Come scegliere la sella gravel: i consigli di SMP

Nicola Checcarelli
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Come scegliere la sella gravel: i consigli di SMP

Nicola Checcarelli
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Ogni buon ciclista sa che scegliere la sella più adatta alle proprie esigenze è un fattore determinante per godersi in pieno le uscite in bici da corsa. Scegliere la sella gravel è altrettanto importante, anzi, forse lo è ancor di più, visto che in gravel si devono affrontare le maggiori sollecitazioni che provengono dal terreno e che molti appassionati restano in bici per tante ore consecutive.

Forma e larghezza della sella rimangono due elementi determinanti, ma per ottimizzare il comfort in gravel ci sono anche altri piccoli dettagli da considerare. Ne parliamo in questo articolo con l’aiuto dei tecnici SMP, storica azienda italiana con sede a Casalserugo (PD).

Scegliere la sella gravel: alcuni consigli generali

Per scegliere la sella gravel i due capisaldi da cui partire rimangono la larghezza (che è legata alla larghezza delle ossa ischiatiche) e la forma. Di questi due aspetti abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo.

Perciò, se sulla bici da corsa avete già una sella con cui vi trovate bene, quello potrebbe essere un buon punto di partenza anche per la bici gravel, magari tenendo conto di alcuni accorgimenti che vi riportiamo qui sotto.

In gravel meglio il carrello in acciaio

Non c’è una regola scritta, ma il carrello in acciaio, anche se più pesante, permette di assorbire meglio le vibrazioni provenienti dal terreno e questo è un bel plus, soprattutto sulle lunghe distanze. 

In particolare, in casa SMP viene utilizzato uno speciale acciaio AISI 304 che combina leggerezza ed eccezionale robustezza. Inoltre, tutti i carrelli in acciaio dei prodotti SMP sono zigrinati (foto in basso), per garantire un serraggio più saldo, molto utile in off-road.

Se invece vi dedicate alle competizioni gravel e volete risparmiare qualche grammo, nulla vieta di scegliere modelli con carrello in carbonio.

Imbottitura maggiorata

Un’imbottitura leggermente superiore rispetto a quella della sella che utilizzate abitualmente su strada aiuta ad assorbire meglio le vibrazioni. Non è un caso che diverse azienda propongano gli stessi modelli per strada e gravel, ma con una diversa imbottitura. Nel caso di SMP si possono prendere in considerazioni le versioni in gel, di cui parleremo più avanti.

Stessa larghezza, ma occhio al posizionamento

Abbiamo detto che utilizzare in gravel lo stesso modello impiegato sulla bici da corsa può essere una buona soluzione, ma attenzione, perché non è detto che le sensazioni siano identiche.

In gravel, di solito, la posizione è leggermente diversa (più rilassata e con maggiore carico sulle ossa ischiatiche), i punti di appoggio cambiano e questo può richiedere dei piccoli aggiustamenti, soprattutto in fatto di avanzamento e inclinazione.

Prima di scartare un modello o di prendere una decisione definitiva, investite il giusto tempo a perfezionare il settaggio.

smp 20 gel 12

Provare per essere sicuri

Al netto di tutte le valutazioni sulla carta, secondo SMP l’unico modo per essere sicuri che una sella sia davvero adatta alle proprie esigenze è provarla.

Spostare sulla gravel la sella che utilizzate sulla bici da corsa prima di acquistarne una nuova può essere un’opzione.
SMP crede fortemente nei test e per questo dispone di un’ampia rete di negozi test sul territorio.
In alternativa, se non avete un centro test vicino a casa vostra, offre un servizio di test a domicilio, diverso dai competitor e davvero interessante. Ne abbiamo parlato in modo approfondito nell’articolo che trovate qui sotto:

Scegliere la sella gravel: i modelli consigliati da SMP

La gamma di Selle SMP è estremamente ampia, forse una delle più ampie sul mercato, ma tutti i modelli condividono una specifica “identità ergonomica” basata sull’ampio canale centrale, sulla punta a becco d’aquila e sul carrello molto lungo, che consente un range di regolazioni superiore ai competitor. Inoltre, tutti sono Made in Italy.

Da un punto di vista tecnico, tutti i modelli SMP sono unisex e universali, cioè potenzialmente adatti ad ogni disciplina, ma è altrettanto vero che ce ne sono alcuni più indicati per l’uso gravel.

I modelli che SMP consiglia in modo particolare per questa disciplina sono la VT20C e la VT30C, con o senza gel, la EVO20C e la EVO30C.

Le famiglie VTC ed EVOC differiscono per materiali e imbottiture, ma condividono uno scafo praticamente identico. SMP le considera ideali per il gravel perché sono sufficientemente stabili, ma allo stesso tempo permettono di muoversi sulla sella con una certa facilità. Inoltre, a prescindere dalla larghezza posteriore, hanno la zona mediana e anteriore molto svasata e questo evita le problematiche di sfregamento all’interno coscia.

La famiglia VTC e VTC gel sono tra i best seller dell’azienda Padovana. Si tratta di selle sportive, ma non eccessivamente tecniche e con un costo più basso rispetto ai modelli top di gamma.

La VT20C è larga 142 mm e secondo le indicazioni di SMP è adatta per chi ha ossa ischiatiche larghe fino a 12,5 cm.
La VT30C è larga 155 mm e si rivolge a chi ha ossa ischiatiche comprese tra 12,6 e 15 cm.

Sono selle adatte per chi fa bikepacking, per chi sta tante ore in sella o comunque per chi intende il gravel come divertimento e avventura piuttosto che come competizione.

Le versioni in gel hanno la stessa forma, ma sono dotate di un inserto in gel che ricopre tutta la superficie della seduta, posizionato al di sopra della schiuma poliuretanica di base (con un aggravio di peso di soli 20 g). Il gel utilizzato da SMP ha caratteristiche fisico-meccaniche particolari: non affonda, ma supporta il ciclista e si adatta alla forma delle tuberosità ischiatiche durante la pedalata. Inoltre, ha grande memoria elastica e torna sempre alla posizione originale.

Le versioni in gel possono essere più indicate per chi sta tante ore in sella e predilige un extra assorbimento delle vibrazioni.

La EVO20C e la EVO30C, come già detto, utilizzano lo stesso scafo, ma con un’imbottitura più minimale in Eva ad "effetto memory". Sono destinate a chi preferisce “sentire di più la bici”, guarda con più attenzione al peso e interpreta il gravel in chiave più corsaiola. Sono perfette per i modelli gravel racing.

La EVO20C è larga 140 mm (la differenza con la VT20C è dovuta solo all’imbottitura) e si rivolge a chi ha ossa ischiatiche comprese tra 9 e 12,5 cm.
La EVO30C è larga 150 mm e si rivolge a chi ha ossa ischiatiche comprese tra 12,6 e 15 cm.

Per maggiori informazioni su SMP: sellesmp.com

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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