Divertirsi con la bici gravel? Due upgrade che fanno la differenza...

Nicola Checcarelli
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Divertirsi con la bici gravel? Due upgrade che fanno la differenza...

Nicola Checcarelli
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Dopo diverse settimane sono risalito in sella a una bici gravel per iniziare un nuovo test. Allestimento di livello medio alto, gomme da 40 mm, dunque piuttosto larghe, ma montate con camera d’aria.
“Poco male”, penso tra me. L’idea è di fare un giro piuttosto scorrevole alternando asfalto e qualche sterrato non troppo scassato. La camera d’aria non sarà un problema…

Gonfio a poco più di 3 bar sia l’anteriore che la posteriore, cioè circa 1 bar in più rispetto a quanto faccio normalmente con la configurazione tubeless.

Divertirsi con la bici gravel

La valvola della camera d'aria, qui sopra, è facilmente riconoscibile rispetto a quella tubeless

Le prime pedalate servono a prendere confidenza col mezzo. Dopo qualche chilometro entro nel primo tratto sterrato e… d’un tratto mi sembra di trovarmi in sella ad un cavallo imbizzarrito. Rallento, ma la bici continua a saltellare. Una sensazione che non provavo da tempo.
Dopo un paio di chilometri, neanche troppo mal messi, ho le mani e le braccia che mi fanno male e improvvisamente ripenso a quegli amici che in passato mi hanno detto di non divertirsi con la bici gravel e l’hanno rivenduta dopo qualche uscita.
In questo preciso momento li capisco perfettamente. Ma so anche qual è il motivo e che per risolvere la faccenda basta poco…

Questo è un articolo che avevo in mente da un po’ e che ho sempre rimandato, ma ora sento l’urgenza di scrivere perché penso che possa tornare davvero utile a chi si avvicina per la prima volta alla bici gravel, specie a chi “proviene” dalla bici da corsa.

Divertirsi con la bici gravel

Divertirsi con la bici gravel? Via subito la camera d’aria

Forse l’avrete già capito, il problema non è la bici, ma l’utilizzo di copertone e camera d’aria, che richiede una pressione di gonfiaggio molto più alta rispetto al tubeless e che rende la bici gravel (poco conta se il telaio è in carbonio o alluminio) scomoda e difficile da guidare sui tratti sconnessi.

Divertirsi con la bici gravel

Ma c’è proprio bisogno di passare al tubeless, direte voi? Non basta ridurre la pressione della camera d’aria? No, perché per ottenere gli stessi risultati si rischierebbe di pizzicare la camera al primo sterrato un po’ scassato.

Se sulla bici da corsa la praticità della camera d’aria può avere ancora un senso, nel gravel non c’è partita. Mi sbilancio nel dire che non solo l’uso del tubeless è consigliato, ma è addirittura indispensabile per divertirsi davvero. Per chi affronta percorsi estremi si potrebbe ragionare anche sull’utilizzo delle mousse, ma quella è un’altra storia…

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Le bici di media/alta gamma ormai sono quasi sempre consegnate in configurazione tubeless. Altre sono predisposte, serve solo togliere la camera d’aria e mettere il liquido. Quelle entry level, invece, sono quasi sempre equipaggiate con copertoncino e camera d’aria, a volte con ruote tubeless ready. Ecco, in questo caso il consiglio è di risparmiare da qualche altra parte, ma investire un centinaio di euro per montare subito kit tubeless e gomme tubeless ready. 

Divertirsi con la bici gravel

bici gravel 20

I vantaggi? Sono veramente tanti.

Maggiore comfort, soprattutto su fondo sconnesso, e quindi minore stanchezza sulle lunghe distanze.
Riduzione del rischio di forature e pizzicature.
Maggiore stabilità e sicurezza sui tratti sterrati, specie se molto scassati, grazie alle pressioni d’esercizio più basse.
In soldoni, più comodità e più divertimento.

Divertirsi con la bici gravel

 

Nastro imbottito, o doppio, oppure inserti in gel

Il secondo upgrade riguarda il nastro manubrio e contribuisce a ridurre ulteriormente le vibrazioni che raggiungono mani e braccia del ciclista. E’ strettamente collegato al primo, nel senso che diventa meno indispensabile una volta equipaggiata la bici con gomme tubeless, ma avere un “cuscinetto” aggiuntivo è tutt’altro che spiacevole, soprattutto se affrontiamo tratti parecchio scassati.
Anche perché in questo caso il rapporto costo/beneficio è davvero favorevole.

Il concetto di fondo è che non tutti i nastri manubrio sono uguali.
Molto spesso come primo montaggio troviamo nastri economici oppure destinati all’uso road. Con poca spesa si può migliorare l’ergonomia della presa e l’assorbimento delle vibrazioni.

bici piu comoda 2

Le soluzioni sono tre. 
La prima, “vecchia suola”, è quella di montare un secondo nastro (anche sottile) sopra a quello di serie. La presa aumenta un po’ di dimensioni, cosa che non a tutti piace, ma il risultato è assicurato.
La seconda è quella di sostituire il nastro originale con uno più specifico per l’uso gravel, che in genere è più spesso e capace di assorbire le vibrazioni.
L’ultima è quella di acquistare un kit di inserti in gel da posizionare sotto il nastro manubrio. E’ l’opzione più costosa, ma anche quella che dà risultati migliori, specie se abbinata ad un nastro di qualità. Inoltre gli inserti possono essere riutilizzati nel tempo.

QUI tutti i nostri contenuti sul gravel.

Come scegliere le gomme della gravel bike

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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