Qualunque sia la ragione per cui andiamo in bici, trovare la compagnia giusta per farlo è fondamentale.

Che sia per allenarci in vista di qualche competizione, per divertirci o per mantenerci in forma o ancora per scoprire le bellezze del nostro territorio, pedalare in compagnia è sempre un’ottima idea.
I compagni forniscono motivazione, stimolo e sostegno in tutte le situazioni e se anche siamo dei fan dell’uscita in solitaria, che ha sempre il suo fascino, poter contare su una buona compagnia quando serve è davvero importantissimo.

Pedalare in compagnia

Detto questo, capita spesso di non riuscire a trovare la compagnia “giusta” per noi, ovvero compatibile in termini di tempo, vicinanza, livello di allenamento e obiettivi.

Infatti, se già è molto difficile trovare chi condivida con noi giornate, orari e disponibilità di tempo, pedalare con chi è molto più allenato può significare trasformare la nostra uscita in un calvario, che se ripetuto nel tempo può avere un effetto controproducente sul livello di forma e sulla motivazione.
D’altro canto è vero anche il contrario, e se il nostro gruppo pedala “troppo piano” si rientra frustrati dalla sensazione di avere “perso” un’uscita.
E attenzione, non parliamo solo di chi punta a far bene in gara e desidera quindi allenarsi, ma anche di chi ha un livello tale da potersi permettere di “spingere” o di “allungare”.
Per tutti, infatti, il piacere consiste nel mettersi alla prova e giocare sul filo del proprio rendimento, a prescindere dal livello di performance.

pedalare in compagnia

Ecco, dunque, che per ottimizzare il tempo e la resa si finisce spesso per organizzarsi da soli. Per poter improvvisare o, al contrario, programmare le nostre uscite perché calzino a pennello con i nostri impegni e con le nostre necessità.

Difficilmente questo è il caso di chi va in bici per puro piacere, che sacrifica più volentieri l’aspetto prestazionale delle uscite per condividere tale piacere e approfittare dei vantaggi di un’uscita di gruppo in termini “ludici”, come la sosta al bar, il giro che da soli non si ricorda bene o la chiacchierata che smorza la noia dei tratti più monotoni.

E se invece l’obiettivo è quello di prepararsi alle gare?
Ammesso che uscire sempre soli non diventi noioso e logorante, con effetti negativi anche sulla prestazione, anche il più solitario dei ciclisti sa comunque che alcune dinamiche proprie del gruppo non sono in alcun modo riproducibili in allenamento senza compagnia.
Abituarsi a pedalare con ritmi e variazioni imposte dal gruppo, a muoversi in esso, a gestire i cambi, a “leggere” certe dinamiche sulla strada, sono cose fondamentali per affrontare una gara, in termini di prestazione e anche di sicurezza.

compagnia giusta
Foto @6Stili #6Stili

Consigli per pedalare in compagnia

Il primo consiglio che ci sentiamo di dare per trovare la giusta compagnia è quello di analizzare i propri obiettivi e bisogni. E di capire quindi le proprie priorità.
Può sembrare scontato, ma non è sempre facile essere onesti con se stessi su questo aspetto. Soprattutto quando si parla di una passione forte come la bici.

Se siamo scontenti del gruppo con cui usciamo magari è perché stiamo frustrando un nostro legittimo desiderio di agonismo per continuare a pedalare con gli amici di sempre o, al contrario, ci sentiamo pressati da compagni rispetto ai quali vorremmo affrontare le nostre uscite in modo più rilassato.
Stabilendo ciò che per noi conta di più (o di meno) sarà più semplice capire cosa cercare.

Un altro suggerimento è quello di prediligere gruppi piuttosto ristretti, con i quali sarà più facile trovarsi a proprio agio. Maggiore è la varietà più è difficile mettere tutti d’accordo. L’uscita col gruppo allargato può essere un’occasione saltuaria per rinsaldare i legami e ritrovarsi, ma per uscite frequenti è meglio essere in pochi, ma buoni.
Senza contare che un gruppo molto numeroso è più difficile da gestire in strada in termini di sicurezza.

In ogni caso, per divertirsi in gruppo serve non essere troppo rigidi e avere un po’ di apertura mentale: stare in gruppo insegna l’adattamento, che è utile sia nello sport che nella vita di tutti i giorni. Viviamo in un mondo che sta perdendo questa capacità a favore di una tendenza a circondarsi solo di ciò che già conosciamo.
Cercare a tutti i costi la compagnia che si adatti perfettamente alle nostre esigenze è come cercare il partner senza difetti: fate prima a stare da soli, ma ricordatevi che forse non è l’opzione migliore.

Alla fine basta essere onesti con se stessi

Con un po’ di esperienza ci accorgeremo che trovare il gruppo migliore per pedalare in compagnia non è poi così difficile. Molto semplicemente, è quello che abbiamo voglia di vedere. Prima di tutto perché è probabile che se ci invoglia ad uscire risponde ai nostri veri bisogni. 

Inoltre, qualunque sia il nostro obiettivo, pedalare con gioia e divertendosi, sentendosi fra amici, ci aiuterà a trarre dalle nostre uscite il massimo sotto tutti i punti di vista. Magari addirittura farà sì che anche gli aspetti più carenti in un determinato contesto siano compensati da una condizione mentale di benessere che, oltre ad essere fondamentale per lo sportivo in generale, dovrebbe essere il nostro fine ultimo ogni volta che saliamo in sella.

Qui sotto qualche “regola non scritta” da seguire quando si esce in gruppo:

Uscire in bici in gruppo: 10 “regole” da seguire per divertirsi di più (e in sicurezza)