Scegliere la bici da corsa per iniziare. 20 modelli a 1.000 euro (o anche meno...)
Nicola Checcarelli
Scegliere la bici da corsa per iniziare. 20 modelli a 1.000 euro (o anche meno...)
Nicola Checcarelli
Come scegliere la bici da corsa per iniziare a pedalare?
Bisogna per forza spendere parecchie migliaia di euro per acquistare qualcosa di valido?
Assolutamente no, basta spulciare con attenzione tra le offerte delle varie aziende per trovare prodotti ottimi anche a cifre ragionevoli.
A patto, ovviamente, di non volere per forza l’ultimo modello uscito sul mercato o il prodotto superleggero.
Per gli upgrade ci sarà tempo man mano che la passione per la bici si andrà consolidando nel tempo e, con questa, cresceranno le esigenze tecniche ed i vezzi edonistici.
Per iniziare è meglio puntare sull’affidabilità e sulla funzionalità.
Perché per divertirsi davvero è necessario avere a disposizione un mezzo che non crea problemi.
Un’alternativa per l’acquisto della prima bici è rappresentata dal mercato dell’usato, dove è possibile trovare occasioni davvero interessanti (di come scegliere una bici usata abbiamo parlato in questo speciale).
Non tutti, però, amano pedalare su una bici usata e con le opportunità offerte dal buono mobilità istituito dal Governo (per chi ne potrà usufruire), non è detto che l’usato sia per forza più conveniente.
In questo articolo abbiamo selezionato 20 prodotti con un prezzo di listino che si aggira intorno ai 1.000 euro, a nostro avviso la cifra “giusta” da investire per una bici da corsa per iniziare.
Considerate che on line o presso i negozianti di solito è possibile avere un po’ di sconto (anche se su bici di questo livello non vi aspettate le percentuali di sconto che si vedono sui top di gamma), che se sommato all’incentivo può far diventare il prezzo d’acquisto molto appetibile.
L’elenco, realizzato tenendo conto del rapporto qualità/prezzo dei prodotti, è proposto in rigoroso ordine alfabetico e fa riferimento ai marchi che pubblicano i propri prezzi on line.
Prima di passare alle bici individuate per voi, facciamo alcune considerazioni sulle caratteristiche dei prodotti con prezzi di listino intorno ai 1.000 euro e vi diamo qualche consiglio in vista dell’acquisto della prima bici.
TELAIO
Il telaio in alluminio rappresenta la costante per quasi tutte le bici entry level.
E’ più pesante del carbonio, ma garantisce comunque un’ottima qualità e una rigidità torsionale non indifferente, tanto che alcuni di questi telai, montanti con componentistica di alta gamma, sono apprezzati anche dai pro’.
E’ vero, sono meno comodi perché l’alluminio ha una minore capacità di smorzare le vibrazioni rispetto al carbonio, ma il problema può essere facilmente superato grazie a copertoncini di sezione 28 o 30 mm, da utilizzare con pressioni di gonfiaggio non troppo alte.
Se invece vi stuzzica avere una bici con telaio in carbonio, dovrete mettere in conto un budget di almeno 1.400 - 1.500 euro.
COMPONENTISTICA
La quasi totalità delle bici presenti in questo articolo sono montate con gruppi Shimano, poiché il colosso giapponese è in grado di proporre componenti di ottima qualità anche a prezzi relativamente contenuti.
Non tutte le bici, però, utilizzano componenti analoghi, perché come vedrete alcune montano gruppi a 9 velocità, altre a 10 velocità, altre ancora sono allestite con Shimano 105 a 11 velocità (usato anche su prodotti ben più costosi).
Funzionano tutti bene, ma se potete fare uno sforzo aggiuntivo, puntate al gruppo 105 a 11 velocità, che non ha molto da invidiare ai più blasonati Ultegra e Dura Ace (almeno dal punto di vista della funzionalità).
RUOTE
Le ruote rappresentano la nota dolente delle bici di questa categoria, nel senso che nella maggior parte dei casi troviamo prodotti piuttosto pesanti e non proprio performanti.
A parità di prezzo, rappresentano una delle discriminati di cui tenere conto nella scelta.
Inoltre, se la bici vi piace e avete in mente di non cambiarla nel breve periodo, potreste sempre valutare di fare un upgrade in futuro.
PERCHE' SONO (QUASI) TUTTE PER FRENO TRADIZIONALE?
Sulle bici di media e alta gamma il freno tradizionale sta ormai scomparendo dal mercato, a vantaggio del freno a disco. Sui modelli "economici", invece, è ancora l'opzione più utilizzata.
Come mai questa differenza, vi chiederete?
Le motivazioni sono due.
Il freno tradizionale, su questa fascia di prezzo, permette di risparmiare circa 500 grammi rispetto al disco e, su bici che sono già piuttosto pesanti, non è un vantaggio da poco.
I componenti per freno tradizionale hanno un costo più basso (a parità di livello) e questo permette alle aziende di uscire sul mercato con prezzi più concorrenziali, fosse anche per pochi euro.
HA SENSO FARE UPGRADE NEL CORSO DEL TEMPO?
Ha senso acquistare una bici entry level e poi migliorarla gradualmente nel tempo?
La scelta è personale, ma dal punto di vista commerciale non è molto conveniente.
Upgrade di un certo livello hanno costi non banali e non sempre vale la pena investire su bici con un prezzo iniziale di 1.000 euro.
Per intenderci, in linea generale non vale la pena mettere ruote da 700-800 euro su una bici che è costata più o meno la stessa cifra.
Se la prima bici comincia a starvi “stretta”, la soluzione più logica è quella di darla indietro (o comunque provare a venderla come usata) e indirizzarvi su un prodotto più leggero e performante.
Anche perché, aspetto da non sottovalutare, le bici nuove con prezzi di listino intorno ai 1.000 euro si svalutano molto meno dei top di gamma e sono sempre molto ricercate sul mercato dell’usato.
Se vi volete orientare su bici di qualità superiore, ma comunque con un ottimo rapporto qualità/prezzo, nell'articolo qui sotto trovate 25 bici comprese tra i 2.500 ed i 3.500 euro:
Guida alla scelta: 25 bici 2020 di ottima qualità a un buon prezzo
Se avete trovato interessante questo articolo e vi state appassionando alla bici, QUI trovate tutti i nostri consigli tecnici.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.