Perché si cercano i marginal gain? Guardate il finale della Parigi Nizza di ieri…

Redazione BiciDaStrada.it
|
test

Perché si cercano i marginal gain? Guardate il finale della Parigi Nizza di ieri…

Redazione BiciDaStrada.it
|

Nel ciclismo moderno ci capita spesso di parlare di marginal gain.
Tecnici e corridori vanno continuamente alla ricerca di piccoli accorgimenti per andare più veloci e limare qualche watt.

Molti appassionati criticano questo approccio e quasi si mettono a ridere quando vedono caschi dalle forme particolari o quando si parla di bici aero, “perché tanto contano le gambe”…
La realtà, però, è ben diversa: con le velocità a cui ci ha abituato il ciclismo moderno sono proprio i dettagli a fare la differenza tra vincere o perdere.

marginal gain

Foto A.S.O. Aurélien Vialatte

L’ultimo esempio lo abbiamo visto ieri nella seconda tappa della Parigi-Nizza.
Ormai siamo abituati a finali di gara folli, ma chi ha seguito gli ultimi 10 km della frazione di ieri probabilmente avrà strabuzzato gli occhi nel vedere le velocità toccate dal gruppo (e anche l’abilità tecnica dei corridori per cercare di rimanere nelle prime posizioni senza cadere). Qui sotto gli highlights della tappa:

 

Gli ultimi 10 km sono stati percorsi in poco più di 10 minuti, alla media di 59,6 km/h. Gli ultimi 5 km, con i treni delle squadre che preparavano la volata, il gruppo li ha volati in 4:32” a 66 km/h di media. E' vero, la strada era leggermente a favore, ma è sempre tanta roba...
E infine, nello sprint i primi hanno superato abbondantemente i 70 km/h. Il profilo Strava di Cess Bol (8° all’arrivo) segna addirittura 75 km/h.

Quando si viaggia a queste velocità per così tanto tempo i dettagli aerodinamici fanno la differenza e allora ecco che i manubri stretti, le leve ruotate verso l’interno, i caschi aero, i copriscarpa (indossati dal vincitore Pedersen), le gomme più scorrevoli fanno la differenza.

marginal gain

Schermata 2023 03 07 alle 08.47.41

In media, ad esempio, in base agli studi in galleria del vento un casco aero fa guadagnare 6 watt a 45 km/h rispetto ad un casco normale. Quando si viaggia a oltre 60 km/h il vantaggio quasi certamente supera i 10 watt…

Certo, se poi applichiamo questi ragionamenti a noi cicloamatori i vantaggi fanno quasi ridere, ma quello è un altro discorso…

Qui sotto trovate un altro articolo in cui si parlava di aerodinamica e prestazioni:

Watt e aerodinamica: avete visto Mohoric alla Roubaix?

Condividi con
Sull'autore
Redazione BiciDaStrada.it

La redazione di BiciDaStrada.it: ciclisti per passione e vocazione. Giornalisti di mestiere

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
arrow-leftarrow-right