Il Pirelli P Zero Race TLR RS è l’ultima novità proposta dall’azienda italiana. Prodotto nello stabilimento milanese di Bollate, ha una destinazione d’uso più race oriented rispetto al P Zero Race TLR “classico”, con un peso più contenuto e una nuova mescola.
L’abbiamo utilizzato sia in sezione 700x30 che 700x28, su diverse tipologie di ruote, con canali interni compresi tra 21 e 25 mm, sia hookless che con dentino di ritenzione. Di seguito trovate le nostre impressioni maturate dopo circa 1.000 km di utilizzo su strada (e su sterrato), ma prima vi invitiamo a guardare questo video, girato proprio all'interno della fabbrica di Bollate, in cui mostriamo come nasce una gomma da bici d'alta gamma.
1 – Dettagli tecnici
– Struttura del copertone
La struttura dello pneumatico si basa sulla tecnologia Speedcore, che era già usata sul P Zero Race TLR, ma che qui è stata declinata in versione alleggerita grazie ad una riduzione dello spessore del battistrada e degli strati di tessuto.
La carcassa a 120 TPI prevede due strati sui fianchi e tre sotto al battistrada.
La tecnologia Speedcore consiste in un sottile strato ermetico di mescola di gomma infusa con particelle di aramide, che permette di alleggerire la carcassa e lo spessore complessivo, riducendo la resistenza al rotolamento, ma senza compromettere la robustezza. Secondo quanto dichiarato da Pirelli, infatti, l’aramide possiede caratteristiche chimico-fisiche che permettono un’elevata resistenza alla trazione, al taglio e al calore favorendo le proprietà meccaniche dello pneumatico stesso.
La differenza più evidente rispetto al P Zero Race TLR sta nell'assenza della protezione aggiuntiva in aramide che era posizionata sotto al battistrada. Questa scelta consente di risparmiare peso e aumentare la scorrevolezza, ma chiaramente rende lo pneumatico leggermente più delicato.
Quella in test non lo era ancora, ma ci fa piacere sottolineare che le ultime versioni del P Zero Race TLR RS sono realizzate con gomma naturale certificata FSC (Forest Stewardship Council®). Tale certificazione indica che la gomma utilizzata deriva da piantagioni gestite in modo da preservare la diversità biologica e apportare benefici alla vita delle comunità e dei lavoratori locali.
– Misure e versioni disponibili
Il nuovo Pirelli P Zero Race TLR RS è disponibile nelle misure 700x26 (non compatibile con cerchi hookless), 700x28, 700x30 e 700x32.
Rispetto al TLR “classico” mancano le misure 700x35 e 700x40, ma vista la destinazione d’uso la scelta ci sembra più che ragionevole.
– Larghezza effettiva in mm
Su una ruota con cerchio hookless e canale interno da 22 mm la misura effettiva è di 29,71 mm (pressione di 4,5 bar).
Su una ruota con dentino di ritenzione e canale da 21 mm è di 29,2 mm (pressione di 5 bar).
Qui sotto trovate la tabella completa fornita da Pirelli che evidenzia come la larghezza effettiva cambi al variare del canale interno del cerchio:
– Mescole disponibili
Il P Zero Race TLR RS è dotato della nuova mescola SmartEvo2.
Pirelli dichiara che è stata migliorata sia in scorrevolezza che in aderenza (specie sul bagnato) grazie ai nuovi processi produttivi Made in Italy e ad una leggera variazione della formulazione chimica.
Al tatto e alla vista si caratterizza per la consueta porosità tipica delle gomme Pirelli P Zero, che trasmettono sin da subito un ottimo feeling.
– Peso
Il peso dichiarato in misura 700x28 è di 297 grammi. Quello rilevato è stato di 300 e 304 gr per i due pneumatici e rientra nella normale tolleranza che c’è tra una gomma e l’altra.
Non è lo pneumatico tubeless più leggero sul mercato, ma parliamo di circa 20 gr in meno del P Zero Race TLR ed è allineato con molti dei principali competitor.
– Prezzo
Il prezzo di listino è di 89,90 euro. Alto, ma allineato a quello dei prodotti top di gamma della concorrenza.
On-line si trova sotto i 70 euro.
2 – Prestazioni
– Facilità di montaggio
La facilità di montaggio è un parametro che dipende dalla gomma, ma anche dalla struttura del cerchio. Avendolo usato su tre ruote diverse ci siamo fatti comunque un’idea piuttosto oggettiva.
L'installazione del Pirelli P Zero Race TLR RS mi è sembrata molto simile al TLR “tradizionale”, dunque piuttosto semplice. Bastano un paio di levagomma per posizionarlo in sede, ma se avete un po’ di manualità potreste riuscirci anche senza attrezzi. Un aspetto da tenere a mente nel malaugurato caso in cui dovesse capitare di forare durante una pedalata.
– Scorrevolezza
Valutare su strada le differenze di scorrevolezza tra due pneumatici di alta gamma è veramente difficile. Molto più facile, invece, avvertirle tra una gomma di alto livello e una economica.
La sensazione è comunque quella di una gomma molto prestazionale, anche a basse pressioni e su asfalti sconnessi.
In termini di numeri, ci fidiamo di quanto dichiarato da Pirelli, che parla di un miglioramento della resistenza al rotolamento del 16% rispetto al P Zero Race TLR. Il dato è confermato anche dai test eseguiti in laboratorio da bicyclerollingresistance.com, che posiziona il nuovo RS nella parte alta della classifica per questa caratteristica.
– Tenuta di strada
Rispetto alla P Zero Race TLR ho percepito una spalla più “sostenuta”. Questo forse richiede qualche uscita in più per trovare il limite, ma poi garantisce una grande precisione in inserimento di curva e un comportamento più prevedibile. Esattamente come deve essere una gomma da competizione.
La struttura della spalla in realtà è uguale al TLR classico, ma Pirelli ci ha spiegato che questa sensazione è dovuta alla differenza tra rigidità della spalla e del battistrada, poiché sul TLR RS la zona del battistrada è più flessibile (e quindi garantisce migliore aderenza). E’ per questo motivo che l’RS “funziona bene” anche a pressioni leggermente più alte.
Nel complesso, in discesa sull'asciutto è una delle mie gomme preferite. Sul bagnato non l’ho provata a dovere, ma secondo Jonathan Milan è proprio su strada viscida che ha percepito i miglioramenti più consistenti.
– Comfort
Per struttura costruttiva dovrebbe essere un po’ più flessibile rispetto al P Zero TLR, ma a parità di pressione non ho percepito differenze significative.
Non è il più comodo in assoluto, ma per essere uno pneumatico da competizione si difende più che bene. Come sempre, poi, chi desidera maggiore comfort può lavorare con la pressione. Io ho fatto alcune prove con pressioni di gonfiaggio leggermente inferiori a quelle suggerite da Pirelli (vedi grafico in basso) e vi assicuro che in quel caso diventa davvero "una poltrona".
– Durata
Dopo 1.000 km non ci sono segni di usura significativa, ma è chiaro che essendo una gomma orientata alla competizione non ci si può attendere una longevità elevatissima.
La durata dovrebbe essere leggermente inferiore al P Zero TLR, in virtù di uno spessore del battistrada più sottile, ma in ogni caso superiore alla media della categoria.
– Resistenza alle pizzicature e/o forature
Durante il test ho avuto una foratura, ma devo dire che il colpo su una buca è stato violento.
Detto questo, la stessa Pirelli lo considera un più delicato rispetto al P Zero Race TLR ed è normale che sia così, vista l’assenza della protezione aggiuntiva in aramide.
Pirelli P Zero Race TLR RS: in conclusione
Il P Zero Race TLR RS è una revisione maggiormente race oriented dell’apprezzatissimo P Zero Race TLR, realizzata anche per soddisfare le esigenze dei Pro’ del Team Lidl-Trek.
E’ più leggera e più scorrevole, ma inevitabilmente un po’ più delicata. In discesa si conferma molto sicura, più precisa e prevedibile quando ci si avvicina al limite, esattamente come dovrebbe essere una gomma destinata alle competizioni.
In termini di comfort non cambia molto, mentre i feedback dei professionisti riportano un miglioramento netto dell’aderenza sul bagnato.
Nel complesso, rimane una gomma equilibrata, orientata alle prestazioni ma senza eccessi, dunque adatta agli agonisti, ai granfondisti, ma anche a chi desidera uno pneumatico di alto livello da usare tutti i giorni, senza temere di forare ad ogni chilometro. Per l’uso quotidiano, però, se non si è particolarmente “fissati” con la leggerezza, a nostro avviso l’opzione migliore rimane il P Zero Race TLR.
La scelta dipende fortemente dal tipo di utilizzo e di questo parleremo tra qualche settimana in un articolo di confronto più specifico.
Perché comprarlo
- - Equilibrio tra prestazioni, durata e robustezza rispetto ai competitor di pari categoria
- - Precisione di guida
- - Tenuta di strada sul bagnato
Perché non comprarlo
- - Prezzo elevato (anche se in linea con i competitor)
- - Peso ancora qualche grammo superiore rispetto ai top di gamma più leggeri di alcuni produttori
Per maggiori informazioni: pirelli.com/tyres/it-it/bici
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.