Brutta botta per Lutsenko con la bici da crono, che è caduto violentemente durante un allenamento in compagnia di Samuele Battistella, suo compagno di squadra all’Astana Qazaqstan Team, con cui era in ritiro sul Teide, a Tenerife.

La caduta gli ha provocato le fratture scomposte di clavicola e spalla, che fanno presagire un periodo di stop piuttosto lungo.

 

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A impressionare è soprattutto la dinamica dell’incidente, ripresa dalla action cam montata sulla Wilier di Battistella e pubblicata dallo stesso Lutsenko sul proprio profilo Instagram.
I due stavano percorrendo un tratto di discesa largo e rettilineo, quando d’improvviso si vede Lutsenko perdere il controllo della bici e finire a terra violentemente, trascinando con sé anche Battistella.

La caduta, come ci hanno confermato fonti interne al team, è stata provocata da una forte raffica di vento.
Insomma, un episodio simile a quello che causò il grave incidente a Froome nel 2019.

“E’ il ciclismo. A volte cadi, a volte vinci”, ha commentato con filosofia Lutsenko.
E in effetti è così, cadere fa parte del gioco, ma non si può non notare come negli ultimi mesi le cadute in sella a bici da crono siano preoccupantemente aumentate. Forse anche perché i Pro’ le utilizzano di più per abituarsi al meglio alla posizione.

Fatto sta che questo nuovo episodio fa tornare alla mente l’opinione di Froome sulle bici da crono e sulla loro pericolosità, tanto che il corridore britannico arrivava addirittura ad ipotizzare di vietarle. Parole che fecero discutere e aprirono un dibattito, anche all’interno del gruppo.
Se volete saperne di più, qui sotto trovate l’articolo di approfondimento.
Noi intanto facciamo gli auguri di pronta guarigione a Lutsenko, che aveva iniziato molto bene la stagione vincendo la Clásica Jaén.

Via le bici da crono nel ciclismo? Sentite cosa dice Froome