Curiosi di sapere cos’è e cosa avviene un giorno al Giro-E?
Ve lo raccontiamo dopo aver partecipato, alla tappa toscana di Montalcino, come ospiti del Team Randstad eCyclingCannondale. 

Tanto per cominciare cerchiamo di capire, cos’è il Giro-E?
Si tratta di un evento cicloturistico a squadre, che si disputa utilizzando solo ed esclusivamente bici da strada a pedalata assistita, che precede di poche ore la corsa dei professionisti.
Quello che varia rispetto alle tappe del Giro d’Italia è la località di partenza, per il resto si percorrono i chilometri finali della frazione, con arrivo posto sotto lo stesso striscione della corsa rosa.

 



Quella delle strade bianche toscane è stata una delle tappe più spettacolare del Giro 2021 e grazie al Giro-E abbiamo avuto la possibilità di viverla da protagonisti, vi racconteremo il format dell’evento, le sensazioni ed emozioni vissute e infine vi parleremo della bici da noi utilizzata, la Cannondale Topstone Neo Carbon 2.

Non ci dilunghiamo oltre e andiamo a scoprire: cosa succede pedalando una tappa del Giro-E?

OPERAZIONI PRELIMINARI
Come anticipato, il Giro-E si svolge sulle stesse strade percorse dai corridori professionisti, ma pedalando solo gli ultimi chilometri, 80 nel nostro caso, con ritrovo fissato a Montepulciano.
Le operazioni preliminari iniziano con il tampone rapido, che consente l’accesso alla zona paddock, ricevuto l’esito negativo, ogni partecipante raggiunge la propria squadra per ricevere il materiale tecnico, la bici e iniziare a conoscere i propri compagni di giornata.

Le squadre sono composte da sei corridori, comprensivi di un capitano, un vicecapitano (facoltativo) e gli ospiti giornalieri che partecipano su invito.

La zona della partenza è un vero e proprio villaggio in stile Giro d’Italia con tanto di palco per la presentazione delle squadre, foglio firma e una zona ristoro dove poter bere un caffè o fare uno “spuntino” in attesa della partenza.

Un giorno al Giro-E

L’EVENTO
Il Giro-E è una manifestazione cicloturistica che prevede classifiche e maglie da leader ma lo scopo principale è quello di aggregare e far divertire i partecipanti.

Ci si trova a pedalare con ex-atleti professionisti di vari sport, nel nostro caso in gruppo c’erano Yuri Chechi, Nicola Larini e Alessandro Ballan, tanto per citarne alcuni.

Inoltre essendoci livelli di preparazione molto eterogenei, il vero obiettivo dell’evento è quello di permettere a tutti di “vivere” le strade e le emozioni della corsa rosa.

Un giorno al Giro-E

Si parte in tutta tranquillità e per molti tratti l’andatura è libera, anche se ben regolamentata dal direttore di corsa che la precede.

Durante il tragitto sono però previste prove speciali e di regolarità, che richiedono un po’ di preparazione e concentrazione.
Nel nostro caso, ad esempio, ci sono stati due tratti in cui procedere a velocità costante di 27,6 e 26,7 km/h per alcuni chilometri.
Il segreto per aggiudicarsi queste prove è quello di far trovare la squadra all’inizio e alla fine del segmento, perfettamente allineati e di seguire le istruzioni del capitano che tiene sotto controllo la velocità media.

Il finale di tappa vede ancora protagonisti i capitani delle varie squadre, che vengono fatti avanzare di qualche metro rispetto al resto del gruppo per partecipare ad un vero e proprio sprint finale per aggiudicarsi la vittoria finale.

Un giorno al Giro-E Un giorno al Giro-E

LE EMOZIONI
Nonostante il format della gara sia piacevole e in grado di permettere la socializzazione di tutti i partecipanti, l’aspetto più coinvolgente dell’evento è sicuramente la possibilità di percorrere le strade del Giro d’Italia pochi minuti prima del passaggio della corsa e di vivere l’atmosfera della corsa rosa.
Vi è la possibilità di pedalare in anteprima sulle strade della tappa, addobbate di tutto punto per la corsa e solo questo basterebbe per emozionarsi.

Invece c’è un altro aspetto ancora più coinvolgente che impreziosisce l’esperienza del
Giro-E ed è legato al calore che riesce a trasmettere la gente a bordo strada.
In certi punti, soprattutto negli ultimi tratti di sterrato, si pedalava tra centinaia di persone accampate a bordo strada per aspettare il passaggio dei corridori.
In questi tratti si respirava un clima incredibile, tifo per tutti, incitamenti e voglia di fare festa, emozioni forti che fanno vedere la tappa con una prospettiva completamente diversa dal solito.

Un giorno al Giro-E

Finita la pedalata, dopo una veloce doccia, tutto il gruppo del Giro-E si ritrova nella
zona hospitality nei pressi dell’arrivo.
Qui si ha la possibilità di pranzare e di vivere le ultime emozioni di giornata, con le fasi finali della tappa visibili in TV e con il passaggio dei corridori dal vivo per gli ultimi metri finali.

Un servizio navetta appositamente organizzato riporta alla partenza poco dopo l’arrivo del Giro, per riprendere l’auto e tornare alle rispettive abitazioni.

Un giorno al Giro-E Un giorno al Giro-E

LA BICI UTILIZZATA
Come anticipato per partecipare al Giro-E ci è stata fornita una Cannondale Topstone Neo Carbon 2.
Una bici destinata al gravel, ma che si è dimostrata comunque molto azzeccata per l’occasione, vista anche la presenza di numerosi tratti sterrati.
La Topstone Neo Carbon 2 ha un telaio in carbonio che si caratterizza nella parte del triangolo posteriore per la presenza della sospensione Kingpin, mentre per l’avantreno abbiamo una classica forcella rigida in carbonio.

Un giorno al Giro-E

Il motore Bosch Performance Line CX da 250W è posizionato nella zona del movimento centrale e la batteria da 500Wh è integrata nel tubo obliquo.
Il gruppo con la quale è equipaggiata la bici è lo Shimano GRX 800 nella versione meccanica con guarnitura doppia 48/32 e cassetta posteriore 11/34.

Unica modifica rispetto all’equipaggiamento standard, i pneumatici stradali della sezione di  32 mm rispetto ai WTB da 37 più tassellati.
Molto curato e funzionale il display della bici, in grado di fornire molte informazioni in modo chiaro e semplice.

Un giorno al Giro-E Un giorno al Giro-E

Per quanto riguarda il comportamento della bici, possiamo senza dubbio affermare che per questa tappa la bici è stata molto azzeccata, soprattutto per l’equilibrio tra scorrevolezza su asfalto e grip e comfort su sterrato.
Anche il motore, mediamente più potente rispetto alle altre bici è stato in grado di fare la differenza, soprattutto negli ultimi tratti di salita sterrata, in cui la nostra squadra si è ritrovata “in blocco” nelle prime posizioni.
Per quanto riguarda l’autonomia, la tappa è stata completata con il 66% di batteria residua, da precisare che è stata utilizzata solo la modalità Eco, ma il dato è comunque di tutto rispetto.

Se volete saperne di più sulla Cannondale Topstone Neo Carbon 2 vi consigliamo di leggervi e guardare il video qui di seguito, in cui viene messa a confronto con la sua “sorella piccante” Cannondale Topstone Neo Carbon Lefty 1.

TEST – Cannondale Topstone Neo Carbon vs Neo Carbon Lefty

Per maggiori informazioni sul Giro-E: giroe.it
Per maggiori informazioni sulla Cannondale Topstone Neo Carbon 2: cannondale.com

QUI invece trovati tutti gli articoli dedicati alle e-Gravel bike.