Marca Bianca Gravel: partenza dall'avio superficie e poi tre percorsi

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Marca Bianca Gravel: partenza dall'avio superficie e poi tre percorsi

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INFORMAZIONI UFFICIALI

Ieri si è corsa la prima edizione di Marca Bianca Gravel, l'evento gravel nel territorio della Marca Trevigiana: 540 partecipanti con tutti i tipi di bici si sono ritrovati nell'avio superficie "Jonathan Collection" di Nervesa della Battaglia, che per la prima volta ha ospitato la partenza di una manifestazione ciclistica.

Marca Bianca Gravel

L'avio superficie di Nervesa della Battaglia ha ospitato la partenza e anche un'esibizione di aerei storici della Prima Guerra Mondiale.

I percorsi erano tre:
1. Il percorso lungo denominato ANTONIO CANOVA di km 126 e m 1.520 di dislivello;
2. Il percorso medio denominato FRANCESCO BARACCA di km 70,8 e m 850 di dislivello;
3. Il percorso corto denominato GIOVANNI DALLA CASA di km 39,9 e m 160 di dislivello.

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Si è pedalato sugli sterrati della campagna trevigiana fino alla ciclabile della Tradotta, un vero monumento storico, in quanto linea ferroviaria realizzata per la Prima Guerra Mondiale.

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Chi ha scelto il percorso medio e il lungo si è inoltrato, per la prima volta, lungo le "prese" del Montello, fino a giungere ed ammirare Villa Correr Pisani.
Si è continuato a pedalare nel territorio dei Colli Asolani, con il passaggio presso Villa Barbaro di Maser per proseguire verso Asolo.

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Dalle "grave" del Fiume Piave, si è poi risaliti il Montello fino alla sommità di Santa Maria della Vittoria per giungere all'Abbazia di Sant'Eustachio dove era situato l'arrivo.

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Grazie alla disponibilità dei ristoratori del Montello sono stati allestiti quattro ristori sui vari percorsi.

Inoltre, il progetto Marca Bianca Gravel, organizzato da Pedali di Marca in collaborazione con AMG Alta Marca Gravel e Associazione Montello a tavola, ha sostenuto l'associazione LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Per maggiori informazioni sull'evento, potete consultare il sito ufficiale qui e la relativa pagina Facebook.

(Foto: Andrea Pellizzer)



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