Le bici gravel sono state le protagoniste del mercato nel 2021.
Il gravel riding sta coinvolgendo un numero sempre crescente di appassionati, provenienti sia dal mondo Mtb che da quello strada, ma anche persone che si sono avvicinate per la prima volta alle due ruote proprio con questa specialità.
Il successo è stato così esplosivo che per il 2022 l’UCI ha già deciso di lanciare la Coppa del Mondo e un Mondiale gravel.
Nonostante questo, si tratta pur sempre di una “disciplina” piuttosto recente, che porta con sé soluzioni e scelte tecniche particolari, non sempre chiare e scontate per tutti.
E’ per questo che abbiamo voluto racchiudere in un unico articolo le 10 domande più frequenti sul gravel riding, facendo chiarezza su alcuni dubbi che circolano tra gli appassionati, non solo quelli meno esperti…
1- L’impostazione in sella deve essere la stessa della bici da corsa?
Dipende dall’utilizzo e dalle caratteristiche del soggetto, ma la stessa geometria della bici gravel renderà difficile riproporre esattamente l’impostazione della bici da strada. Cosa che, tra l’altro, non avrebbe senso.
Generalizzando parecchio, si può affermare che l’impostazione ideale è a metà strada tra la bici corsa e Mtb.
Il punto fermo è l’altezza sella, che dovrebbe essere la stessa sia sulla gravel che sulla bici da strada.
In linea di massima, invece, sulla gravel è bene avere un arretramento più contenuto (sella più avanti), per equilibrare meglio i pesi e spingere con più efficacia nei tratti sterrati molto ripidi.
Per quanto riguarda il manubrio, le gravel sono concepite per mantenere una posizione più corta e alta sull’anteriore, così da garantire più comfort sulle lunghe distanze e maggiore controllo del mezzo in fuoristrada.
2- Perché molte bici gravel hanno il manubrio largo?
Per l’esattezza, a cambiare non è la larghezza, ma la forma di alcuni manubri gravel, che si allargano (in modo più o meno accentuato) in corrispondenza della curva. In gergo tecnico si parla di flare e viene espresso in gradi.
Questa forma consente di avere un maggiore controllo della bici, specie nelle discese tecniche e sconnesse, ovviamente a patto di tenere le mani in presa bassa, ovvero quella da consigliare in questi frangenti.
In soldoni, più la presa è larga, maggiore sarà il controllo, esattamente come avviene per i manubri da Mtb.
3- Meglio monocorona o doppia?
Non c’è una soluzione migliore dell’altra, ma una soluzione più adatta in base al ciclista e al tipo di utilizzo.
In linea generale, il monocorona è più pratico ed è la scelta da consigliare per chi usa la gravel su percorsi molto fuoristradistici. La doppia, al contrario, è più adatta per chi pedala su percorsi scorrevoli, poiché garantisce meno salti tra un pignone e l’altro.
Abbiamo approfondito l’argomento nell’articolo qui sotto:
4- Quali differenze ci sono tra gravel racing e “adventure”?
La differenza principale sta nella destinazione d’uso.
Le gravel racing, come dice il nome stesso, sono pensate per avere prestazioni di alto livello in questa specifica disciplina. Quelle più “tradizionali”, invece, non badano tanto alle prestazioni quanto al comfort e alla guidabilità, magari trovando un buon mix con le performance.
Da un punto di vista tecnico, in linea di massima, le gravel racing sono più leggere e hanno geometrie più spinte, come ad esempio angolo piantone meno aperto, carro posteriore e interasse più corti.
5- Meglio tubeless o camera d’aria?
La camera d’aria ha dalla sua parte una maggiore praticità, ma quando si parla di fuoristrada, dunque anche di gravel, a nostro avviso il tubeless ha una marcia in più.
Permette di usare pressioni di gonfiaggio inferiori, quindi di avere maggiore comfort e guidabilità in fuoristrada, ma soprattutto elimina quasi del tutto il problema delle pizzicature, molto frequenti per chi usa la camera d’aria su fondi sconnessi.
Anche a questo tema abbiamo dedicato un approfondimento specifico:
6- A cosa servono le ruote 650B?
Le ruote da 650B hanno un diametro inferiore rispetto alle classiche ruote da 28”. Consentono di utilizzare pneumatici più larghi e con una spalla più alta, poiché il diametro ridotto permette alla gomma di passare nella zona in cui carro posteriore e forcella sono più larghi.
Con pneumatici di questo tipo si può pedalare a pressioni di esercizio inferiori e, allo stesso tempo, avere un maggiore volume d’aria.
I vantaggi si apprezzano soprattutto in termini di comfort e di guidabilità sullo sconnesso.
Da consigliare a chi fa un gravel molto estremo oppure si cimenta in lunghi viaggi e avventure bikepacking.

7- Esiste una pressione ideale per le gomme?
La risposta è no, perché dipende dal tipo di gomma, dalla sua sezione, dal percorso da affrontare, dal peso del ciclista.
Il consiglio è quello di rimanere sempre all’interno del range consigliato dal produttore (riportato sulla confezione o sulla spalla della gomma).
In linea generale, però, le pressioni ottimali sono molto più simili a quelle della Mtb che a quelle della bici da strada: per intenderci, tra i 2 ed i 3 bar, nel caso di gomme tubeless.
Dunque, la raccomandazione principale per chi viene dal mondo della bici da strada è non esagerare, per non ritrovarsi con una bici scomoda e inguidabile. Se volete saperne di più, leggete qui:
8- Può essere utile usare le mousse?
Le mousse sono inserti da introdurre all’interno della gomma tubeless (non sono utilizzabili con camera d’aria).
Hanno una duplice funzione: gonfiare a pressioni inferiori riducendo il rischio di rovinare il cerchio in caso di impatto; pedalare per qualche chilometro anche con gomma forata, senza il rischio di stallonare.
Si possono rivelare molto utili per chi usa la gravel su percorsi particolarmente scassati, un po’ meno per chi pedalata quasi esclusivamente su asfalto o sterrato scorrevole.
9- Qual è la sezione ideale della gomma su una bici gravel?
Come per la pressione, anche per la sezione non esiste una risposta univoca, perché dipende da troppi fattori.
La gomma più larga consente più grip e comfort, ma sacrifica qualcosa in termini di peso e scorrevolezza.
In linea di massima, per un gravel riding “intermedio”, le sezioni 700×40 e 700×42 sono quelle più versatili.
10- La forcella ammortizzata può essere utile?
Sì, se vi piace fare percorsi molto scassati e volete un comfort aggiuntivo sulle lunghe distanze, senza badare troppo al peso.
Altrimenti se ne può fare tranquillamente a meno.
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