Omar Di Felice non ce l’ha fatta e ha dovuto interrompere la sua traversata del Polo Sud in bicicletta.
Dopo diversi giorni in cui aveva dovuto procedere a rilento a causa delle pessime condizioni meteo, l’ultracyclist italiano ha alzato bandiera bianca a causa di un problema personale.
Ieri il suo team comunicazione non aveva fornito altri dettagli e aveva ringraziato la Antarctic Logistics & Expeditions per essere intervenuta e aver fatto rientrare Omar in sicurezza a Union Glacier camp e Iridium Communications per aver consentito di tenerci costantemente collegati con la centrale.
Questa mattina è stato direttamente Omar Di Felice, attraverso i suoi social, a spiegare i motivi della scelta. Qui sotto trovate le sue parole…

NC

Omar Di Felice non ce l’ha fatta

“Sarei falso se non ammettessi che il sentimento predominante ora è tristezza. Credo sia giusto raccontare cosa io abbia vissuto e cosa ci sia dietro quel gravi problemi personali che non mi ha permesso di andare avanti.”

L’anno appena trascorso è stato un concentrato di dolore: mantenendo la riservatezza di cui ho bisogno per salvaguardare la mia privacy, mi sono trovato a lottare con cose ben più grandi di me, a partire dal ripresentarsi di problemi familiari che hanno accompagnato la mia vita.“

Queste le parole a caldo di Omar che, accortosi di aver perso la lucidità necessaria per gestire i rischi connessi al pedalare in solitaria in un territorio così estremo e selvaggio, ha scelto di interrompere la propria avventura.

“La scelta che ho fatto, di coraggio e dolore al tempo stesso, è stata l’unica possibile in questa condizione per non venir meno a quel patto di fiducia con la vita. Fermarmi un attimo prima di rischiare di perdere completamente la lucidità è stato il passo più sofferto ma l’unico possibile.”