ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO E’ UNO SCHERZO D’APRILE

Secondo una nostra fonte molto attendibile (il cui nome vi sveliamo in fondo all’articolo) le alte sfere del ciclismo mondiale, cioè l’UCI, starebbero per introdurre due modifiche cruciali al regolamento tecnico: un aumento del peso minimo, che sembrerebbe ormai certo a partire dalla prossima stagione, e l’adozione del reggisella telescopico.
Quest’ultima novità sarebbe ancora al vaglio e meno probabile.
Ma non è ancora da escludere.
Analizziamo le ragioni che il nostro informatore ritiene alla base di questo cambiamento.

Peso minimo a 7,8 Kg

La ricerca della massima leggerezza non è più un obiettivo ormai da anni, ma va detto che, almeno sui telai, si continua a ricercarla.
Questa rincorsa al telaio sempre più leggero sarebbe contraria al concetto di sicurezza che su una bici da competizione dovrebbe essere di primaria importanza.
Si corre su strade di tutti i giorni con imprevisti che possono capitare sia in gara, sia nelle uscite degli appassionati di ciclismo.
Per questo un telaio più solido e una bici che abbia un peso minimo di 7,8 Kg sono la strada da percorrere secondo l’UCI.
Cioè un peso minimo che aumenterebbe di un chilo.
Tutto questo a partire dalla prossima stagione.



Aerodinamica più sicura

L’UCI ha bandito nelle gare dei professionisti le posizioni in sella più aerodinamiche, quelle che portano il ciclista ad assumere un assetto in sella molto pericoloso.
E potenzialmente ancora più pericoloso per chi provi ad imitarli.
Per andare incontro all’esigenza di una migliore aerodinamica in discesa e, soprattutto, di un migliore controllo della bici in discesa, l’UCI starebbe valutando la possibilità di obbligare tutti i pro’ ad usare il reggisella telescopico.
Il caso Mohoric alla Sanremo ha fatto scuola e, forse, dalla prossima stagione vedremo questo accessorio sulle bici dei pro’, almeno nelle competizioni di un giorno.

Foto facebook.com/veloncc

«Non so se sarà il prossimo anno o quello dopo ancora, ma fidatevi: l’UCI sta lavorando a questo cambiamento e interesserà anche altre discipline del ciclismo. Come già visto anche sulla mountain bike».
Questo è stato il commento finale della nostra fonte, il noto americano April Fool.
A buon intenditor, poche parole ?