Il chilometraggio non cambia. La Manerba del Garda-Livigno con i suoi 220 km rimane la tappa più dura del giro. A variare, però, è il percorso: un aggiornamento che comporta un aumento del dislivello che passa da 5.200 a 5.300 metri. Per motivi di sicurezza viene annullato lo sconfinamento in Svizzera e di conseguenza la salita alla Forcola di Livigno da Poschiavo. 
Non ci saranno ricadute sullo spettacolo perché RCS ha inserito il Mortirolo ed il Passo del Foscagno. Il finale viene 
Qui sotto il comunicato ufficiale mentre nelle immagini di seguito vi proponiamo il profilo altimetrico della 15° tappa, svelato in occasione della presentazione ufficiale di ottobre, e la nuova altimetria alla luce degli aggiornamenti descritti.
G.B.

 

L’altimetria della 15° tappa svelata il 13 ottobre scorso in occasione della presentazione ufficiale.
tappa più dura del Giro
Il nuovo percorso della tappa più dura del Giro d’Italia 2024.

COMUNICATO UFFICIALE

Mantenere in sicurezza i Passi Alpini, come la Forcola di Livigno, comporterebbe un onere spropositato. Per questo motivo il Dipartimento Infrastrutture, Energia e Mobilità dei Grigioni (Svizzera) non ha accolto la proposta di passaggio della corsa.

Pertanto, la 15^ tappa del Giro d’Italia, Manerba del Garda – Livigno, viene variata come segue: dopo aver risalito la Val Camonica, la corsa, superata Edolo, anziché salire verso l’Aprica svolta verso il Mortirolo che si scala dal versante di Monno (pendenze massime solo negli ultimi chilometri a San Giacomo attorno al 16%). La discesa sarà su Grosio e la risalita della Valtellina fino a Bormio lungo la vecchia strada che passa da Cepina. Scalata delle Motte fino a Isolaccia seguita dalla salita al passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%). Dopo la breve discesa dal Ponte del Rez (poco prima di Trepalle) si sale al passo di Eira dove si ritrova il percorso originale che risale la strada asfaltata lungo la pista del Mottolino.

tappa più dura del Giro

Nuovo percorso

Tappa di alta montagna con un passaggio e l’arrivo sopra i 2000 m. Si superano 5 salite con il solo intervallo della Val Camonica la cui risalita rappresenta l’unico momento di “respiro”. Si scalano la salita di Lodrino seguita dall’inedito Colle San Zeno la cui discesa è molto lunga e impegnativa. Si risale la Val Camonica da Pisogne fino a Edolo per scalare il Mortirolo dal versante di Monno e scendere in Valtellina. Lunga risalita fino alle porte di Bormio con la breve scalata delle Motte e dopo Isolaccia Valdidentro salita al Passo di Foscagno. Segue una breve discesa, e la salita finale composta dal Passo di Eira in cima al quale si segue una strada (asfaltata) che risale la pista del Mottolino.

Foto: RCS

Ultimi km

Ultimi km in salita. La pendenza cambia drasticamente a 2 km dall’arrivo dopo il Passo di Eira dove la pendenza media resta superiore al 10% benché la strada presenti rampe ripide intervallate da brevi tratti meno pendenti. Nell’ultimo km la rampa finale presenta pendenze fino al 19% seguite da un breve allentamento della pendenza e da un ulteriore “scalino” che porta alla retta finale di 50 m su asfalto larghezza 6 m.

Per maggiori informazioni: giroditalia.it

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