La Basso Diamante SV è stata completamente rinnovata nel 2021 e rappresenta il prodotto di punta dell’azienda italiana.

L’aerodinamica è sempre il suo punto di forza, pur non presentando tubazioni troppo estreme, ma in quest’ultima evoluzione i tecnici Basso hanno cercato di migliorarne anche la versatilità.

Le forme del telaio, con tubazioni squadrate e spigolose, non passano di certo inosservate e donano alla Diamante SV un’identità forte.
Tra gli aspetti degni di nota, ricordiamo la produzione completamente Made in Italy, ma soprattutto la possibilità di configurare la propria bici ideale, non solo per quanto riguarda taglie e colori, ma anche componenti, ruote, misure di attacco e manubrio, denti di corone e pignoni. Un plus non da poco, in un mercato in cui domina la standardizzazione.

Prima di entrare nei dettagli, date un’occhiata al video qui sotto, in cui il nostro Matteo Montaguti ci parla delle caratteristiche che lo hanno colpito di più e delle impressioni su strada:




1- Dettagli tecnici telaio

– Geometrie: 9
Le geometrie sono piuttosto particolari, poiché fanno convivere un retrotreno molto compatto, pensato per la massima reattività, con una zona anteriore “comoda” per una bici da competizione.
Nello specifico, in taglia 56, il carro posteriore è lungo 40,4 cm, il reach è di 38,6 cm e lo stack di 58,7 cm.

Gli angoli non sono estremi, poiché parliamo di 73,5° sia per lo sterzo che per il manubrio, sempre in taglia 56, ma variano in maniera notevole tra una taglia e l’altra.

Il voto è alto soprattutto per l’ampia possibilità di scelta offerta all’utente finale, visto che la Basso Diamante SV è proposta in ben 8 taglie, dalla 45 alla 63.

– Assetto in sella: 9
Sono alto 1,81 cm, pedalo con un’altezza sella di circa 79 cm e la 56 utilizzata per il test rappresenta la misura ideale.

Manubrio e attacco semi-integrati, aerodinamici ma modulabili, sono un plus importante in termini di assetto, poiché permettono una versatilità decisamente maggiore dei cockpit completamente integrati.
Anche perché, in fase di ordine, si può scegliere tra 5 diverse lunghezze per l’attacco e 3 larghezze per la piega.

Anche se lo stack è piuttosto elevato, per chi lo desidera è possibile ottenere una posizione molto aggressiva grazie all’attacco manubrio con inclinazione -11° e alla particolare conformazione della zona sterzo, che ha uno spazio specifico per “accogliere” l’attacco stesso.

Basso Diamante SV

– Cura costruttiva: 9,5
La cura dei dettagli è uno dei veri punti di forza di Basso.
Della produzione Made in Italy vi abbiamo già detto, ma vale la pena spendere qualche parola sulla forcella, che è stata completamente rivista rispetto al modello precedente ed ora ha una forma simile a quella della Palta II.
E’ stata progettata per conferire maggiore rigidità torsionale, ma allo stesso tempo per migliorare l’assorbimento delle vibrazioni.

I foderi sono stati allontanati dalla ruota, in modo da ridurre le turbolenze e ottimizzare le prestazioni aerodinamiche, ma anche per aumentare il passaggio ruota, che ora consente di montare gomme fino a 32 mm.

Basso Diamante SV

Rimanendo sulle caratteristiche costruttive è importante ricordare che layup della fibra e forme dei tubi variano in funzione della dimensione del telaio, per offrire sensazioni di guida analoghe ad ogni utente, a prescindere dalla misura.

Manubrio e attacco semi-integrati, come già anticipato, permettono il passaggio interno dei cavi e rappresentano un plus per la personalizzazione della posizione, senza sacrificare aerodinamica ed estetica. Pagano pegno, invece, in termini di peso, perché il peso complessivo si avvicina ai 600 grammi.

Basso Diamante SV

Una piccola chicca è costituita dal serraggio sella 3B Gen2: si tratta di un sistema a 3 viti completamente nascosto, che permette una chiusura sicura e, allo stesso tempo, migliora il comfort grazie all’inserto anti-vibrazione posizionato tra telaio e reggisella.

Da non dimenticare, infine, la qualità delle 4 colorazioni disponibili, che grazie alle nanoparticelle ceramiche sono molto più resistenti agli agenti atmosferici.
La livrea Camaleont della bici in test è davvero accattivante.

Basso Diamante SV

Basso Diamante SV

– Componentistica utilizzata: 9
In fase di ordine è possibile personalizzare la scelta del gruppo e delle ruote in base alle proprie esigenze.
Il telaio è compatibile sia con trasmissioni meccaniche che elettroniche, caratteristica non scontata sulle bici di alta gamma più recenti.

Nel nostro caso la bici era allestita con il gruppo Shimano Dura Ace Di2 a 11 velocità, probabilmente perché, per i noti problemi di consegna, il 12 velocità non era ancora disponibile. 

Le ruote Campagnolo Bora WTO 45, in versione 2-Way Fit, dunque compatibili con copertoncino e tubeless, rappresentano un ottimo compromesso tra aerodinamica, scorrevolezza e peso. E, cosa non da poco, esteticamente sono molto gradevoli.

Erano montate con copertoncini Vittoria Corsa Graphene 2.0 700×28 per camera d’aria. Montarle tubeless, probabilmente, aumenterebbe il comfort di quel tanto che basta per rendere la bici ancora più piacevole.
L’allestimento era completato dalla Selle Italia Flite Boost, che ho trovato molto comoda per le mie caratteristiche.

– Peso bici: 6,5
La bici in test, in taglia 56 e senza pedali, ha un peso rilevato di 8 kg.
E’ vero che si tratta di una bici aero, ma le tubazioni non sono estreme e con un allestimento di questo livello ci si potrebbe aspettare qualcosa di meglio.

– Prezzo: 7
La Basso Diamante SV allestita con ruote Campagnolo Bora WTO e gruppo Dura Ace Di2 ha un prezzo di 10.593 euro.
Alto, ma in relazione al montaggio è più interessante di molti altri competitor blasonati, anche considerando che è realizzata in Italia.

Il kit frame (inclusi forcella, serie sterzo, attacco manubrio, manubrio, reggisella) ha un costo di 4.271 euro.

– Garanzia sul telaio: 7
Basso offre una garanzia di 2 anni, a cui si aggiunge un anno in più previa registrazione del prodotto sul sito bassobikes.com/it/garanzia

Voto finale (da 1 a 10): 8,2

2 – Comportamento in salita

Il peso complessivo non è contenuto, ma nonostante questo la Diamante SV è scattante e reattiva grazie al carro corto e alla rigidezza di tutta la struttura. Più adatta a strappi e salite brevi, piuttosto che alle grandi salite.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

Basso Diamante SV

3 – Comportamento in discesa

E’ una bici da corsa e come tale si comporta. Nonostante le gomme da 28” nelle prime discese ho avuto delle difficoltà a sfruttarla al meglio, perché serve qualche uscita per capire come “domarla”. Una volta trovata la giusta confidenza si apprezza per l’agilità e la precisione, ma va rispettata perché non permette tante correzioni.

Voto finale (da 1 a 10): 7,5

Basso Diamante SV

4 – Comportamento in pianura

In pianura è stato amore a prima vista.
Aerodinamica e scattante, è performante in ogni situazione, sia quando si procede di passo alle alte velocità, sia quando si vuole cambiare ritmo o sprintare.
Le piccole accortezze pensate per migliorare il comfort funzionano, ma rimane una bici con un’impostazione fortemente race. Chi vuole più comodità dovrebbe pensare a utilizzare gomme tubeless, in modo da ridurre la pressione di gonfiaggio.

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,55

In conclusione

La nuova Basso Diamante SV è una bici estremante curata, esclusiva e con un’impostazione molto aggressiva (anche se meno estrema del modello precedente, soprattutto in termini di geometrie).

Al primo impatto, la sua forte connotazione race genera un sentimento di amore e odio: super veloce e aggressiva, ma anche nervosa e non subito intuitiva da guidare.

La consigliamo a chi desidera una bici da corsa “vera”, capace di esaltare al massimo le proprie potenzialità, specie nei tratti veloci. Ma anche a chi sa apprezzare il valore di un prodotto Made in Italy esclusivo e che si differenzia dalla massa.
Meno adatta a chi cerca un mezzo comodo e docile, per fare lunghe escursioni senza la ricerca di grandi prestazioni.

Per maggiori informazioni: bassobikes.com

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