Coronavirus: l'UCI sospende la stagione e rivede i criteri di qualificazione olimpica
Nicola Checcarelli
Coronavirus: l'UCI sospende la stagione e rivede i criteri di qualificazione olimpica
Nicola Checcarelli
Dopo la chiusura anticipata della Parigi-Nizza, il rinvio del Giro D'Italia e delle altre corse italiane e il rinvio del Giro delle Fiandre, arriva la presa di posizione ufficiale dell'UCI. Stagione sospesa (almeno) fino al 3 aprile e provvedimenti importanti mirati a garantire la regolarità delle procedure di qualificazione Olimpica.
Di seguito il comunicato ufficiale con tutti i provvedimenti adottati.
COMUNICATO UFFICIALE
Sulla base della valutazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) della situazione attuale relativa all'epidemia di COVID-19 e delle misure restrittive adottate da molti Stati in Europa e non solo, che vietano in particolare incontri e spostamenti di persone, l'Unione ciclistica internazionale (UCI) annuncia oggi una serie di iniziative decise che mirano a garantire la massima sicurezza sanitaria per le persone coinvolte negli eventi ciclistici ed equità sportiva tra i partecipanti.
Nel tentativo di non contribuire alla diffusione del virus e di garantire l'equità sportiva nelle sue competizioni, l'UCI, al termine di numerosi incontri che si sono svolti alla fine della scorsa settimana e nel week end, ha deciso di adottare le seguenti misure:
- Poiché la sicurezza degli atleti è una degli obiettivi primari dell’UCI, a tutti gli organizzatori viene espressamente chiesto di annullare qualsiasi evento ciclistico del Calendario Internazionale UCI nei territori identificati a rischio dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS);
- Sospensione di tutte le classificazioni per tutti gli eventi che compaiono sul calendario internazionale UCI, di ogni disciplina, dal 15 marzo 2020 e fino a nuovo avviso, ma almeno fino al 3 aprile 2020. Congelando i punti durante il periodo indicato, l'UCI conserva l'equità sportiva per gli atleti;
- Per quanto riguarda la procedura di qualificazione per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, già completata per la strada, la pista e la pista di paraolimpica, ma ancora in corso per mountain bike, Bmx Racing, Bmx Freestyle e para-ciclismo su strada, l’UCI ha deciso di chiedere al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e al Comitato Paraolimpico Internazionale (IPC) di porre fine al periodo di qualificazione retroattivamente al 3 marzo 2020.
Anche in questo caso, con questa decisione forte, l’UCI vuole garantire l'equità sportiva nel contesto dell'assegnazione dei punteggi per la partecipazione alle Olimpiadi.
Queste importanti decisioni sono guidate dalla volontà dell'autorità ciclistica mondiale di garantire, per quanto possibile, la sicurezza sanitaria di ciclisti, squadre, organizzatori, partner, media e tutti i soggetti coinvolti, compreso il pubblico, nonché competizioni eque per gli atleti e le loro squadre (di club e nazionali nel quadro dei Giochi olimpici).
Per quanto riguarda il calendario internazionale, l'UCI ha finora registrato più di cento richieste di rinvio e cancellazione e l'elenco sta crescendo di giorno in giorno.
Per quanto riguarda il ciclismo su strada professionale, l'UCI ha consultato gli organi rappresentativi degli organizzatori (AIOCC), delle squadre (AIGCP) e dei ciclisti (CPA).
In merito al processo di qualificazione olimpica e paraolimpica per gli eventi ciclistici ancora in corso, la situazione fino ad oggi è la seguente: considerando l'incertezza sulla diffusione del virus, mantenere i periodi di qualificazione inizialmente previsti (11 maggio 2020 per Bmx Freestyle, il 27 maggio per la Mtb, il 1° giugno per la Bmx e il 7 giugno per il para-ciclismo) causerebbe disuguaglianze tra le nazioni.
L'UCI ha quindi deciso di proporre al CIO e all'IPC di interrompere il processo il 3 marzo, tenendo conto del fatto che fino a questa data, a nessuna nazione è stato impedito di andare ai test.
Questa decisione è guidata dal principio fondamentale della parità di trattamento per tutti gli atleti e dall'importanza di evitare a questi stessi atleti di cambiare continuamente i loro programmi di competizione e i programmi di allenamento.
La situazione sanitaria in costante evoluzione rende anche incerta la possibilità di costruire un calendario alternativo per gli eventi rinviati, nonostante la possibilità di proroga fino al 30 giugno 2020 concessa dal CIO a tutte le Federazioni internazionali.
Va notato che il 70-85% degli eventi di qualificazione per queste discipline si sono già svolti e la classificazione presa in considerazione sarebbe quindi rappresentativa del reale valore sportivo.
In tal modo, la nostra Federazione garantisce l'integrità dei nostri atleti e l'equità dello sport per le nazioni e non contravviene ai principi dei sistemi di qualificazione del movimento olimpico.
La richiesta è stata appena presentata al CIO e all'IPC, al fine di consentire la pubblicazione al più presto delle classifiche e delle quote olimpiche delle restanti discipline.
Per quanto riguarda le richieste di rinvio di eventi, l'UCI comunicherà in una fase successiva l'eventuale riassegnazione di nuove date, a seconda delle possibilità offerte dal Calendario internazionale UCI, ma senza alcuna garanzia.
Inoltre, per quanto riguarda i dipendenti dell'UCI, abbiamo introdotto misure in linea con le nuove direttive del Consiglio federale svizzero adottate il 13 marzo 2020.
Pertanto abbiamo deciso di chiudere al pubblico gli edifici dell’UCI World Cycling Centre (WCC) che ospita la sede della nostra Federazione, ad Aigle. Per i 120 dipendenti dell’UCI e dell’UCI WCC, abbiamo implementato un piano di continuità operativa con l'adozione del telelavoro, a partire da martedì 17 marzo 2020.
Il presidente dell'UCI David Lappartient ha dichiarato: “La situazione internazionale legata al coronavirus ha recentemente registrato un'improvvisa accelerazione, soprattutto in Europa, che ha spinto le autorità ad adottare misure drastiche che hanno un impatto significativo sullo sport e sul ciclismo in particolare.
Di fronte a questa situazione senza precedenti, abbiamo dovuto adattare e adottare le misure necessarie per garantire, per quanto possibile, la sicurezza delle persone nei nostri eventi e l'equità nello sport.
Con le forti decisioni prese in merito al calendario internazionale UCI e al processo di qualificazione olimpica, stiamo fornendo le risposte attese agli atleti del nostro sport.
Le sfide che ci vengono poste dalla situazione attuale richiedono che tutti i membri del mondo del ciclismo e il movimento olimpico siano innovativi, coraggiosi e uniti”.
Per maggiori informazioni: uci.org
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.