Il recupero è ormai considerato da tutti una parte integrante del processo di miglioramento della performance atletica, al pari del carico di allenamento.
Il sonno è la componente fondamentale del recupero.

E’ per questo motivo che nel mondo professionistico si presta così tanta attenzione al connubio tra riposo e ciclismo e si mettono in atto tutte le strategie possibili per ottimizzare qualità e quantità del sonno.

A livello amatoriale, invece, si attribuisce ancora poca importanza al recupero e spesso si tende ad esagerare con l’allenamento, senza lasciare il giusto spazio al riposo, con inevitabili conseguenze negative sulle prestazioni e sulla qualità della vita.

Riposo e ciclismo
Luca Guercilena, a sinistra, e Fabio Vedana, a destra. Al centro il “nostro” Nicola Checcarelli

Abbiamo approfondito questi argomenti grazie alla collaborazione di Dorelan, parlandone con Fabio Vedana (preparatore atletico) e Luca Guercilena (General manager del Team Trek-Segafredo).

Nel video qui sotto trovate le due interviste, in cui abbiamo analizzato lo stretto e delicato legame tra allenamento e riposo, cercando anche di fornire alcuni consigli pratici per riposare meglio.

RIPOSO E CICLISMO: 5 PUNTI CHIAVE
Dall’interessante chiacchierata con Vedana e Guercilena possiamo estrapolare 5 punti chiave:

1- Nel processo di adattamento verso il miglioramento delle prestazioni il recupero ha un’importanza analoga a quella dell’allenamento vero e proprio. Il sonno è una componente fondamentale del recupero e può velocizzare il processo di supercompensazione.

2- Soprattutto a livello amatoriale occorre dare più importanza al sonno.
E’ meglio ritagliarsi un’ora di sonno in più, piuttosto che un’ora di allenamento in più. Insomma, non sempre alzarsi alle 5 del mattino per allenarsi è producente, a meno che non si riesca ad andare a letto molto presto.

3- A livello professionistico ottimizzare la qualità del sonno è considerato un vero marginal gain in grado di migliorare la prestazione. A livello amatoriale dovrebbe essere valutato allo stesso modo, non solo per la performance, ma per la qualità della vita.

Vincenzo Nibali (con la figlia Emma ?) prepara le valigie prima di una trasferta. Foto facebook.com/vincenzonibali

4- Riposare male significa peggiorare la capacità di recupero.
Una notte di riposo di scarsa qualità può essere tollerata, ma riposare male in maniera cronica può avere effetti devastanti sulla prestazione e sulla qualità della vita.

5- La qualità del sonno è importante tanto quanto la quantità.
Per riuscire a dormire meglio è importante avere un buon materasso e un buon cuscino, ma anche mettere in pratica una “routine serale” per ridurre l’attivazione nella fase pre-sonno: evitare l’uso di schermi (smartphone, ipad, ecc), allestire una stanza silenziosa e buia, cenare in maniera equilibrata e non troppo pesante.

Per saperne di più su Dorelan ReActive, il materasso usato dal Team Trek-Segafredo: dorelanreactive.com

Se vi interessa anche il rapporto con il sonno di alcuni atleti professionisti, vi consigliamo l’articolo qui sotto.

L’importanza del riposo: l’esperienza di Nibali, Longo Borghini e Guercilena