Siete sicuri di aver scelto la tipologia di bici più indicata per il vostro fisico?
E il vostro “motore” è messo in condizione di funzionare al meglio?

Il tema di questa serie di articoli, diventare un ciclista migliore, approccia alla scelta della bici e al miglioramento delle prestazioni in un modo insolito.
Per conoscerlo non vi resta che iniziare a leggere la prima parte di questa serie.

Diventare un ciclista migliore



Io e Nicola durante un’uscita in bici.
Siamo in sella per realizzare le riprese di uno dei tanti video.
«Spero di tornare ad allenarmi come una volta – mi dice – E’ dura trovare il tempo per allenarsi per bene».
E proferisce queste parole senza sforzo apparente, mentre pedaliamo in salita.
Io, per rispondergli, devo calibrare bene il respiro, segno che non ho tanto fiato da sprecare in parole.
«Scusa Nic, ma quanto pesi ora?»
«67»
Faccio un calcolo molto rapido: fra me e Nicola ballano 18 Kg di differenza.
Dico 18 Kg e Nicola è alto solo 3 cm più di me…
Mi do una rapida occhiata addosso e in quel momento avrei voluto fermarmi, lanciare via la bici e cambiare sport una volta per tutte.
Con infinita amarezza.
«Niente, non ho il fisico da ciclista» ho pensato.
«Non sono fatto per andare in bici» il pessimismo inizia a prendere piede.
«Però, ho gambe forti e in salita punto a contenere i danni»
Cerco di tenere il passo di Nicola e pian piano supero lo sconforto.
Mi riprometto di approfondire la faccenda una volta tornato a casa.

Diventare un ciclista migliore
Il sottoscritto, fisico più massiccio e muscolatura più potente, tendenzialmente endomorfo (leggete più avanti)
Diventare un ciclista migliore
Nicola, fisico più esile, muscolatura da passista scalatore, ectomorfo

Ma, realmente, quanto leggero puoi diventare?
Sono a casa e inizio ad indagare.
Io e Nicola, statura simile, ma pesi totalmente diversi.
Anche se mi mettessi a dieta ultra-ferrea non potrei mai scendere sotto i 70 Kg perché non ho tutto questo grasso in eccesso da eliminare.
Quindi?
Dagli attuali 85 Kg potrei tornare agli 81 di qualche anno fa.
Forse 80.
A quel punto, indagando e consultando Daniele Concordia di MtbCult.it (laureato in Scienze Motorie) mi imbatto nei concetti di costituzione corporea, circonferenza del polso, tipo morfologico e peso forma.
Ciò che scopro è molto interessante e mi porta a fare una serie di considerazioni.

Che struttura fisica hai?
«Ho le ossa pesanti»

«Sono un falso magro»


«Sono massiccio, non grasso»

Quante volte lo avrete sentito dire?
Ebbene, dietro a queste affermazioni “popolari” c’è qualcosa di vero.
Un individuo può essere BREVILINEO, NORMOLINEO oppure LONGILINEO.
Attenzione: un soggetto brevilineo può anche essere alto 180 cm.
E viceversa, un longilineo può anche essere di bassa statura.
Quindi, la morfologia di un individuo è indipendente dalla sua statura.
Per tale ragione è meglio usare queste definizioni:

ENDOMORFO = brevilineo = struttura fisica più massiccia e forte

MESOMORFO = normolineo = struttura fisica più bilanciata

ECTOMORFO = longilineo = struttura fisica più esile e di resistenza

Per capire a quale delle tre categorie appartenete potete fare una misurazione della circonferenza del polso e dare poi uno sguardo alla tabella in basso:

UOMO
polso > 20 cm: ENDOMORFO
polso 16-20 cm: MESOMORFO
polso < 16 cm: ECTOMORFO

DONNA
polso > 18 cm: ENDOMORFO
polso 14-18 cm: MESOMORFO
polso < 14 cm: ECTOMORFO

Attenzione: questa tabella è solo indicativa.
Però le considerazioni di questo articolo, seppur di carattere generale, sono da ritenersi valide per un’ampia fetta di persone.
Nel mio caso, nel frattempo, ho scoperto di essere endomorfo.
Tirando un piccolo sospiro di sollievo mentre ripenso alla salita con Nicola…

Che tipo di ciclista sei (o puoi diventare)?
Questo è un punto cruciale.
Sebbene ciascuno di noi abbia un’idea piuttosto precisa di quale struttura fisica abbia (cioè endomorfo, mesomorfo o ectomorfo), in pochi a mio avviso collegano questa al tipo di bici da utilizzare.
Mi ricollego al momento della salita insieme a Nicola: a me piace la salita, ma riconosco che non è il mio terreno d’elezione.
Me ne accorgo quando guardo i tempi su Strava oppure, peggio ancora, quando esco con gente che va forte in salita.
Non c’è storia.
In salita posso solo limitare i danni.
La mia struttura fisica (endomorfa) mi permette di affrontare salite ripide e brevi o salite lunghe ma non ripide con una certa soddisfazione.
Sono un passista potente.
Quindi, quale bici mi si addice di più?
Una bici più rigida e più solida con ruote a profilo medio-medio alto e una maggiore attenzione alla trasmissione della potenza.
Insomma, una bici aero.
Prendiamo Nicola, invece: struttura ectomorfa, statura alta, ovvero passista scalatore.
Quindi, una bici da strada classica con ruote a profilo medio e maggiore attenzione alla leggerezza.
E abbiamo alcuni casi significativi anche fra i pro’: Mathieu Van Der Poel, ad esempio, usa quasi sempre il modello aero di casa Canyon, proprio per massimizzare il trasferimento di potenza dai pedali alla ruota posteriore.

Gli scalatori o, in generale, i pro’ impegnati nei grandi giri utilizzano quasi ed esclusivamente bici da strada classiche, per massimizzare la leggerezza.
Tornando su livelli più “umani”, in tutto ciò incide anche il tipo di percorsi e di asfalto che solitamente si affrontano, perché c’è anche il tema comfort da considerare, ossia le bici da strada endurance.
Da non sottovalutare.
Se tutto questo può sembrarvi ovvio, vi invito a guardare la vostra bici alla luce di queste considerazioni ed eventualmente ri-valutare le scelte fatte.
Certo, al cuor non si comanda, cioè la bici, in fin dei conti, la si sceglie anche solo perché piace.
Punto e basta.

Alla leggerezza non si sfugge
In conclusione, per diventare un ciclista migliore occorre prima di tutto capire che tipo di fisico e motore abbiamo, quindi individuare la tipologia di bici più indicata e infine mettere il proprio motore in condizione di funzionare al meglio.
Che cosa vuol dire?
Significa essere il più leggero possibile, in relazione all’uso che si fa della bici.
A cosa serve essere leggeri?
Prima di tutto a divertirsi di più e più a lungo in sella, poi ad avere prestazioni migliori in gara (ammesso che siate agonisti).
Ma quanto leggero?
E quale percentuale di massa grassa avere?
E quanto rigoroso devo essere a tavola?
Ognuno di noi risponderà in base ai propri obiettivi ciclistici (nessuno di noi punta a vincere il Giro, giusto?), ma essenzialmente si tratta di mettere il proprio “motore” nella condizione di funzionare al meglio, come si diceva all’inizio di questo articolo, a seconda dell’uso che si fa della bici.
Non è scritto da nessuna parte che si debba avere un fisico con un 6% di massa grassa per essere dei veri ciclisti. Anzi, a volte scendere troppo di peso può essere pure controproducente…
Con mio sommo sollievo…
E’ più importante, invece, evitare i classici errori che si commettono a tavola, per godersi di più le uscite in bici.
E questo sarà l’argomento del prossimo articolo.

Diventare un ciclista migliore, pt 2: 8 consigli per raggiungere il peso forma

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