Siamo in quel momento dell’anno in cui si passa dal piacere delle uscite estive alla fatica dell’inverno: ma uscire in bici in inverno mi piace, e vi spiego perché.
L’autunno: un passaggio difficile
Oggi ricomincio gli allenamenti a secco.
Da un lato non vedo l’ora perché sento di averne bisogno, lo vedo da come sto in bici, lo sento dalle rigidità che con i primi freddi si manifestano. Dall’altro vorrei solo scendere in garage, prendere la bici e pedalare. Continuo a guardare la strada, bagnata, e il cielo, grigio e minaccioso.
Questa settimana la pioggia è poca, ma insistente. Tutto mi dice che è ora di iniziare con il programma invernale. Penso con fastidio alla calzamaglia, al paracollo, ai copriscarpa, alle mani gelate, all’asfalto umido, all’acqua della borraccia che ti ghiaccia i denti.
Penso alle serie di esercizi in casa, e alla borsa del nuoto da preparare, alle scarpette da corsa da cambiare e a tutti i surrogati della bici da riattivare.
L’estate infinita di quest’anno ci ha illusi che l’off-season non sarebbe arrivato e invece, all’improvviso, eccolo qua, ed io non ne ho voglia.
So che si tratta di un momento di passaggio, che fra un mese mi sembrerà normale vestirmi con tre strati per uscire, che sentirò i benefici della ginnastica e non mi peserà più farla, ma ora indugio in questa stagione di mezzo in cui sento la fatica di tutto.
Non ho scuse, ho già riposato, le mie vacanze senza bici le ho già fatte, non si tratta del bisogno di staccare un po’ dai pedali per ritrovare la voglia, al contrario.
La voglia non manca, è il peso di uscire in inverno, con il freddo e la scomodità.
Perché uscire in bici in inverno: le ragioni del brutto tempo
Eppure, so che si tratta solo di un momento di adattamento del fisico, di un piccolo switch mentale che tra pochi giorni sarà avvenuto senza che me ne sia accorta e mi ricorderò perché in realtà per me uscire in bici in inverno è quasi più facile che in estate.
Non sono masochista, posso spiegare.
In inverno spesso è difficile trovare una ragione per passare del tempo all’aperto e si finisce semplicemente per trovare normale trascorrere le giornate in ambienti artificialmente riscaldati.
Avere un motivo per uscire di casa significa però scoprire tutto un mondo che questa presunta normalità ci fa mancare completamente e uscire in bici rimette le cose nella giusta prospettiva.
In un documentario sulla Tour Divide, l’ultraciclista Lael Wilcox dice qualcosa di molto simile quando afferma che sebbene le cattive condizioni meteo siano forse il peggior nemico di chi pedala sulle lunghe distanze, esse sono anche uno degli elementi che più danno senso alla scelta - apparentemente irragionevole - di affrontare certe sfide.
Il principio è sempre quello che nulla si ottiene senza sforzo.
Ma cosa otteniamo esattamente?
In quanto sportiva non ho bisogno che qualcuno mi spieghi quanto è importante stare all’aperto per alzare le difese immunitarie, il metabolismo, i livelli di endorfine, per migliorare la termoregolazione, il ritmo sonno veglia e la mia salute in generale.
Tuttavia questi motivi non sono sufficienti per spingermi ad abbandonare il mio confortevole appartamento in una giornata invernale più di quanto sapere che il fumo fa male aiuti i fumatori a smettere.
Quello che può fare la differenza invece è scoprire cosa accade là fuori, che potrei perdermi se la bici non mi regalasse la possibilità di esserne testimone.
Pedalo dunque sono
Quando le giornate si allungano e le temperature diventano più miti la mia urgenza di uscire in bici è per assurdo minore, anche se la voglia aumenta. Può sembrare un controsenso, ma pedalare durante la bella stagione è qualcosa che faccio semplicemente perché mi piace e mi fa stare bene.
In questo momento dell’anno, invece, diventa un’attività essenziale, che mi permette in qualche modo di riconoscermi, che fa di me la persona che sono, consapevole che la vita vera è qualcosa che avviene fuori dalle mia comoda abitazione riscaldata.
Qualcosa che non contempla la mia presenza e che si perpetuerà anche senza di me un giorno.
Oltre l’asfalto scivoloso, i piedi intorpiditi e le gote che bruciano, anche nella luce grigia e nell’umidità, torno a casa riappacificata. Le mie magagne quotidiane sono ridimensionate.
Sono grata della casa calda e della doccia che mi aspettano, ma grata prima di tutto di fare parte di questo grande e meraviglioso mondo che - fortunatamente - non ruota attorno a me.
Di seguito alcuni consigli per pedalare nella stagione invernale:
VIDEO - Abbigliamento invernale da bici: consigli per divertirsi anche con il freddo
Come vestirsi in inverno? Dipende (anche) dal percorso e dall’intensità dello sforzo
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Sull'autore
Silvia Marcozzi
Vivo da sempre in equilibrio tra l’amore per lo studio e le parole - ho due lauree in lettere e un dottorato in lingue - e il bisogno di vivere e fare sport all’aperto. Mi sono occupata a lungo di libri e di eventi. Dieci anni fa sono salita su una bici da corsa e non sono più scesa, divertendomi ogni tanto a correre qualche granfondo. Da poco ho scoperto il vasto mondo dell’off-road, dal gravel alla Mtb passando per le e-Mtb, e ho definitivamente capito che la mia sarà sempre più una vita a pedali.