La prima uscita con lo Sram Red eTap AXS è avvenuta, come avete letto qui, su strade ben lontane dalle mie solite e per avere un’idea più precisa di come va questa nuova trasmissione ho chiesto a Sram Europe di fornirci una bici assemblata con lo Sram Red eTap AXS.
Detto, fatto.
Da qualche settimana, infatti, stiamo usando una BMC Teammachine SLR01 Disc Limited Edition (ne verranno prodotti solo 160 esemplari) allestita ad hoc per questo test.
Ieri, a Massa Marittima, l’ho consegnata al mio collega Nicola che continuerà il test, sia della bici, sia del gruppo.

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Utilizzare lo Sram Red eTap AXS su strade familiari e in condizioni più usuali mi ha permesso di capirlo un po’ meglio e le prime uscite sulle strade amiche mi hanno fatto maturare qualche idea…
Alcune di queste idee-impressioni le ho esposte ieri pomeriggio in un video in diretta sulla nostra pagina Facebook che vi ripropongo qui di seguito; altre considerazioni ve le lascio leggere dopo il video:

Quindi, ricapitolando…

– Rapporti ben spaziati
I rapporti sono davvero ben spaziati e questo è il punto di forza che, a mio avviso, farà apprezzare lo Sram Red eTap AXS a una schiera di ciclisti molto ampia.
Si tratta prima di tutto di mettere da parte i pregiudizi sui rapporti proposti da Sram (addio corona da 52 o 53 denti) e di ragionare con la matematica.
Il risultato è che, in alcuni casi, si può usare la corona più grande più a lungo, potendo contare su un range di sviluppi metrici più ampio da parte del pacco pignoni.
Che, nel mio caso, era un 10-28, ovvero 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 21, 24, 28.
E questo “feeling monocorona” ricorda molto le trasmissioni 1x di Sram per Mtb.

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– Due mani per cambiare
Far salire e scendere la catena richiede l’azione di entrambe le mani che sono chiamate in causa più spesso rispetto a quanto accade, ad esempio, con lo Shimano DI2.
Con la mano destra, nel caso di Shimano, si controlla il cambio e con la mano sinistra il deragliatore.
Con Sram il cambio è gestito da entrambe le mani: agendo sul pulsante posto sulla leva sinistra si fa salire la catena sui pignoni più grandi, mentre con il pulsante destro la si fa scendere sui pignoni più piccoli.

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Per cambiare corona occorre invece azionare in contemporanea entrambi pulsanti, il sinistro e il destro.
Se siete abituati al sistema Shimano, quindi, il passaggio a quello Sram potrebbe richiedervi un po’ di tempo che, nel mio caso, ha significato un paio di uscite.

– D’inverno è meglio
Sì, con i guanti invernali è meglio lo Sram Red eTap AXS, così come anche lo Sram Red eTap a 11 velocità.
Perché la minore sensibilità che il guanto invernale permette alle dita delle mani richiede al ciclista, nel caso dello Shimano DI2, di accertarsi tattilmente di essere sul pulsante giusto.
Mentre sullo Sram Red eTap AXS non c’è rischio di sbagliare: c’è un solo pulsante per lato e anche con una superficie maggiore.

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– Ergonomia buona, ma è questione di gusti
I comandi cambio-freno sono tipicamente Sram: coinvolgono una porzione molto ampia del palmo della mano e sono quindi piuttosto larghi.
Molto più larghi, ad esempio, di quelli Shimano DI2.
Chi ha le mani molto grandi può trovare questa cosa molto piacevole e utile, ma è di sicuro un aspetto che rende il prodotto Sram diverso da quello Shimano.
Questione di preferenze personali.

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– Preciso e veloce. Ma non velocissimo
Anche su questo punto, per quanto io mi stia basando solo su sensazioni e non su misurazioni strumentali, mi è sembrato che lo Shimano Dura Ace DI2 (così come anche l’Ultegra DI2) sia un po’ più rapido nell’effettuare la cambiata, sia nel far salire che nel far scendere la catena.
Dal momento che si clicca sul comando fino al momento in cui la catena è stata completamente spostata sul pignone o sulla corona selezionata passa meno tempo rispetto allo Sram Red eTap AXS.
Per il momento, però, prendete questa informazione a beneficio di inventario e per una valutazione più approfondita vi rimando al test conclusivo che includerà anche le considerazioni di Nicola Checcarelli.

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– Più silenzio a bordo
Il sistema Orbit, ossia lo smorzatore idraulico delle oscillazioni della gabbia del cambio e, quindi, della catena, permette un vantaggio non trascurabile sulla silenziosità di marcia e di funzionamento del cambio.
Vi invito a tale riguardo a guardare il video di sopra e ad ascoltare la differenza fra Sram e Shimano in questo caso.
Il sistema Orbit (foto in basso), però, non è coinvolto solo sulla silenziosità della cambiata, ma anche sulla stabilità della catena in presenza di asfalto o terreni sconnessi.
Infatti, se la catena oscilla molto a causa di buche e irregolarità del fondo stradale è maggiore il rischio che possa “scappar via” dalle corone, creando possibili disagi al ciclista nel momento in cui si torna a pedalare.

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– Dove sono le 12 velocità?
Se avete un Garmin Edge per ora non avete ancora la possibilità di vedere visualizzate sul display le informazioni sul rapporto utilizzato, perché Garmin prevede, per ora, solo trasmissioni a 11 velocità.
Ma quasi certamente è solo questione di tempo.

– Frenata potente e regolabile
Sfruttando l’esperienza maturata in ambito Mtb, Sram ha pensato di dotare il nuovo Red eTap AXS di una regolazione aggiuntiva che permetta di personalizzare il funzionamento dei freni a disco.
Tramite una vite posizionata nella parte superiore della leva (foto in basso) è possibile modificare la modulabilità della frenata: c’è a chi piace una reazione più immediata del freno e chi invece preferisce avere la massima potenza solo dopo aver tirato per bene la leva del freno.
Questa regolazione permette, volendo, di avere un comportamento diverso per il freno anteriore e quello posteriore.
Le impressioni di uso mi portano a dire che i freni dello Sram Red eTap AXS, con dischi da 160 mm, siano molto pronti nel reagire agli input sulla leva, generando potenza frenante piuttosto presto.
Cosa che a me non è dispiaciuta affatto.
Nel proseguo del test, però, proveremo a modificare questa impostazione e vi faremo sapere.

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Per il momento, quindi, le prime impressioni di utilizzo del sottoscritto dello Sram Red eTap AXS si concludono qui.
Manca, è vero, la parte che riguarda l’app Sram AXS (già disponibile per il download) della quale vi parleremo più avanti, così come manca anche un raffronto con il sistema elettromeccanico di Campagnolo, ma su questo argomento contiamo di aggiornarvi a breve.
Per conoscere tutti i dettagli del nuovo gruppo Sram, inclusi prezzi e pesi, vi invito a leggere l’articolo di presentazione.

Per informazioni Sram.com