La Basso Astra è stata rinnovata a fine 2022 e rappresenta l’ultima evoluzione di una bici iconica, presentata per la prima volta sul mercato addirittura nel 1990.
Nel video qui sotto l’abbiamo classificata come bici endurance, ma questa definizione forse non le rende merito del tutto. E’ più corretto considerarla una bici versatile, pensata per coniugare comodità e buone prestazioni, da usare su ogni percorso e ogni terreno.
Insomma, quella che oggi potremmo definire in modo un po’ generico una bici destinata al “ciclista moderno”, che non è agonista nel midollo, ma che ama le due ruote in tutte le sue forme e, ogni tanto, non disdegna di mettere il numero sulla schiena.
Abbiamo avuto la possibilità di provare la Basso Astra con il nuovo Shimano 105 Di2. Nel video qui sotto trovate le nostre considerazioni su come va e a seguire il classico test con i voti:
1 – Dettagli tecnici telaio
– Geometrie: 9,5
Le geometrie della nuova Basso Astra stanno a metà strada tra una bici da competizione e una endurance.
Reach contenuto e stack elevato sono tipici di una bici endurance e consentono una posizione in sella comoda e rilassata.
Di contro, il carro relativamente corto e gli angoli sterzo e piantone sono più simili ad una bici da competizione.
Un compromesso che ci è piaciuto molto.
La Astra è disponibile in 7 taglie e qui sotto trovate il dettaglio delle geometrie:
– Assetto in sella: 7
Per una questione di disponibilità il test è stato effettuato con una taglia 56, che sapevo essere grande per le mie caratteristiche e da subito l’ho sentita un po’ ingombrante.
Sono alto 178 cm, pedalo a 74 cm di altezza sella e la mia taglia ideale sarebbe stata una 53. Se avessi voluto un assetto più racing, avrei potuto optare anche per una 51 con attacco da 120 mm.
Il voto è ingiusto perché con la taglia corretta la bici mi sarebbe calzata a pennello…
– Cura costruttiva: 10
La Basso Astra non è una bici top di gamma, ma cura del dettaglio e finiture hanno poco (anzi nulla) da invidiare ai modelli più costosi.
Gran parte delle tecnologie usate su Diamante e Diamante SV, infatti, le ritroviamo anche sulla Astra. La differenza più significativa è legata alle geometrie e alla tipologia del carbonio, che qui è Torayca 3K T700 e MR60 con finitura esterna UD.
Senza dimenticare il passaggio ruota, che sulla Astra permette di ospitare gomme fino a 700×35, strizzando l’occhio anche allo sterrato leggero.
La pulizia delle linee è garantita dal passaggio cavi nascosto attraverso la tecnologia Paradigma, che consente un cablaggio completamente interno anche senza manubrio integrato.
Integrato è anche il serraggio sella, altro marchio di fabbrica Basso. Si tratta del 3B Clamp Gen 2, un sistema a tre viti che permette una chiusura sicura e, allo stesso tempo, migliora il comfort grazie all’inserto anti-vibrazione posizionato tra telaio e reggisella.
Tra gli altri dettagli di pregio segnaliamo il perno posteriore Explorer Rear Axle e la completa assenza di inserti in alluminio nel telaio: anche la sede dei cuscinetti della serie sterzo e del movimento centrale, infatti, sono in carbonio.
Le colorazioni disponibile sono tre: Camaleont, Gray Asphalt e Pop Green.
A tal proposito, segnaliamo anche la particolare verniciatura, che grazie alle nanoparticelle ceramiche è più resistente e più facile da pulire.
– Componentistica utilizzata: 8,5
La bici in test era montata con il nuovo Shimano 105 Di2 12V, che a parte il peso non ha molto da invidiare a Dura Ace e Ultegra.
La combinazione di rapporti è agile, ma adatta alla tipologia di bici di cui stiamo parlando: 50-34 sull’anteriore e 11-34 sul posteriore.
Le ruote erano le Microtech RE38 con canale interno da 23 mm, mozzo realizzato in alluminio 7076-T6 ed un’equilibrata raggiatura (18-24 fori). Non sono tra le più leggere sul mercato, ma scorrono bene, non sentono troppo il vento laterale e si comportano bene anche su superfici sconnesse.
Sarebbero più appetibili con un prezzo di listino leggermente più basso rispetto ai 1.660 euro a cui sono proposte.
Gli pneumatici Continental Ultra Sport 28 sono ottimi anche in off-road, ma non brillano per scorrevolezza e leggerezza.
Manubrio, attacco e reggisella sono firmati Basso.
Quest’ultimo è in carbonio, specifico per il sistema di chiusura 3B Clamp e disponibile con due diversi off-set: -15 mm (standard) o 0 mm (opzionale).
Il nuovo manubrio All Road, invece, è in alluminio 6061 e ha una forma che ci è piaciuta molto.
Parlando di componenti è doveroso ricordare che Basso, attraverso il configuratore on-line, anche su questo modello consente di personalizzare componenti, tipologia di ruote, misure di pedivelle, attacco e manubrio. Un plus non da poco…
– Peso: 6
La Basso Astra in questo allestimento, in misura 56 e senza pedali, pesa 8,8 kg. Non proprio leggera, anche se il solo telaio ha un peso dichiarato di 980 grammi…
– Prezzo: 7,5
In questo allestimento la bici completa costa 5.249 euro. Non è tra le più economiche con montaggio 105 Di2, ma nemmeno tra le più costose. Il kit frame costa 2.499 euro.
Considerando il livello attuale dei prezzi, la qualità delle finiture e le possibilità di personalizzazione, il prezzo non è male.
– Garanzia sul telaio: 7
Basso offre una garanzia di 2 anni, a cui si aggiunge un anno previa registrazione del prodotto sul sito bassobikes.com/it/garanzia
Voto finale (da 1 a 10): 7,92
2 – Comportamento in salita
Ottima sul passo, soffre le variazioni di ritmo e le pendenze elevate, soprattutto per via del peso non contenuto.
Nel complesso, però, mi ha trasmesso buone sensazioni, anche in considerazione del fatto che non era esattamente la mia taglia.
In estrema sintesi: potente, ma non scattante.
Voto finale (da 1 a 10): 7,5
3 – Comportamento in discesa
Un binario: non troppo agile, ma veloce e stabile. Ti dà sempre l’impressione di poter andare ancora oltre.
Assorbe bene le vibrazioni e questo la rende sicura anche sulle discesa con fondo più sconnesso. Inoltre prende velocità con estrema facilità.
Se volete divertirvi davvero vi consigliamo un allestimento tubeless e pneumatici un po’ più performanti. I Continental Ultra Sport li adoro sullo sterrato, un po’ meno in piega…
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – Comportamento in pianura
Bici veramente comoda e ottima sul passo: quando imposti una velocità sembra non calare mai. Grazie al carro compatto anche le variazioni di ritmo risultano piacevoli.
La capacità di assorbire le vibrazioni e le geometrie comode sull’anteriore permettono di avere schiena e braccia sempre ben rilassate, anche dopo diverse ore. Invoglia davvero a stare in sella per tanto tempo.
Si comporta in maniera ottima anche su sterrato, tanto che se l’avessi potuta tenere un po’ di più l’avrei usata anche per la Granfondo Strade Bianche.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,36
Nuova Basso Astra: in conclusione
La Basso Astra è una bici destinata a tutti coloro che cercano un mezzo elegante e raffinato, da usare a 360°. Dalla passeggiata con gli amici, alternando asfalto a qualche strada bianca, fino alle granfondo, magari senza un’interpretazione troppo agonistica.
Comoda, ma non addormentata, rappresenta in pieno il concetto di bici divertente.
Con qualche upgrade, magari a partire dalle gomme, si potrebbe ottenere anche un miglioramento significativo delle prestazioni.
Nel complesso è promossa a pieni voti…
Per maggiori informazioni: bassobikes.com
Qui tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Basso.
VALUTAZIONE IN SINTESI | |
Dettagli tecnici 7.92 | |
In salita 7.5 | |
In discesa 9 | |
In pianura 9 | |
PRO E CONTRO PRO: cura del dettaglio e dei particolari più alta della media, grande versatilità, geometrie interessanti, possibilità di personalizzare componenti senza sovrapprezzo CONTRO: peso elevato | 8.4 PUNTEGGIO TOTALE |