La Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS è una bici Endurance con soluzioni tecniche molto interessanti, che si distingue anche per un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ma le peculiarità della Pulsium SAT non finisco di certo qui…

Quando sali su una bici, infatti, la cosa di cui hai subito bisogno è sentire un buon feeling, qualcosa che ti faccia capire di essere sul mezzo giusto. Mi sono bastati pochi metri (avevo ancora una brugola da 4 e una 5 nelle tasche per rifinire l’assetto) e già mi era chiara l’essenza di questa bici: “ma quanto è comoda?”, ho pensato.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Sin dalle prime pedalate si ha l’impressione di un mezzo versatile, agile, con un livello di comfort superiore. Sullo sconnesso dà il meglio di sé, tanto che già alla prima uscita non ho resistito e l’ho messa alla prova anche su una strada sterrata. Puro divertimento, che su questo modello è accentuato anche dalla scelta delle ruote e dei rapporti.

Nello specifico ho avuto la possibilità di provare la Pulsium SAT 6.0 AXS, ossia la versione montata con Sram Rival AXS. Più in basso vi raccontiamo tutto, ma prima premete play e date un’occhiata al video qui sotto:




1- Dettagli tecnici telaio

– Geometrie: 9
Le geometrie sono quelle classiche da bici Endurance, con stack pronunciato e reach contenuto. In taglia L misurano rispettivamente 59,4 e 38,8 cm.

L’angolo sterzo è da 72°, mentre il piantone è da 73°.
I foderi del carro posteriore sono su tutte le taglie da 41,5 cm.

Le misure disponibili sono 5 (dalla XS alla XL) e qui sotto trovate la tabella taglie nel dettaglio:

– Assetto in sella: 8
La taglia L si è rivelata un po’ grande per le mie misure: 178 cm con altezza sella di 74 cm. Probabilmente è la misura ideale dai 180 cm in su.

Nonostante questo ho trovato da subito il feeling giusto, con un assetto che è molto efficace soprattutto sulle lunghe distanze. Anche dopo tante ore di sella non ho mai avvertito stanchezza lombare e affaticamento a mani e cervicale.
E’ una bici da consigliare ai tanti che si approcciano alla bici da strada con situazioni di poca flessibilità del rachide dorsale o lombare, oppure con problemi di cervicale.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

– Cura costruttiva: 9
Il telaio della Pulsium SAT è realizzato in fibra di carbonio UD 24T HR.
La peculiarità di questa bici è il sistema Shock Absorption Technology (SAT, appunto), ossia un elastomero posizionato nel prolungamento dei foderi alti che ha la funzione di assorbire parte delle asperità del terreno.

Secondo quanto dichiarato da Lapierre, il sistema SAT (foto sotto), unito ad una particolare laminazione del carbonio, garantiscono una capacità di assorbimento delle vibrazioni migliore dell’11% rispetto alla Pulsium “tradizionale”.

Interessante anche il passaggio ruota fino a 35 mm, ideale per una bici di questa categoria, che dà anche l’opportunità di montare gomme adatte al fuoristrada leggero.

Meritano di essere sottolineati alcuni piccoli dettagli di qualità, che non sono scontati su bici di questa fascia di prezzo, come la chiusura sella a scomparsa (semplice, ma ben fatta) e il passaggio cavi interno, con sistema semi-integrato. In pratica i cavi, ben nascosti, passano sotto l’attacco manubrio e da qui finiscono all’interno del telaio.
Gli spessori sono realizzati in due pezzi scomponibili e questo permette di operare con facilità se si vuole provare a modificare l’altezza dell’attacco per variare il dislivello sella-manubrio.

Il movimento centrale è un PF 86.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

– Componentistica utilizzata: 8
La componentistica è funzionale e affidabile e, in linea di massima, di buona qualità in relazione al costo della bici.
Il gruppo è il nuovo Sram Rival eTap AXS, che permette di accedere al mondo wireless senza spendere cifre folli, anche se pagando parecchio in termini di leggerezza.

I rapporti sono i più agili messi a disposizione da Sram, ossia 46×33 sull’anteriore e 10×36 sul posteriore. Ideali per la tipologia di bici di cui stiamo parlando, permettono di affrontare qualsiasi pendenza anche senza troppo allenamento (oppure senza troppa fatica).
Chiaramente non sono pensati per chi fa agonismo, visto che alle alte velocità, specie in discesa, non sempre si ha lo sviluppo metrico sufficiente.

Anche le ruote DT Swiss ER 1600 Spline, in alluminio con canale interno da 20 mm, sono perfettamente in linea con la destinazione d’uso della bici: robuste e sufficientemente scorrevoli, amplificano la sensazione di sicurezza e comfort trasmesse dalla bici.
Sono montate con gomme Schwalbe One Raceguard Tubeless Easy 700×28.

Il sistema attacco/manubrio permette un passaggio nascosto e pulito dei cavi, ma onestamente avrei preferito un manubrio e un reggisella in carbonio. Sia per migliorare ulteriormente l’estetica, sia per aumentare il comfort. E’ comunque un upgrade che si può fare in un secondo momento.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

– Peso bici: 6,5
Il peso rilevato in taglia L, senza pedali e portaborraccia, è di 8,7 kg.
Alto, ma in linea con bici di questa categoria e fascia di prezzo. Anzi, forse addirittura migliore della media.

– Prezzo: 8
Considerando il livello attuale dei prezzi, il costo di 3.999 euro è da considerarsi competitivo. Sul mercato si trovano bici montate Sram Rival AXS a prezzi anche più bassi, ma finiture e dettagli di questa Lapierre Pulsium SAT 6.0 sono superiori alla media.

Interessante anche la versione con Ultegra meccanico a 3.299 euro.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

– Garanzia sul telaio: 8
A partire dal 2009 la garanzia Lapierre è di 5 anni sui telai, 2 anni sui ricambi e 1 anno per la verniciatura.
La garanzia, come di consueto, è valido solo per il primo proprietario.

Voto finale (da 1 a 10): 8,17

2 – Comportamento in salita

Non è particolarmente scattante, ma questo era immaginabile visti peso e caratteristiche.
L’alta cadenza di pedalata possibile grazie ai rapporti agili ti fa quasi dimenticare il peso e trasmette belle sensazioni, soprattutto da seduti.
Geometrie e gomme larghe garantiscono il massimo della trazione, così da non disperdere neanche un watt, nemmeno sui fondi più sconnessi.
Divertente ed efficace anche su tratti di sterrato leggero.
Un mezzo polivalente perfetto per uscire dalla routine di tutti i giorni, senza ovviamente aspettarsi prestazioni da gara.

Voto finale (da 1 a 10): 7

3 – Comportamento in discesa

La Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS è guidabile e stabile in tutte le condizioni.
Fa la differenza soprattutto nei tratti di discesa sconnessa, dove garantisce sempre grande aderenza, aumentando il feeling e la sicurezza.

Pecca sopra i 50 km/h, dove il 46×10 non permette di rilanciare, ma è più un “problema” di componentistica che di bicicletta.

Voto finale (da 1 a 10): 9

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

4 – Comportamento in pianura

Una volta raggiunta la velocità di crociera non perde più un km/h.
Dà l’idea di pedalare sul velluto, senza doversi mai preoccupare delle condizioni del fondo stradale. Puoi pedalarci per 7 ore senza mai avere fastidi (se non stanchezza), perché assorbe alla grande tutte le irregolarità del terreno.
Meno divertente per scattare davanti all’amico al cartello o per provare le super partenze ai semafori.
Insomma, non è un mezzo pensato per la competizione, ma questo lo sapevamo…

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,2

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS: in conclusione

La Pulsium SAT 6.0 AXS è una bici polivalente e comoda, adatta a chi ama le lunghe percorrenze senza l’assillo della prestazione.
E’ pensata per il piacere di pedalare, anche su percorsi poco ortodossi, e non per l’agonismo, pur offrendo una buona efficienza. Garantisce confidenza di guida e sicurezza in strada decisamente superiore alla media.

E’ una bici da consigliare a tutti coloro che hanno scarsa flessibilità del rachide dorsale o lombare, oppure con problemi di cervicale. Lavorando su alcuni componenti è possibile ridurre il peso e migliorare le performance.

Lapierre Pulsium SAT 6.0 AXS

Extra prova speciale

Il test di questa Pulsium SAT 6.0 AXS si è concluso con una lunghissima pedalata in montagna durante le mie ferie estive: 197 km con 5.500 metri di dislivello.
9 ore senza pensieri, scalando il Valles, il Pampeago, il Costalunga, il Sella, il Gardena e il Valparola. La stanchezza fisica dopo 200 km era davvero ai minimi storici…

Ma passiamo ai dati tecnici.
Alpe di Pampeago da Tesero scalata a 77 rpm di cadenza media in 55′. Con questa rapportatura la gamba gira sempre alla perfezione e non avverti la difficoltà degli strappi più duri, puoi procedere sempre seduto spingendo watt non troppo alti e goderti il paesaggio.
In discesa, poi, non posso negare di aver fatto qualche urlo di gioia. Ho toccato gli 83 km/h senza nemmeno accorgermene.

Daniel Rocchi, collaboratore di BiciDaStrada.it e autore di questo test

Poter fare 5.500 metri di dislivello con una VAM compresa tra i 900 e i 1000 m/h ti dice come sulla distanza crei davvero poche difficoltà. Anzi, l’impostazione non troppo race e la disponibilità di rapporti agili permettono di affrontare meglio la stanchezza e rendono il viaggio più confortevole.
Con una bici superleggera avrei impiegato qualche minuto in meno su ogni salita, ma poco conta su distanze così lunghe. Tanto i tempi di Nibali resterebbero comunque inarrivabili…

La Pulsium Sat 6.0 passa la prova speciale di dislivello in montagna con un bell’8,5.

Qui sotto trovate l’attività Strava di cui abbiamo appena parlato:

Per maggiori informazioni: lapierrebikes.com