La Trek Domane+ LT è la versione a pedalata assistita della Domane, ovvero la bici endurance del brand americano.
A questo proposito, QUI trovate il nostro test del modello SLR 7.
Le geometrie sono quasi identiche, così come analogo è il passaggio ruota da 38 mm e la funzionalità dei sistemi IsoSpeed anteriore e posteriore, pensati per assorbire le sconnessioni del terreno.
La differenza sostanziale sta nel boost fornito dal sistema di pedalata assistita collocato nel movimento centrale.
La precedente versione di Domane+ sfruttava il motore Bosch, mentre per il modello 2021 Trek ha scelto il sistema di assistenza Fazua Evation 1.0, già dotato del nuovo update del software chiamato Black Pepper Performance, ottimizzato per un range di pedalata tra le 55 e le 120 rpm
Si tratta di una bici in carbonio che Trek ha pensato per rendere il ciclismo su strada ancora più “inclusivo” e divertente, offrendo la possibilità di fare giri lunghi e con tanto dislivello anche a chi ha poco tempo per allenarsi o, magari, ha qualche problema di salute.
In realtà, però, come vi spieghiamo nella video recensione qui sotto, risulta molto divertente anche per chi è allenato…
1- DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9
Le geometrie, come vi abbiamo già accennato, sono praticamente identiche alla Domane “tradizionale”, dunque hanno una forte vocazione endurance e ben si sposano con una bici a pedalata assistita, dove l’attenzione deve essere rivolta più al comfort che all’aerodinamica.
In taglia 56 la lunghezza del tubo orizzontale è di 55,4, il reach è contenuto (37,7 cm) e lo stack abbondante (59,1 cm).
Il tubo piantone ha un angolo da 73,3°, mentre lo sterzo da 71,9°.
L’interasse (cioè la distanza tra i mozzi) misura 100,8 cm.
Le misure disponibili sono 7, dalla 50 alla 62.
– Assetto in sella: 9
Come ormai sapete sono alto alto 183 cm e pedalo a 77,5 cm di sella.
Per il test della Domane avevo optato per la misura 58, in modo da poter stare più disteso, ma per questa Domane+ ho scelto di tornare alla 56, ovvero la mia misura “classica”.
Riteniamo che su una bici a pedalata assistita, prima di tutto, si debba stare comodi e l’impostazione con reach contenuto e stack elevato aiutano molto in questo.
Si rientra anche da giri di diverse ore senza particolari dolori, ma come vi racconteremo tra breve, il merito non è solo delle geometrie.
– Cura costruttiva: 9,5
Trek è sempre attenta alla cura dei dettagli e anche questa Domane+ LT non fa eccezione, pur essendo la versione “entry level” di questa famiglia.
Il carbonio utilizzato è l’OCLV 500, vale a dire lo stesso della Domane SL, con forme dei tubi pensate per migliorare le prestazioni aerodinamiche, anche se questo molto probabilmente non è il primo pensiero di chi acquista una bici di questo genere.
Molto più interessanti per il target di pubblico a cui si rivolge la bici, a nostro avviso, sono i sistemi IsoSpeed anteriore e posteriore, che migliorano in modo sostanziale il comfort.
L’IsoSpeed posteriore (lo stesso usato sulla Madone SLR), disaccoppia il reggisella dal tubo orizzontale e dai foderi del carro, permettendone una maggiore flessione.
Il livello di flessibilità (e quindi di assorbimento) può essere regolato tramite uno slider posizionato sotto il tubo orizzontale. Nel video qui sotto trovate come effettuare questa regolazione:
L’IsoSpeed anteriore, posizionato nella parte alta del tubo sterzo, riduce in maniera significativa le vibrazioni trasmesse a mani, braccia e cervicale.
Unica nota negativa, il passaggio cavi nella zona di sterzo, che non è particolarmente piacevole alla vista.
Il sistema di assistenza Fazua è ben integrato con la bici, tanto che guardandola dal lato trasmissione è difficile notare che si tratti di una e-Road bike.
Funzionale anche il comando Remote FX touch collocato sul tubo orizzontale, che permette di controllare costantemente l’autonomia della batteria e gestire con facilità i livelli di assistenza.
L’unica pecca del sistema Fazua sta nel fatto che deve essere accesso ad ogni utilizzo. Non sarebbe un grosso problema, se non fosse che il pulsante di accensione è nascosto nel vano batteria e richiede tutte le volte l’utilizzo della chiave e lo smontaggio della batteria stessa.
– Componentistica utilizzata: 9
La componentistica della Trek Domane+ LT è pensata per offrire funzionalità e affidabilità.
A nostro avviso, su una bici come questa, dove limare qualche grammo conta poco, è la scelta più giusta.
Il gruppo è uno Shimano Ultegra Disc, con rotori da 160 mm all’anteriore e al posteriore, corone anteriori 50-34 e pacco pignoni 11-34.
Unico componente diverso da Shimano è la guarnitura FSA dedicata in modo specifico ai motori Fazua.
Le ruote sono le Dt Swiss G1800, nella versione Hybrid, anch’esse pensate per offrire maggiore affidabilità e sostenere al meglio il peso aggiuntivo delle e-Road Bike.
Sono equipaggiate con gomme Bontrager R3 tubeless ready 700x32, in grado di offrire tenuta e livelli di comfort davvero sorprendenti.
Tutto il resto dei componenti, come di consueto sulle bici Trek, è firmato Bontrager.
– Autonomia batteria: 8,5
La batteria è nascosta nel tubo obliquo e ha una capacità di 250Wh.
Trek dichiara un’autonomia superiore ai 100 km, ma fornire un dato preciso è davvero difficile, poiché il consumo è influenzato da tanti fattori (tipologia di percorso, caratteristiche del ciclista, livello di assistenza richiesto.
Per la nostra esperienza, utilizzando principalmente il livello 1 (Breeze, cioè quello meno potente, che fornisce un’assistenza fino a 100 watt) si riescono a percorrere ben oltre 100 km con circa 2.000 metri di dislivello.
Passando al livello due (River, fino a 210 watt) e tre (Rocket, fino a 250 watt), l’autonomia si riduce in maniera drastica.
Da notare che mentre la modalità Breeze offre un’assistenza costante, quella River è progressiva, cioè più si spinge sui pedali, maggiore sarà l’assistenza fornita dal motore.
– Interfaccia App e personalizzazioni: 8,5
L’App Fazua Rider può essere utilizzata in alternativa ad un ciclocomputer e permette di visualizzare anche una mappa del percorso in tempo reale.
Le schermate sono personalizzabili e i dati più interessanti sono quelli che riguardano l’autonomia della batteria e la potenza istantanea erogata.
Rispetto ad altri competitor, però, dall’app non è possibile personalizzare la mappatura del motore.
E’ un’operazione comunque possibile, ma per modificare wattaggio massimo e minimo dei tre livelli di assistenza e la progressività dell’erogazione è necessario scaricare il sowftare Fazua Toolbox sul pc e collegare la drive unit tramite usb.
– Peso bici: 7
La Trek Domane+ LT, in misura 56 e senza pedali, ha un peso rilevato di 14,7 kg.
Non è sicuramente tra le bici più leggere della categoria, anche se l’equilibrata distribuzione dei pesi offre un valore aggiunto in discesa (come vi sveleremo più avanti).
– Prezzo: 7
La Trek Domane+ LT costa 5.499 euro.
Si tratta della versione “più economica” tra i modelli in carbonio.
Chi volesse spendere di meno può optare per la Domane+ ALR, anch’essa dotata di motore Fazua, ma con telaio in alluminio.
– Garanzia sul telaio: 10
I telai Trek sono garantiti a vita, ma esclusivamente per il primo acquirente e previa registrazione sul sito.
Attraverso il programma Trek Carbon Care c’è anche la possibilità di ottenere uno sconto su un telaio o componente sostitutivo danneggiato, qualora non siano coperti da garanzia.
Voto finale (da 1 a 10): 8,61
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Erogazione potenza in salita: 8
Il motore Fazua Evation 1.0 è molto potente.
Come vi abbiamo già raccontato in altre circostanze, per un ciclista allenato a volte può dare anche l’impressione di essere fin troppo potente, anche utilizzando il livello di assistenza minimo.
In questo caso si può sfruttare il software Toolbox per agire sulla progressività dell’erogazione, rendendo la pedalata più realistica e aumentando l’autonomia della batteria.
La scelta, ovviamente, dipende dal livello di allenamento del ciclista.
– Impressioni di guida e pedalata in salita: 9
Il motore centrale del sistema Fazua garantisce un’ottima fluidità della pedalata.
Come già spiegato nel video, per ottenere la massima naturalezza possibile è necessario pedalare come se fosse una bici tradizionale, cioè spingendo in maniera realistica sui pedali.
In questo modo, infatti, l’impressione è solo quella di avere un bel vento a favore alle spalle. O magari di essere in giornata di grazia… ??
Con il livello 3, invece, si ottiene tanta potenza ma inevitabilmente si sacrifica il realismo della pedalata.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
In discesa la Trek Domane+ LT ha veramente una marcia in più.
Divertente e sicura, permette di scendere forte senza mai dare l’impressione di essere al limite.
Il merito è senza dubbio delle gomme da 32 mm, ma anche dei pesi “aggiuntivi” di motore e batteria concentrati tutti nella parte centrale e bassa della bici, che conferiscono una stabilità eccezionale.
Il peso elevato e le gomme larghe offrono grande aderenza anche nelle discese con asfalto molto sconnesso.
Unico piccolo limite è il “tempo di staccata”: la bici è più pesante rispetto ad una bici tradizionale e questo (nonostante 2 dischi da 160 mm) richiede di calibrare bene la frenata, perché per rallentare occorre qualche metro in più del solito.
Solo per questo motivo non abbiamo dato un 10.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
Il motore, come previsto dalla legge, non fornisce più assistenza una volta raggiunti i 25 km/h, ma anche da spento non si avverte nessun trascinamento e si può pedalare tranquillamente come su una bici tradizionale.
L’unico limite, visto il peso elevato, si nota se si vuole accelerare bruscamente la velocità ma si è già oltre i 25 km/h (dunque senza assistenza): in questo caso la bici è tutt’altro che brillante.
Di contro, in pianura si apprezza il comfort generale del mezzo, che permette di pedalare tante ore senza avvertire dolori o indolenzimenti. Cosa non da poco…
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO: 8,90
IN CONCLUSIONE
La Trek Domane+ LT, come la maggior parte delle e-Road bike, è pensata per ampliare il pubblico potenzialmente interessato al mondo delle bici da corsa.
E’ divertente, richiede un po’ meno allenamento, ma soprattutto è molto stabile, comoda e sicura. Tre caratteristiche, queste ultime, che possono davvero convincere definitivamente gli scettici a scegliere una bici da strada.
In ogni caso, non è un motorino e per macinare tanti chilometri è necessario spingere sui pedali. Il principale target di pubblico è costituito da tutti coloro che, per svariati motivi (salute, tempo, età, ecc) non possono sostenere sforzi eccessivi, ma non vogliono rinunciare al gusto di pedalare, magari su percorsi impegnativi o in compagnia di amici più allenati.
Detto questo, a mio avviso è tanto divertente pure per chi è allenato, anche se ovviamente difficilmente sarà presa in considerazione come “prima bici”.
Per maggiori informazioni: trekbikes.com
Abbigliamento e accessori utilizzati nelle foto:
Casco ABUS Air Breaker
Scarpe Shimano RC9
Abbigliamento BiciDaStrada.it by Alexander
Per chi è interessato alle e-Road bike, ma ancora combattuto, qui sotto ecco il racconto della prima esperienza di Emanuele con la bici da corsa elettrica:
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.