavimento e assicurarci tutte le bici di valore che teniamo in garage.
Possono andare bene degli stop da muro con catena, ma ci sono anche dei prodotti specifici, come quello che vedete qui sotto, realizzato da Abus.

Un fissaggio di questo genere da applicare in garage rappresenta un ottimo deterrente. Foto abus.com

Intendiamoci, se si tratta di un gruppo organizzato avrà tutto l’occorrente per tagliare la catena, ma dovrà comunque faticare, perdere tempo e l’allarme che suona in sottofondo potrebbe mandare a monte il colpo.
Una soluzione ancor più sicura è costituita da una cassaforte per bici: fino a qualche anno fa ci avremmo riso su, ma visto il costo attuale delle bici non è una soluzione da scartare. Nell’articolo qui in basso trovate ulteriori dettagli.

Per chi abita in campagna, meglio evitare di riporre le bici di valore in capanni o ripostigli lontani dall’abitazione, soprattutto se dotati di porte o finestre facili da forzare.

Gresia Bike Box: la cassaforte per bici

2- Mai lasciare la bici in macchina

Lasciare la bici in macchina è un invito a nozze per i ladri, dunque si tratta di una situazione da evitare in ogni modo.
Soprattuto per chi vive in città, anche una breve sosta sotto casa può essere fatale.

Per intenderci, se carichiamo la bici in macchina per portarla dal nostro meccanico di fiducia, facciamo in modo di lasciarla subito in officina, anziché tenerla in auto mentre si svolgono altre commissioni.

furti di biciclette

Quando non se ne può fare a meno, come nel caso di lunghi viaggi con bici al seguito (magari in direzione di una granfondo), cerchiamo di mettere in atto tutte le accortezze possibili.
Se ci fermiamo in Autogrill, ad esempio, parcheggiamo in un punto in cui l’auto sia ben visibile anche dall’interno. Se viaggiamo in compagnia, infine, è sempre meglio che qualcuno resti “di guardia” alla macchina.

Per chi non ha modo di trasportare la bici all’interno dell’auto e deve usare dei portabici esterni, assicurarle con dei lucchetti o altri sistemi di sicurezza diventa d’obbligo in caso di sosta.

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Foto abus.com

3- Attenzione negli hotel

Negli ultimi anni molte strutture ricettive si sono attrezzate per lavorare con i ciclisti e hanno strutturato delle rimesse per bici sicure e allarmate.
Non ovunque, però, c’è questa attenzione e se il luogo per riporre la bici non ci convince, insistiamo per portarla in camera (dopo averla adeguatamente pulita).

Se alla reception fanno storie, basterà spiegargli quanto vale e nessuno si prenderà la responsabilità di obiettare…

4- Bici nuova? Niente proclami sui social

Diciamo la verità, appena acquistata la nostra specialissima nuova fiammante non vediamo l’ora di mostrarla a tutti gli amici.
Meglio farlo di persona, però, solo con i compagni di uscita più stretti.

Evitiamo post su Facebook e altri social, che possono facilmente attirare l’attenzione dei malintenzionati (anche insospettabili).
Con i social oggi la prudenza non è mai troppa…

5- Attivare le zone di privacy su Strava, Komoot e gli altri social

Strava, Komoot e altre applicazioni simili permettono di tenere traccia delle nostre attività e di condividerle con la community.
Anche in questo, caso, però, è necessario fare attenzione. E’ risaputo che molti ladri utilizzano queste app per monitorare gli allenamenti di possibili “prede” e individuare con precisione la casa o il garage da colpire.

Per evitare tutto ciò è sufficiente impostare delle zone di privacy, ovvero delle aree intorno a casa (o all’ufficio e altri luoghi sensibili) che desideriamo tenere nascoste e non condividere con nessuno.

6- Attenzione a quando si rientra in garage

Potrebbe sembrare una paranoia, ma in realtà è un’accortezza importante, specie per chi vive nei condomini in città, in cui tutti i garage sono collocati nella medesima area, spesso sotterranea.

In questo contesto per i ladri è difficile individuare qual è il garage in cui è riposta la nostra bici. Facciamo attenzione, dunque, che nessuno ci segua e ci osservi quando rientriamo.
Altro consiglio: per quanto possibile, evitiamo di mostrare l’interno del nostro garage, se non agli amici più stretti.

7- Occhio durante le soste al bar

E’ un’altra accortezza che può apparire banale, ma tanti furti avvengono durante soste di questo tipo. Il caso di Geraint Thomas rientra tra queste situazioni.

Fino a qualche anno fa si poteva stare più tranquilli, ma oggi ogni occasione è buona. Dunque, in caso di sosta lasciamo sempre la bici in un punto ben visibile dall’interno. Se siamo in compagnia, meglio che qualcuno resti fuori a controllare le bici di tutta la comitiva (si può fare a turno, per permettere a tutti di godersi il caffè e la colazione).

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Foto eroica.cc

Se vogliamo stare più sicuri è possibile portare con sé dei dispositivi di protezione, come piccole catene (oggi ne esistono modelli davvero poco ingombranti) o addirittura degli antifurto che suonano in caso di movimento (foto in basso).
Evitiamo, ovviamente, di lasciare sulla bici anche ciclocomputer e altri oggetti di valore facilmente smontabili.

8- Fate una foto ai codici identificativi

Nella malaugurata ipotesi che la nostra bici venga rubata, le possibilità di ritrovarla sono davvero poche.

Tuttavia, se dovesse succedere è necessario certificare che sia davvero di nostra proprietà. Per farlo basterà avere a disposizione una foto della bici intera e una dei codici che la identificano. Sono gli stessi che si utilizzano per registrare le garanzie e di solito si trovano sotto il movimento centrale.

Potrebbero essere utili anche per registrare la bici al Cicloregistro, ovvero un database centralizzato realizzato in collaborazione con Comuni e forze di Polizia.

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9- Un’assicurazione contro il furto può servire

Non serve a ridurre il rischio di furto, ma può essere utile per ricevere almeno un indennizzo. Non entriamo nel dettaglio, perché le condizioni delle polizze possono variare da compagnia a compagnia.
La cosa migliore è chiedere alla vostra assicurazione di fiducia.

A proposito di assicurazioni contro il furto, qui sotto trovate un’iniziativa che Scott ha lanciato tempo fa per i propri clienti:

Proteggere la bici dal furto? Ecco l’iniziativa di Scott e Bikeplatinum