Impossibile negare la connotazione esperienziale del gravel, un mezzo attraverso il quale divertirsi, scoprire nuovi e incredibili posti, perdersi e ritrovarsi.

Uno strumento, la bici da gravel, per essere liberi e raggiungere luoghi poco battuti, vicino o lontano da casa, in connessione profonda con l’ambiente e con le persone che lo abitano.
Da questo urgente bisogno di esplorare nasce Pachamama by Orbea, una simbiosi con la madre terra attraverso la bici.

Pachamama by Orbea




Cos’è Pachamama by Orbea

Pachamama by Orbea nasce per far entrare in contatto persone con una visione della bici che va oltre le competizioni.
Attraverso questo progetto Orbea vuole condividere luoghi selvaggi e storie personali, incoraggiando spiriti avventurosi e non a vivere le proprie esperienze in sella.
Narrazioni in cui i protagonisti sono così legati all’ambiente che è impossibile separarli.

Pachamama by Orbea
Adam Kachman e la sua Orbea Terra

L’idea non è solo quella di andare alla caccia di posti sconosciuti, ma anche di raccontare storie diverse in posti conosciuti.
Storie sui luoghi e la loro gente, dove a fare da collante ci sarà la bici gravel.
Chi vuole accompagnarci in questo viaggio?

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Qui invece trovate la pagina Instagram del progetto Pachamama

Pachamama: tears of joy

Emporia (Kansas) è un piccolo paese del Midwest, negli Stati Uniti.
Ad una prima occhiata sembra un posto tranquillo, ma il 4 giugno il Paese si trasforma.
Centinaia di appassionati del gravel inondano le strade per vedere l’Unbound, una delle competizioni più grandi, diverse e speciali riservata a questa disciplina.

Il paese per l’occasione si tinge di colori e sfumature di ogni genere.
Persone da ogni dove si ritrovano per godere della meravigliosa natura che Emporia e i suoi dintorni offrono.
Non esiste miglior maniera per interpretare il gravel nella sua essenza: ciclisti di diverse età, nazionalità, culture e livelli fisici che pedalano lungo la stessa traccia, godendosi la bicicletta.
Emporia è gravel, e il gravel vuol dire diversità.

Pachamama by Orbea

Adam Kachman è un altro folle temerario della bicicletta
Dopo la sua partecipazione all’Unbound conferma di amare le sensazioni che una competizione gravel come questa sanno offrire.
Lelan, Kristi Mohn, Yuri Hauswald, Zander Ault, Marley Blonsky o Heidi Rentz sono solo altri esempi che provano che esperienze come l’Unbound alimentano lo spirito e fanno scaturire sensazioni che non provavi da tempo.

“Anyone can feel comfortable in a gravel family circle”
(“Tutti possono sentirsi come a casa nella famiglia gravel”)

Heidi Rentz – Professional cyclist

Pachamama
Adam Kachman

Una gara sarà sempre sinonimo di competizione, ma eventi come l’Unbound ci dimostrano che esistono un’infinità di modi per affrontarla.
Quello che si vive ad Emporia è la dimostrazione che le competizioni gravel creano comunità, mettendo in connessione luoghi e persone.

Se siete curiosi di conoscere l’Orbea Terra vista nelle foto dell’articolo cliccate qui