Il Tour de France è da sempre una vetrina di grande importanza, non solo per i corridori, ma anche per le aziende, che approfittano della corsa francese per mettere in mostra i propri prodotti.

Durante la Grand Boucle è frequente scoprire novità assolute, oppure delle grafiche speciali dedicate a qualche corridore o impresa particolare, che esaltano ancora di più la bellezze delle specialissime utilizzate dai Pro’.
Osservando con attenzione, inoltre, a volte è possibile scovare qualche chicca o dettaglio tecnico interessante.

Questo articolo è dedicato proprio alle bici speciali viste al Tour in questi primi giorni di gara: grafiche particolari, ma anche dettagli tecnici e soluzioni specifiche richieste dai corridori, diverse da quelle utilizzate sulle bici in commercio.




LA BIANCHI OLTRE XR4 NERA DELLA JUMBO-VISMA
Ve ne abbiamo già parlato, ma vedere una Bianchi di colorazione diversa dal celeste fa sempre un certo effetto.

La livrea nera lucida non è solo una questione grafica, ma permette di risparmiare circa 80 grammi sul peso totale del telaio.
I dettagli li trovate in questo articolo, dove vi spieghiamo anche perché la Jumbo-Visma utilizza una ruota anteriore senza scritte, diversa dalla posteriore.

LA BMC TIMEMACHINE ROAD DI NIZZOLO
La scelta di Giacomo Nizzolo per affrontare tappe veloci e sprint è la BMC Teammachine Road, ovvero il modello aero del brand svizzero, che non brilla per leggerezza, ma si distingue per prestazioni aerodinamiche e rigidità torsionale, cioè le caratteristiche ricercate dai velocisti.

Dopo la conquista delle maglie di campione italiano e di campione europeo, Bmc gli ha preparato una bici personalizzata, che unisce i fregi tricolore (sotto il tubo orizzontale) con le stelle continentali (su forcella e tubo obliquo).

Dal punto di vista tecnico, anche se non è chiarissimo dalle foto, la tipologia di valvola utilizzata lascia intravedere che le Enve di Nizzolo siano equipaggiate con gomme tubeless.

bici speciali viste al Tour

LA COLNAGO V3RS DISC DI KRISTOFF
Alexander Kristoff ha conquistato la prima volata e la prima maglia gialla del Tour 2020.
Il giorno successivo, per omaggiare il norvegese, i meccanici del Team UAE-Emirates hanno preparato una particolare Colnago V3RS con nastro manubrio, pedali e portaborraccia gialli.

Dal punto di vista tecnico, è interessante notare che Kristoff, al contrario di molti suoi compagni, utilizza laversione disc della Colnago V3RS, perché gli garantisce maggiore rigidità grazie al perno passante.
Come sprinter, neanche troppo leggero, probabilmente non è così interessato al leggero incremento di peso rispetto alla bici con freno tradizionale.

Improntata alla massima rigidità anche la scelta della piega manubrio integrata in carbonio, una Deda Alanera DCR che permette la completa integrazione dei cavi.

bici speciali viste al Tour

LA GIANT TCR ADVANCED SL DISC DI VAN AVERMAET
La Giant TCR Advanced SL Disc di Van Avermaet si distingue dalle bici del resto del Team per la colorazione dorata, preparata per celebrare il campione olimpico.

L’allestimento è completato dal gruppo Shimano Dura Ace Di2 e dalle ruote CADEX da 65 mm, in versione tubolare. Nelle tappe con parecchio dislivello, probabilmente saranno sostituite con quelle da 42 mm (QUI trovate il test della versione tubeless).

bici speciali viste al Tour

LA PINARELLO DOGMA F12 DI BERNAL
Nessuna novità tecnica particolare per la Pinarello Dogma F12 in dotazione al Team Ineos, ma una grafica rinnovata, lanciata proprio pochi giorni prima del Tour.

La nuova grafica si allinea al nuovo nome del Team, ora diventato Ineos Grenadiers.
Per chi non lo sapesse, la Grenadiers è una nuovissima auto 4×4, con motore BMW, lanciata dal colosso della chimica britannico e che sarà disponibile sul mercato a dicembre 2021.

Il team, non è una novità, utilizza la versione rim brake, allestita con gruppo Dura Ace Di2 e ruote Shimano.
Per le tappe più dure del Giro del Delfinato, però, come nel 2019, abbiamo visto la Ineos Grenadier montare ruote Lightweight. Vedremo se sarà così anche al Tour (immaginiamo di sì).

LA RIDLEY NOAH FAST DISC DI EWAN
La Ridley Noah Fast del piccolo velocista australiano si distingue da quella dei compagni per una livrea nero lucida.
Ma ovviamente anche per la taglia “mini” del telaio.

Come quasi tutti i velocisti utilizza la versione per freno a disco, così da poter sfruttare la maggiore rigidità strutturale garantita dai perni passanti.
La bici è montata con Gruppo Campagnolo Super Record EPS e ruote Bora One per tubolare.

Come dettaglio tecnico, vi facciamo notare che Ewan non utilizza il cockpit in carbonio integrato fornito di serie, ma attacco e piega Deda.
Tra le curiosità, si nota che l’attacco è montato senza la battuta sagomata che andrebbe sul telaio, probabilmente per guadagnare ancora qualche millimetro e riuscire ad avere una posizione più bassa possibile sul manubrio.

bici speciali viste al Tour

LA SPECIALIZED S-WORKS TARMAC SL7 DI ALAPHILIPPE
Grande protagonista dell’edizione 2019, Alaphilippe è riuscito a tornare subito in maglia gialla grazie alla vittoria nella seconda tappa.

Il francese utilizza la nuova Specialized S-Works Tarmac SL7 (QUI la nostra presentazione), ora montata con catena, portaborraccia e nastro gialli.

Nelle foto qui sotto la vediamo allestita con gruppo Shimano Dura Ace Di2 e ruote ad alto profilo, ma abbiamo notato che per le gare con tanta salita, il francese spesso preferisce le Roval Alpinist con profilo da 32 mm (le stesse utilizzate per conquistare la vittoria a Nizza).

L’altro dettaglio tecnico da far notare è che Alaphilippe non utilizza il manubrio aerodinamico Aerofly II proposto di serie con la bici, ma preferisce una piega tradizionale firmata Pro, che in ogni caso permette l’integrazione completa dei cavi.
Le leve, come per Evenepoel, sono montate molto verso l’interno, probabilmente per una questione di aerodinamica.

bici speciali viste al Tour

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LA TREK MADONE SLR DI PEDERSEN
Ormai non è più una novità, ma la livrea iridata proposta da Trek in onore del campione del mondo Mads Pedersen è sempre affascinante.

La bici preferita del danese, passista potente e con ottimo spunto veloce (si è piazzato secondo nella prima tappa) è la Madone, ovvero la bici aero del brand americano, montata con ruote Bontrager Aeolus XXX6 con profilo da 60 mm.

Da notare, però, che tra le bici del Team Trek-Segafredo abbiamo visto anche una nuova Emonda SLR con la stessa livrea iridata, sicuramente utilizzata da Pedersen per le tappe con tanto dislivello, visto il peso decisamente più contenuto rispetto alla Madone.

LA WILIER 0 SLR DI LUIS LEON SANCHEZ
Luis Leon Sanchez ha conquistato pochi giorni fa la maglia di campione spagnolo e Wilier, in tempi record, gli ha preparato una bici con una livrea celebrativa davvero molto appariscente.

Il celeste del Team Astana lascia il posto al rosso della Spagna, alternato con il nero e il bianco.
Verniciata di rosso anche la piega in carbonio 0.

Invariato il resto dell’allestimento del team, che prevede ruote Corima e gruppo Shimano Dura Ace Di2. Da notare, come per il 2019, l’utilizzo di pulegge del cambio (e immaginiamo altri ruotismi) Ceramic Speed.

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