
Cassani sul 52x14: «Limite vecchio, la differenza la fanno potenza e cadenza»
Giovanni Bettini

Cassani sul 52x14: «Limite vecchio, la differenza la fanno potenza e cadenza»
Giovanni Bettini
Nella giornata di ieri avevamo pubblicato un approfondimento riguardo l'abolizione del limite di rapporto nelle competizioni su strada per la categoria Junior uomini e donne, che dal 1 gennaio 2023 non saranno più soggetti a restrizioni.
L'UCI cancella il limite del 52x14 per la categoria juniores. "Colpa" del 12v?
Abbiamo voluto andare un po' più a fondo, così abbiamo sentito cosa pensa Davide Cassani sul 52x14.
L'ex professionista faentino, che fino allo scorso anno ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Tecnico di tutte le Nazionali e non da ultimo il ruolo di CT della Nazionale maggiore, ha le idee chiare.
- Davide cosa ne pensi di questo aggiornamento del regolamento?
- Era nell'aria. D'altronde in Francia (vedi Parigi-Roubaix Juniors, ndr) in alcuni casi si corre senza limitazioni. Su pista, inoltre, non c'è l'obbligo del 52x14. Parliamo di un limite vecchio. Una condizione che doveva essere rivista.
- Un limite però è necessario?
- Assolutamente sì. Infatti è doveroso mantenere il 52x16 per la categoria allievi perché stiamo ancora parlando di ragazzini. Quando sei junior ti devi preparare al salto di categoria.
- Dietro questa decisione c'è un fattore tecnico legato all'utilizzo sempre più ampio di gruppi 12v con nuovi standard non retrocompatibili?
- Non credo. L'attenzione dalla componentistica dovrebbe spostarsi a mio avviso su un'altra dimensione...
- Quale?
- Ai miei tempi, anni '80 e '90, non avevamo a disposizione tutta questa tecnologia e sopratutto il misuratore di potenza non veniva usato su larga scala. Oggi è un componente alla portata di tutti, indispensabile per chi vuole migliorare le proprie prestazioni. Metto l'accento sul misuratore perché in questi anni abbiamo potuto osservare con criteri scientifici che il rapporto utilizzato è solo una naturale conseguenza. La differenza vera la fanno potenza e cadenza. Quando correvo io c'era la credenza che la velocità fosse una conseguenza del rapporto. Oggi tutti, a parte Formolo, viaggiano agili.
- C'è una consapevolezza diversa quindi?
- Esattamente. Oggi né il tecnico né il corridore si sognerebbero d'abusare dei rapporti. Inoltre, l'Atleta di 17-18 anni (età della categoria Junior, ndr) in genere ha già un buon bagaglio di conoscenze che hanno a che fare con la fisiologia e la metodologia dell'allenamento. Significa che se il o la ciclista ha una bici allestita con il 52x12 usa il rapporto solo quando è veramente necessario.
- Aumenteranno le velocità?
- Si andrà un po' più forte, ma non c'è da scandalizzarsi. Stiamo pur sempre parlando di competizione. Oggi uno junior di buon livello può fare una volata "tirando" il massimo rapporto consentito a 130-140 rpm. Su pista, ad oggi, non c'è nessun limite. Che senso ha? Ovviamente questo è solo il punto di vista di Cassani sul 52x14...
Foto in apertura: bettiniphoto
Per maggiori informazioni: uci.org
Qui sotto un approfondimento sull'agilità.
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Sull'autore

Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.