Al giorno d’oggi è possibile acquistare bici con caratteristiche molto diverse tra loro.
Alcune sono rigidissime e nervose, pensate per ottenere le massime prestazioni, altre si distinguono per comfort e facilità di guida.
Nel mezzo, poi, si trovano tanti compromessi.

L’animo di una bici è strettamente correlato alle caratteristiche del telaio ma, avendo la fortuna di poter testare molti prodotti, ho potuto riflettere sul fatto che il comportamento di una specialissima è fortemente influenzato anche dai componenti utilizzati.
Alcuni incidono così tanto da modificare in modo importante, se non sconvolgere, la natura stessa di una bici.

cambiare gomme della bici



Le ruote, ad esempio, sono in grado di modificare parecchio le prestazioni di una bici (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Ma esiste un altro componente connesso alle ruote, ma molto meno costoso, in grado di influire sul comportamento di una specialissima: gli pneumatici.
Effettuando numerosi test, vi posso assicurare che in alcuni casi le differenze sono sorprendenti.

Per questo motivo, soprattutto se cercate maggiore comfort e facilità di guida, prima di investire ingenti somme per sostituire telaio o ruote, il consiglio è di provare a utilizzare gomme diverse.
Il feeling con uno pneumatico ha sempre una componente soggettiva, poiché le sensazioni trasmesse non sono uguali per tutti, ma ci sono alcuni aspetti che si riflettono in modo oggettivo sul comportamento della bici.
Vediamo di cosa si tratta.

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1- SEZIONE DELLO PNEUMATICO
La sezione della gomma è uno degli aspetti più semplici da verificare e ha una grossa incidenza sul comfort e sulla tenuta di strada.
Una sezione più larga, meglio se associata a ruote con canale interno largo (superiore a 18 mm), permette una pressione di gonfiaggio inferiore e offre una maggiore impronta a terra.
Questo si traduce in aumento del comfort, minore saltellamento su fondi sconnessi (e quindi maggiore scorrevolezza), frenata più potente e maggiore stabilità in curva.
Il compromesso ideale, a nostro avviso, è dato da una sezione di 25-26 mm, ma se siete disposti a sacrificare un po’ peso e prestazioni a vantaggio di comfort e sicurezza, potreste spingervi anche fino a sezioni da 28-30 mm.

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2- NUMERO DI TPI
Il valore di TPI indica i fili per pollice (Tread Per Inch) con cui è realizzata la carcassa dello pneumatico.
Si tratta di un dato spesso trascurato, che invece ha una rilevanza essenziale nel comportamento su strada della gomma, in particolare in termini di comfort.
Se osservate con attenzione, infatti, gli pneumatici di alto livello hanno un elevato valore di TPI (di solito superiore a 120), mentre quelli più economici sono quasi sempre inferiori a 60.
Questo aspetto meriterebbe un approfondimento specifico, ma per ora ci limitiamo a spiegare che un numero elevato di TPI comporta una minore quantità di gomma da utilizzare (quindi minore peso) e fili più sottili (quindi più elastici).

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A sinistra una carcassa con basso valore di TPI, a destra una con alto valore di TPI. Foto schwalbe.com

In estrema sintesi, gomme con un elevato valore di TPI sono più leggere e con una carcassa più elastica, che si traduce inmaggiore comfort, maggiore facilità di guida e migliore scorrevolezza (la gomma saltella di meno sulle superfici sconnesse).
Di contro sono più facilmente soggette a foratura e si usurano più velocemente.

3- MESCOLA
E’ praticamente impossibile cogliere le differenze di mescola ad occhio nudo, ma nella maggior parte dei casi le aziende specificano il tipo di mescola (o mescole, perché spesso sono più di una) utilizzato per ogni modello di gomma.
Al contrario di come molti credono, è la mescola, e non il disegno del battistrada, a influire sull’aderenza e sulla guidabilità di uno pneumatico, almeno su asfalto e in condizioni “normali”.
La mescola della gomma deve soddisfare diverse esigenze, spesso contrastanti tra loro, come ad esempio massimo grip in curva e bassa resistenza al rotolamento.

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Per ottimizzare la performance alcune aziende utilizzano più mescole (fino a 3 o 4 tipologie) su uno stesso battistrada, con lo scopo di ottimizzare la scorrevolezza nella parte centrale e accrescere il grip in quella laterale.
Il feeling con una mescola piuttosto che con un’altra è, forse, l’aspetto più influenzato dalla componente soggettiva di ogni ciclista, che si potrà trovare meglio con uno pneumatico rispetto ad un altro, anche in base al proprio stile di guida.
Tuttavia vi assicuriamo che passare da una gomma “economica” ad una di alta qualità  garantirà un notevole incremento della sicurezza e della stabilità in discesa.

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4- QUALITA’ DELLA CAMERA D’ARIA
E’ un altro fattore spesso trascurato, che invece ha una grande importanza, in particolare sull’elasticità complessiva dell’insieme gomma+camera d’aria.
Le camere d’aria di qualità (a volte realizzate in lattice o altri materiali) sono più elastiche, quindi offrono un comfort maggiore, nonché una maggiore resistenza alle forature e una inferiore resistenza al rotolamento.

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Se siete alla ricerca della massima prestazione e maniaci del peso, considerate che con pochi euro è possibile risparmiare anche 50 grammi per ciascuna ruota, tra l’altro tutti collocati nella zona periferica e quindi più importante.
Considerate quanto è necessario spendere per risparmiare 100 grammi su una coppia di ruote e fate i vostri conti…

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5- L’UTILIZZO DEL TUBELESS
Le considerazioni relative alla camera d’aria non hanno più senso se passiamo alll’utilizzo del tubeless.
Questa tecnologia è stata lanciata molto tempo fa, ma mentre in Mtb è ormai una realtà irrinunciabile, su strada si sta affermando solo da un paio d’anni a questa parte.
Ad oggi, la maggior parte delle ruote di alta gamma presenti sul mercato sono tubeless ready e quasi tutti i produttori di pneumatici hanno almeno un modello ust.
I vantaggi del tubeless (di cui abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo) si possono sintetizzare in:
– minore pressione di gonfiaggio e quindi miglioramento del comfort;
maggiore tenuta di strada e migliore scorrevolezza, soprattutto su strade sconnesse (grazie al minore saltellamento);
– drastica riduzione delle forature.

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E’ importante ricordare che a parità di pneumatico, la pressione di gonfiaggio rappresenta un altro fattore capace di incidere sul comportamento della bici.
Non ne abbiamo parlato in questo articolo poiché non riguarda le caratteristiche strutturali di una gomma, ma se l’argomento vi interessa, qui trovate un utile approfondimento in merito.

Qui invece trovate altri articoli in cui si parla di consigli tecnici su BiciDaStrada.it