A Misano Adriatico (RN), in occasione dell'Italian Bike Festival 2024, la nuova Parkpre KL85 ha saputo ritagliarsi la sua bella fetta di attenzione.
Si tratta dell'ultima novità strada del marchio di Vicopisano (PI) che sostituisce la K99 (QUI il nostro test) posizionandosi al tempo stesso nell'alto di gamma. Metteremo alla prova la KL85 nelle prossime settimane. Nel video qui sotto (min 17:10) trovate qualche anticipazione. A seguire vi riveliamo tutti i dettagli.
Monoscocca da 850 gr
Il telaio adotta un laminato a base di fibra di carbonio Torayca T800 con finitura unidirezionale (UD). Il peso è senza dubbio una delle caratteristiche chiave di questa novità.
La struttura meccanizzata con forcellino, minuteria e verniciatura traslucida ferma l'ago della bilancia a 850 gr in taglia M. Da qui il nome.
In taglia M il rapporto stack-to-reach è di 1,38. L'assetto replica la tendenza delle bici All Round di ultima generazione (vedi Wilier Verticale, Megamo Raise, etc.).
Sei in tutto le taglie telaio: XS, S, M, ML, L e XL.
Rispetto alla K99 la nuova Parkpre KL85 presenta angoli leggermente più chiusi.
A completare le specifiche tecniche il movimento centrale Press-Fit BB86, la serie sterzo 1'' 1/2 - 1'' 1/2, i passaggi ruota per gomme fino a 30 mm (700x30c max) e l'omologazione UCI, sigillo di garanzia per quanto riguarda la sicurezza visto che per ottenere questo riconoscimento è necessario rispettare i parametri fissati dalla norma ISO 4210.
Nuova Parkpre KL85: la fai come vuoi
L'Azienda, nata negli Stati Uniti, è diventata italiana nel 2004 e ha mantenuto quello stile fuori dal coro che ha saputo contraddistinguere il marchio durante gli anni '90. In particolare nel fuoristrada.
Nonostante il tempo che passa questo approccio identifica ancora oggi l'azienda pisana guidata da Marco Ricci.
Un esempio? Così come per tutti i modelli in gamma (ad eccezione del modello Parkpre KLight che propone un telaio fasciato su misura), anche la KL85 non è soggetta alla cornice imposta dal catalogo.
Ciò significa che a parte le taglie telaio, la bici può essere completamente allestita a piacimento.
A Misano l'abbiamo vista montata anche con la trasmissione Classified Powershift (foto sotto)...
Il sito dell'Azienda propone così solo alcune opzioni di montaggio che possono essere ritoccate senza alcun vincolo.
E non è finita qui...
Con la nuova Parkpre KL85 debuttano due nuove verniciature sfumate lucide metallizzate (grigio/bianco e rosso/nero) che identificano i telai pronti per essere montati, sempre disponibili a magazzino.
Anche qui la libertà d'azione è ampia visto che il marchio toscano consente di personalizzare le tonalità delle sfumature. Sfumature che si possono mettere da parte per dar vita ad un personalizzazione dei colori e delle finiture ancora più ampia grazie al configuratore proprietario MyBike.
Assemblaggio e verniciatura sono reparti adiacenti lo showroom di Vicopisano.
La filiera produttiva è così piuttosto corta e permette di avere tra le mani una bici pronta per essere pedalata nel giro di poche ore.
Peso
Parkpre KL85: 7,15 kg (taglia M, senza pedali con gruppo Shimano Dura-Ace R9200 Di2 e ruote Parkpre Factory Racing Ariel 38).
Prezzo
Parkpre KL85: 5.999 euro (con gruppo Shimano Ultregra R8100 Di2 e ruote Parkpre Factory Racing).
C'è anche la K9...
A Misano abbiamo scovato un'altra proposta inedita passata un po' in sordina.
Si tratta della Parkpre K9, novità di media gamma. Anche qui al di là delle sei taglie telaio la possibilità di personalizzazione ricalca i parametri descritti sopra.
Prezzo: 2.799 euro (con gruppo Shimano 105 R7100 12v meccanico e ruote Parkpre Factory Racing in alluminio)
Per maggiori informazioni: parkpre.it/prodotto/kl85
Qui sotto in un unico articolo tutte le principali novità viste all'Italian Bike Festival 2024.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.