Come discusso in un precedente articolo, il nuovo Codice della Strada in vigore dallo scorso 10 novembre non ha introdotto le modifiche che noi ciclisti ci saremmo attesi.

A parte un inasprimento delle sanzioni per le effrazioni più comuni sulla strada, il resto è rimasto quasi invariato.
Lo staff di BiciDaStrada.it si è interrogato a riguardo e abbiamo pensato di scrivere il Codice della Strada che i ciclisti vorrebbero, ossia un elenco di regole e di atteggiamenti in strada che servono a tutelare prima di tutto noi, i ciclisti, ossia gli utenti della strada più esposti e più fragili.




Le regole che mancano al Codice della Strada

– Distanza minima di 1,5 metri in fase di sorpasso

In alcune zone di Italia questa accortezza è già diffusa e possiamo contribuire tutti, in qualità di automobilisti, quando ci apprestiamo al sorpasso di un ciclista ad attuarla.

– Corsie preferenziali sulle strade (e non piste ciclabili)
Le ciclabili non sono la soluzione (soprattutto per i costi e i tempi di realizzazione), mentre le corsie preferenziali per i ciclisti (o bike lane) possono essere realizzate in tempi più rapidi.
Ma cosa sono le corsie preferenziali per ciclisti?
In alcune città italiane già si vedono al margine destro delle strade sotto forma di strisce tratteggiate.
Servono al ciclista per segnalargli di restare dentro quella corsia e servono a chi è al volante a ricordarsi che in strada possono esserci anche i ciclisti.

Il Codice della Strada che i ciclisti vorrebbero

– Inaugurare le strade a preferenza ciclabile
Ci riferiamo alle innumerevoli strade secondarie o poco frequentate che potrebbero essere adibite a strade preferibilmente per i ciclisti, magari con un limite di velocità di 30 km/h.
Basterebbero solo pochi cartelli stradali e la diffusione di un po’ di cultura.

– Strade riservate alle bici solo temporaneamente
Succede occasionalmente sulle Dolomiti e in altre zone di Italia particolarmente popolate dai ciclisti e potrebbe essere una prassi da adottare anche in altre località. Per favorire, ad esempio, lo sviluppo territoriale in chiave ciclistica. Forse non è necessaria una norma del CdS, ma solo una maggiore sensibilità (e lungimiranza) da parte delle amministrazioni locali.

Un’immagine del SellaRonda Bike Day

– Segnaletica stradale per ciclisti
Ci riferiamo a cartelli stradali da posizionare sulle strade più popolate dai ciclisti che segnalino la loro presenza agli automobilisti.
Un invito alla prudenza e al rispetto.
Ecco in basso un esempio.

– L’uso del telefono solo a bici ferma
Quanto vale per chi guida un auto deve valere anche per chi pedala: il telefono si può usare, ma a bici ferma.
E senza occupare la sede stradale.
Proprio come per le automobili.

Le regole che noi ciclisti dovremmo imporci

Abbiamo parlato di regole che servirebbero per tutelare chi va in bici, ma è doveroso parlare anche di regole e, soprattutto, di comportamenti e atteggiamenti che un ciclista dovrebbe considerare per rendere la strada un luogo più sicuro.
Perché un po’ dipende anche da noi ciclisti.

– Casco obbligatorio sempre
A tutte le età e non solo in gara. Se guardate l’immagine in basso non serve aggiungere altro…

Il Codice della Strada che i ciclisti vorrebbero

– Illuminazione Led obbligatoria sempre
Non è una regola del CdS per ora (è prevista solo in casi di scarsa visibilità), ma è un’accortezza che possiamo adottare sin da subito.
Con non trascurabili vantaggi immediati.
Dipende da ognuno di noi.

Il Codice della Strada che i ciclisti vorrebbero

– In bici appaiati? Solo quando è possibile e sicuro
Il CdS lo consente, ma solo ed esclusivamente in determinate condizioni. Vale la pena riportare qui il punto 1 dell’articolo 182 del Codice della Strada che tratta proprio questo punto:

1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.

Quindi, in qualità di utenti della strada più esposti, dobbiamo rispettare le regole del Codice per pretendere rispetto dagli altri.

– Agevolare il sorpasso alle auto
Tutto ciò che rende più fluida la circolazione stradale concorre ad aumentarne la sicurezza.
E a beneficiarne per primi saremmo noi ciclisti.
Quindi, se abbiamo un auto alle spalle che si accinge al sorpasso facilitiamola spostandoci il più possibile sulla destra.
Questo contribuisce anche a migliorare la reputazione di noi ciclisti agli occhi degli altri utenti della strada.

– E in caso di incidente che faccio?
Conoscere i nostri diritti e le procedure da seguire in caso di incidente è fondamentale.
Così come è molto importante valutare una copertura assicurativa per la propria attività in bici, non solo a livello agonistico.
Vi invitiamo a dare uno sguardo al nostro articolo linkato di seguito:

Cosa fare dopo un incidente in bicicletta: 5 consigli per tutelarsi

La sicurezza in strada, quindi, non è solo un fatto di regole, ma anche di atteggiamenti che facilitino e migliorino la nostra visibilità in strada.
Chi va in bici può diventare un elemento molto importante per la sicurezza in strada iniziando con il rispettare le regole del Codice della Strada.
E poi, incrociando le dita, pretendere rispetto dagli altri.

Qualora foste interessati a condividere con noi suggerimenti per le regole del CdS o atteggiamenti “salva ciclista” vi invitiamo a farlo commentando in questo post sulla nostra pagina Facebook:

Il tema della sicurezza stradale è stato (e sarà ancora) a lungo trattato da BiciDaStrada.it e vi invitiamo a leggere il nostro archivio contenuti su questa tematica.