Nella presentazione scaglionata (francamente discutibile) del Giro d’Italia 2022, oggi era in programma il giorno più atteso, cioè quello dedicato alle tappe di montagna.
Le frazioni destinate agli scalatori saranno ben 6 e quasi tutte potrebbero essere decisive per la classifica finale.
Non è ancora possibile fare un’analisi complessiva, poiché non abbiamo il prospetto completo delle tappe, e soprattutto l’ordine con cui saranno affrontate, ma appare chiaro che si tratta di un Giro che strizza l’occhio agli scalatori.
Nell’attesa di scoprire il gran finale e di avere la planimetria generale, analizziamo nel dettaglio le 6 tappe di alta montagna.
Avola-Etna (166 km - 3.580 metri di dislivello)
L’arrivo sull’Etna è sempre suggestivo e trattandosi ragionevolmente del primo traguardo in salita della corsa rosa, come spesso accade, potrebbe riservare qualche sorpresa.
La prima parte della tappa è mossa, ma non particolarmente impegnativa.
Tutto si deciderà sulla salita finale, affrontata dal versante di Nicolosi, come nel 2011: 25,4 km al 5,6% di pendenza media.
Probabile l’arrivo di un gruppetto ristretto, ma qualche uomo di classifica indietro di condizione potrebbe già dire addio alle speranze di vittoria.
Isernia-Blockhaus (187 km - 4.990 metri di dislivello)
Quasi 5.000 metri di dislivello in meno di 190 km sono tanta roba, anche perché la salita finale dal versante di Roccamorice è una di quelle che possono fare davvero male.
Si tratta di 13,6 km con una pendenza media dell’8,4%, ma negli ultimi 10 km la pendenza media sale al 9,4%, con punte al 14%.
Lunghezza e pendenza sono quelle ideali per fare distacchi.
Al termine di questa tappa sapremo con maggiore chiarezza chi saranno i reali contendenti per la maglia rosa finale.
Rivarolo Canavese-Cogne (177 km - 4.030 metri di dislivello)
Il dislivello è importante, ma delle 6 tappe di montagna è forse quella meno impegnativa.
Le salite sono lunghe, ma non presentano pendenze particolarmente impegnative e a ruota si sta bene.
L’ultima ascesa, che porta al traguardo di Cogne, è lunga ben 22,4 km, ma con una pendenza media del 4,3%.
Potrebbe diventare crudele solo se qualche corridore trova la giornata storta. In questo caso, viste le alte velocità a cui si percorrerà la salita finale, i distacchi potrebbero essere di tanti minuti.
Altrimenti è più ragionevole pensare all’arrivo della fuga o del ristretto gruppetto dei migliori.
Salò-Aprica (200 km - 5.440 metri di dislivello)
Sarà una delle tappe più dure della corsa, con ben 5.440 metri di dislivello e 4 salite da scalare.
Poco oltre metà corsa si affronta il Mortirolo, ma dal versante di Monno, cioè quello un po’ meno duro.
Difficilmente sarà decisivo, ma resterà nelle gambe in vista della scalata finale al Valico di Santa Cristina (13,5 km all’8%), duro e collocato a pochi chilometri dall’arrivo di Aprica. E’ qui che si farà la corsa.
Ponte di Legno-Lavarone (165 km - 3.740 metri di dislivello)
Delle tappe di montagna è forse quella meno affascinante, ma potrebbe essere una di quelle più decisive, da un lato perché arriverà negli ultimi giorni di corsa, dall’altra per le caratteristiche delle due salite finali: lunghe, ma non troppo, con pendenza importanti, ma non estreme.
Insomma, due salite sulla falsa riga di Sega di Ala e dell’Alpe di Mera 2021, dove abbiamo visto i corridori darsele di santa ragione, facendo registrare anche distacchi importanti.
Il Passo del Vetriolo da Pergine Valsugana è lungo circa 10 km con una pendenza media superiore all’8%. A seguire, subito dopo la discesa, si attacca la salita del Menador (8 km al 9,9%), stretta, tortuosa e posta a 8 chilometri dal traguardo.
Inoltre, dopo il Gpm la strada non scende, ma è un susseguirsi di sali scendi che potrebbero contribuire ad aumentare ancora i distacchi.
Belluno-Marmolada (167 km - 4.490 metri di dislivello)
E’ senza dubbio una delle frazioni più suggestive della corsa.
Non è lunga, come invece accadeva per i classici tapponi dolomitici, ma questo potrebbe portare i corridori a non aspettare la salita finale, ma a scatenare la bagarre già sul Pordoi.
La Marmolada da Malga Ciapela la conosciamo tutti e se il Giro non fosse ancora deciso, nei 6 km sempre oltre il 10% potrebbe succedere ancora di tutto.
Nell'attesa di scoprire il Grande Arrivo, qui trovate tutte le altre tappe del Giro d’Italia 2022 presentate fino ad oggi: giroditalia.it/percorso-2022/
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Redazione BiciDaStrada.it
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