Jay Vine sul Pico Jano ha ottenuto la prima vittoria della sua breve carriera da professionista. E lo ha fatto da campione.

A testimoniarlo non sono solo i nomi che si è messo alle spalle, ma anche i numeri.
I dati espressi sulla salita finale, infatti, sono eccezionali, al livello di quelli che negli ultimi anni ci hanno mostrato i vincitori dei Grandi Giri (più o meno, tanto per intenderci, siamo sul livello di Pogačar e Vingegaard sull’Alpe d’Huez al Tour 2022).
Insomma, non ha vinto perché è stato lasciato andare, ma con una prova di forza.

Jay Vine sul Pico Jano
Photo Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2022

Nelle prossime tappe vedremo se si è trattato di una giornata di grazia o se il ragazzo, arrivato al professionismo solo l’anno scorso, ha davvero talento. In questo caso, nonostante non abbia più vent’anni, potrebbe avere ancora margini di miglioramento, visto che pedala nel ciclismo che conta da meno di due anni.
Se vi siete persi lo spettacolo, QUI trovate gli highlights della tappa.

I dati di Jay Vine sul Pico Jano

La salita di Pico Jano misura 12,6 km con una pendenza del 6,55%, ma la media è falsata da un tratto centrale di 2 km quasi pianeggiante.

Vine è scattato a circa 10 km dall’arrivo, su uno dei tratti più duri, e poi è andato a tutta fino al traguardo.
L’australiano dell’Alpecin è alto 184 cm per circa 70 kg e nel corso della salita finale ha sviluppato una potenza media di 436 watt.

Parliamo di 6,21 watt/kg su 30’, dunque valori di livello assoluto.
Se prendiamo come riferimento i 15’ di scalata del tratto più duro il rapporto watt/kg sale addirittura a 6,5.

Jay Vine sul Pico Jano

Jay Vine sul Pico Jano

Vine ha scalato il Pico de Jano in circa 30’, con una VAM di 1.650 m/h.
Un dato non straordinario in senso assoluto, ma eccezionale se consideriamo le condizioni meteo e la pendenza non estrema della salita, tra l’altra inframezzata dal tratto centrale quasi pianeggiante (che ha abbassato la VAM in modo considerevole).
La velocità media sugli ultimi 12 km è stata di 24,3 km/h.

Stiamo parlando di dati di valore assoluto, soprattutto per un corridore di 26 anni che fino ad oggi non aveva ottenuto risultati di particolare rilievo tra i Pro’.
Ma la sua storia è strana e lascia spazio all’ipotesi che si possa trattare di un altro bel corridore, se non proprio un vero fenomeno.
Saranno le prossime tappe, e magari le prossime stagioni, a svelarcelo…

Jay Vine sul Pico Jano
Foto facebook.com/alpecindeceuninck

Una storia tra sogno e realtà…

Jay Vine è arrivato al ciclismo professionistico seguendo un iter non proprio ortodosso. Diciamo che è un po’ il figlio dei tempi moderni.

Nato nel 1995 in Australia, ha debuttato in una squadra Continental solo nel 2019, ma la vera svolta è arrivata durante la pandemia, tramite Zwift.
Jay ha partecipato alla Zwift Academy, dove vincendo si è guadagnato un anno di contratto con l’allora Alpecin-Fenix per il 2021.

 

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Nel suo primo anno ha conquistato risultati di tutto rispetto, ottenendo un rinnovo per i successivi tre anni.
Vine ha continuato a dedicarsi anche all’allenamento indoor, laureandosi campione del mondo Uci di e-Cycling 2022. Ma poi si è confermato su strada, giungendo secondo nella generale al Giro di Turchia e conquistando la classifica degli scalatori all’Étoile de Bessèges.
E adesso ecco l’exploit alla Vuelta.
I dati mostrano un potenziale davvero notevole. Ora spetta a lui confermarsi…

QUI il profilo Strava di Jay Vine.

Qui sotto invece le 8 salite che decideranno la Vuelta 2022:

Le 8 salite che decideranno La Vuelta 2022: lunghezza, pendenza, altimetrie