
TEST - Michelin Pro 5: rapporto qualità/prezzo/prestazioni difficile da battere
Giovanni Bettini

TEST - Michelin Pro 5: rapporto qualità/prezzo/prestazioni difficile da battere
Giovanni Bettini
Nel mondo del ciclismo Michelin non è un marchio di primo piano anche se stiamo pur sempre parlando del primo produttore di pneumatici al mondo per fatturato (fonte PneusNews.it).
La vetrina oggi è ad appannaggio di altre etichette, ma secondo voi chi ha inventato il primo pneumatico da bici smontabile, brevettato il copertoncino (vedi immagini sotto) e contribuito a diffondere lo standard tubeless può avere qualcosa da invidiare alla concorrenza?


Il Michelin Pro 5 Competition Line tubeless ready è l'ultima novità del marchio francese dedicata alla bici da strada. Si tratta dell'evoluzione di un modello storico d'alta gamma: ricordate i Pro 2 colorati che spopolavano a inizio millennio?

L'avvento della gamma Power nel 2016 ha finito per delineare nuovi equilibri spostando, prima il Pro 4 e ora il Pro 5, all'interno del segmento strada endurance del marchio di Clermont-Ferrand.
Una collocazione che non ha finito per cancellare del tutto l'appeal corsaiolo.
Ad emergere è una gomma orientata alla prestazione, ben bilanciata proposta ad un prezzo interessante.
Nel video short qui sotto le caratteristiche salienti.
1 – Dettagli tecnici
- Struttura del copertone
Il cuore dello pneumatico è costituito dal rinforzo incrociato ad alta densità Bead-to-Bead che protegge l'intera struttura da tallone a tallone.
La carcassa impiega un tessuto da 120 TPI che genera un triplo spessore sotto il battistrada (3x120 TPI). Michelin non ne rivela la composizione, ma a nostro avviso a giudicare dal tatto, dalla flessibilità e dal comportamento su strada siamo di fronte a una struttura in nylon.

Proseguendo verso l'esterno troviamo un ulteriore rinforzo a protezione del cerchietto e del fianco che gioca un ruolo determinante anche per quanto riguarda la tenuta alla pressione.
Il battistrada adotta la mescola proprietaria Gum-X, uno standard a livello di tecnologia che però propone componenti specifici a seconda della destinazione d'uso finale. Di conseguenza la Gum-X del Pro 5 è differente rispetto alla medesima mescola utilizzata, ad esempio, per il Power Cup TLR Competition Line.


Il canale centrale è liscio ed è associato a canali laterali caratterizzati da intagli a L (Grip Design) per dar modo alla gomma di "muoversi" ed essere più flessibile anche in curva (QUI un approfondimento in merito).
Lo pneumatico viene costruito in Thailandia.

- Mescola
La formula monocompound Gum-X associata alla nuova costruzione TLR innesca un'interessante sinergia.
I test eseguiti presso il laboratorio di prova indipendente Wheel Energy (Finlandia) hanno restituito una resistenza al rotolamento inferiore del 35% rispetto al Michelin Pro 4 Endurance (cfr. pneumatici da 28 mm, prova eseguita sulla stessa ruota, alla medesima pressione e sul medesimo fondo stradale).
Inoltre, i test eseguiti sul bagnato hanno sancito una risposta "eccellente" (cfr. pneumatici da 28 mm Power Cup Classic e Pro 4 Endurance).

- Misure e versioni disponibili
Sono in tutto cinque le misure disponibili: 25-622, 28-622, 30-622, 32-622, 35-622.
La gomma da 25 mm viene proposta solo con fianco nero e battistrada a buccia d'arancia mentre le rimanenti misure propongono due varianti, nero (Black) o marrone (Classic), con battistrada liscio e intagli laterali.

Tutte le gomme sono Tubeless Ready e compatibili hookless (o TSS, Tubeless Straight Side) ad eccezione dello pneumatico da 25 mm.
A catalogo non è presente la versione copertoncino.

- Larghezza effettiva in mm
Abbiamo montato il Michelin Pro 5 Competition Line 700x30c Black sulle Vision Metron RS 45 dotate di uncino e canale interno da 23 mm.



La gomma presenta una larghezza effettiva a 4.5 bar pari a 31,6 mm.

- Peso
Peso dichiarato: 330 gr. Peso rilevato: 325 gr.
Una quota allineata anche ai pneumatici della concorrenza dotati di costruzione e destinazione d'uso simile.

- Prezzo
Prezzo di listino: 64 euro.
Attenzione però perché è proprio lo street price che contribuisce a rendere interessante questo pneumatico. Nel momento in cui scriviamo è possibile acquistare la gomma a 43 euro spedizione inclusa.
Da Decathlon la gomma 700x28c con fianco Classic costa 41,99 euro.
Cinque-sei euro in meno rispetto ad una gomma pari gamma, 10-12 euro in meno rispetto ad altre gomme di alta gamma che su strada hanno una resa molto simile.

2 – Prestazioni
- Facilità di montaggio
Come da tradizione gli pneumatici Michelin sono più ostici da montare rispetto alla media. Serve più forza e un po' di pazienza per mettere in sede la gomma. Una dinamica che letta su un altro piano gioca a vantaggio della tenuta di pressione.
Occhio alla direzione!

Io ho stirato la copertura alla vecchia maniera lungo tutta la circonferenza (come si faceva con i tubolari) lasciandola poi riposare fuori dalla scatola per 24 ore: l'installazione diventa più agevole.
Ho messo alla prova anche il mio meccanico che non ha rilevato particolari difficoltà (ha delle belle padelle però al posto delle mani).
Con 60 ml di liquido sigillante per ruota servono circa dieci giorni e 200 km ca. per assestare la perdita di pressione.
Si passa da - 0.8 bar / - 1 bar in 24 ore subito dopo il montaggio a - 0.2 bar / - 0.4 bar.


- Scorrevolezza
È sempre difficile esprimersi a riguardo visto che questo parametro viene influenzato dall'interazione con la ruota e non solo.
L'impressione una volta su strada è quella di una velocità leggermente superiore sul medesimo tratto a parità di watt con la bici di sempre.

Da tenere presente che le Vision Metron RS 45 utilizzate come base per questo test adottano raggi in carbonio e cuscinetti ceramici.
Un confronto a livello tecnico già impari se consideriamo che prima di questa prova utilizzavo ruote Vision SC 45 i23 con canale da 23 mm, raggi in acciaio, cuscinetti tradizionali, camera d'aria in butile e un noto copertoncino da 28 mm di un marchio italiano.
Al di là dell'interazione con la ruota e la bici l'impressione è quella di avere a che fare con una gomma da competizione.

- Tenuta di strada
Il Pro 5 mi ha sorpreso: di endurance c'è poco, forse solo la collocazione in gamma.
Ho trovato il mio equilibrio sull'asciutto con pressioni pari a 4.1 bar (anteriore) e 4.5 bar (posteriore, sistema bici + ciclista 83 kg ca.). Premesso che mi piace avere una gomma più reattiva, ho iniziato questo test poco sotto i 4 bar. A queste condizioni una quota già sufficiente per godersi il Pro 5.

Sorprende anche sul bagnato.
Tiene bene e ci si può fidare anche con le pressioni da asciutto. Scendendo di 0.2-0.3 bar il margine di sicurezza aumenta e il comportamento, a mio avviso, copia in tutto e per tutto quello di uno dei pneumatici tedeschi più amati dal pubblico.

- Comfort
Il sistema tubeless, il canale interno da 23 mm, la sezione nominale della gomma da 30 mm delineano un quadro generale che gioca a favore di questo aspetto anche se non basta.
La struttura è elastica al punto giusto. Messa in altri termini: grip in curva, trazione nei rilanci, assorbimento delle asperità del terreno. Certo, una gomma in cotone è un'altra cosa, ma qui sembra esserci un bel punto d'incontro tra resistenza e prestazioni.

- Durata
Ho percorso su questa gomma 916,5 km anche su fondo bagnato e talvolta sporco: piccole ramaglie, foglie, ghiaino, etc. Elementi che si possono comunemente incontrare sulla strada in autunno.
Vi terremo aggiornati sul chilometraggio a lungo termine anche se l'impressione è quella di poter arrivare a percorrere tranquillamente più di 6mila chilometri.


- Resistenza alle pizzicature e/o forature
Zero problemi. Da precisare il fatto che gonfio le gomme prima di ogni uscita.
Il bilanciamento tra materiali, tecnica costruttiva e resa meccanica emerge anche qui.
Chiaro, in termini di resistenza assoluta non siamo di fronte ad una copertura rinforzata anche se non avrei remore a utilizzare il Pro 5 anche in inverno. Anzi, per certi versi non vedo l'ora di metterlo alla prova in condizioni più estreme.

Nuovo Michelin Pro 5 Competition Line: in conclusione
Insomma, avrete sicuramente percepito una certa dose di entusiasmo e in fin dei conti non può che essere così quando si scopre qualche soluzione tecnica valida, degna di nota e magari non così in voga tra noi appassionati.
Consiglierei il Pro 5 ad un amico?
Sì, assolutamente, in particolare se si cerca una soluzione unica per ogni situazione e condizione ambientale.

Su strada replica il comportamento di gomme d'alta gamma della concorrenza vendute a circa 10-12 euro in più. Michelin paga dazio per quanto riguarda il marketing, l'esposizione mediatica e la distribuzione, da noi non così capillare.
Da quello che ho potuto verificare l'appassionato medio nella maggior parte dei casi preferisce spendere qualcosa in più per avere una "gomma da World Tour" ed è un peccato...

Il noto portale bicyclerollingresistance.com dopo aver messo sotto esame il Pro 5 da 35 mm ha affermato: «È veloce quasi come il Grand Prix 5000 S TR, ma offre vantaggi in termini di resistenza alle forature, profondità del battistrada e aderenza sul bagnato».
Noi non possiamo far altro che sottoscrivere le "prestazioni eccellenti".

Perché comprarlo
- - Resa complessiva d'alta gamma
- - Prezzo più basso della media
- - Tenuta su fondo bagnato
- - Resistenza alle forature anche su fondo mediamente sporco
- - Tenuta alla pressione
Perché non comprarlo
- - Leggermente più difficile da montare rispetto ad altre gomme TLR

Per maggiori informazioni: michelin.it/bicycle/tyres
QUI tutti i nostri approfondimenti sulle gomme tubeless.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.




