Della tappa di Crans Montana si è già parlato nei giorni scorsi per il taglio del Colle del Gran San Bernardo, che doveva essere la Cima Coppi del Giro.
I corridori non transiteranno in vetta, ma sconfineranno in Svizzera attraverso il tunnel con circa 600 metri in meno di dislivello.

cambia la tappa di Crans Montana

In alto la nuova altimetria della tappa di Crans Montana. Qui sopra quella vecchia. Sono circa 600 metri di dislivello in meno

La tappa resta dura: il dettaglio delle salite

Anche con il passaggio attraverso il tunnel, però, la tappa non viene stravolta nella sua essenza e resta dura, sempre che si riesca a fare per intero, visto che le previsioni meteo ancora una volta sono pessime.
Il Gran San Bernardo, infatti, è solo la prima salita di giornata e difficilmente lì avremmo visto fuochi d’artificio. Certo, avrebbe contribuito ad accumulare fatica nelle gambe dei corridori, ma anche con il tunnel è pur sempre un’ascesa da oltre 25 km, anche se non duri.

Tutt’altra storia per le due salite successive.
Quella della Croix de Coeur è una delle più dure del Giro d’Italia 2023: 15,4 km all’8,8% di pendenza media, con punte al 13%. Gli ultimi 4 km sono sempre oltre il 10% e potrebbero rappresentare un bel trampolino per chi vuole attaccare da lontano, anche se dalla vetta all’arrivo mancheranno ancora 60 km. Non pochi, ma parecchi sono di discesa o salita.

La salita finale verso Crans Montana è un po’ meno dura, ma non banale: 13,2 km al 7,2%, ma la media è condizionata dal chilometro finale di falsopiano, altrimenti saremmo vicini all’8%. Chi ha gambe, avrà comunque terreno per attaccare.

Per maggiori informazioni: giroditalia.it