Il recupero è ormai considerato da tutti una parte integrante del processo di miglioramento della performance atletica, al pari del carico di allenamento.
Il sonno è la componente fondamentale del recupero.
E’ per questo motivo che nel mondo professionistico si presta così tanta attenzione al connubio tra riposo e ciclismo e si mettono in atto tutte le strategie possibili per ottimizzare qualità e quantità del sonno.
A livello amatoriale, invece, si attribuisce ancora poca importanza al recupero e spesso si tende ad esagerare con l’allenamento, senza lasciare il giusto spazio al riposo, con inevitabili conseguenze negative sulle prestazioni e sulla qualità della vita.

Abbiamo approfondito questi argomenti grazie alla collaborazione di Dorelan, parlandone con Fabio Vedana (preparatore atletico) e Luca Guercilena (General manager del Team Trek-Segafredo).
Nel video qui sotto trovate le due interviste, in cui abbiamo analizzato lo stretto e delicato legame tra allenamento e riposo, cercando anche di fornire alcuni consigli pratici per riposare meglio.
RIPOSO E CICLISMO: 5 PUNTI CHIAVE
Dall’interessante chiacchierata con Vedana e Guercilena possiamo estrapolare 5 punti chiave:
1- Nel processo di adattamento verso il miglioramento delle prestazioni il recupero ha un’importanza analoga a quella dell’allenamento vero e proprio. Il sonno è una componente fondamentale del recupero e può velocizzare il processo di supercompensazione.
2- Soprattutto a livello amatoriale occorre dare più importanza al sonno.
E’ meglio ritagliarsi un’ora di sonno in più, piuttosto che un’ora di allenamento in più. Insomma, non sempre alzarsi alle 5 del mattino per allenarsi è producente, a meno che non si riesca ad andare a letto molto presto.
3- A livello professionistico ottimizzare la qualità del sonno è considerato un vero marginal gain in grado di migliorare la prestazione. A livello amatoriale dovrebbe essere valutato allo stesso modo, non solo per la performance, ma per la qualità della vita.

4- Riposare male significa peggiorare la capacità di recupero.
Una notte di riposo di scarsa qualità può essere tollerata, ma riposare male in maniera cronica può avere effetti devastanti sulla prestazione e sulla qualità della vita.
5- La qualità del sonno è importante tanto quanto la quantità.
Per riuscire a dormire meglio è importante avere un buon materasso e un buon cuscino, ma anche mettere in pratica una “routine serale” per ridurre l’attivazione nella fase pre-sonno: evitare l’uso di schermi (smartphone, ipad, ecc), allestire una stanza silenziosa e buia, cenare in maniera equilibrata e non troppo pesante.
Per saperne di più su Dorelan ReActive, il materasso usato dal Team Trek-Segafredo: dorelanreactive.com
Se vi interessa anche il rapporto con il sonno di alcuni atleti professionisti, vi consigliamo l’articolo qui sotto.
L’importanza del riposo: l’esperienza di Nibali, Longo Borghini e Guercilena