La nuova Trek Madone SLR 2023 è stata lanciata a fine giugno, ma in pochi fino ad ora l’hanno vista da vicino, poiché le bici nei negozi scarseggiano.
Anche noi di BiciDaStrada.it, rispetto a quanto accade di solito, non siamo riusciti a testarla prima del lancio ufficiale. Nei giorni scorsi, però, abbiamo avuto la fortuna di toccarla con mano nella sede italiana di Trek e poi di provarla per qualche chilometro all’autodromo di Misano.
Quel foro sotto il reggisella e le forme fuori dagli schemi hanno attirato l’attenzione degli appassionati sin da subito. Per qualcuno è stato amore a prima vista, altri (i più tradizionalisti) hanno storto la bocca.
Quello che vi possiamo assicurare è che vederla dal vivo fa tutto un altro effetto. Ci sono tanti particolari interessanti che abbiamo cercato di catturare nella foto gallery che trovate più in basso.
A fine articolo, inoltre, vi raccontiamo le prime impressioni in sella maturate nei pochi chilometri percorsi al Misano World Circuit dedicato a Marco Simoncelli.
Prima di proseguire, però, date un’occhiata al video di presentazione realizzato proprio in autodromo.
Trek Madone SLR 2023: la foto gallery
Iniziamo con la galleria fotografica, in cui abbiamo cercato di mostrarvi quanti più dettagli possibili della nuova Trek Madone SLR. Le forme non passano inosservate e la cura di grafica e finiture è davvero maniacale.





Le prime impressioni in sella
Ho pedalato sulla nuova Trek Madone SLR nell’ambito di un confronto di cui vi parleremo nelle prossime settimane.
La premessa è che l’abbiamo utilizzata per poco più di un’ora e in autodromo, quindi in una condizione non del tutto reale: solo pianura e asfalto perfetto.
Non potrò dirvi nulla di concreto, dunque, per quanto riguarda prestazioni in salita e guidabilità in discesa rispetto al modello precedente, ma è stata comunque un’occasione ghiotta per maturare delle prime impressioni. Impressioni che dovranno essere confermate dal test di lunga durata.
Partiamo subito da un dato oggettivo: la bici è più leggera della versione precedente.
In taglia 56, con Sram Red eTap AXS e ruote Bontrager Aeolus RSL da 51 mm, il peso rilevato è di 7,4 kg (senza pedali e portaborraccia). Con il nuovo Dura Ace 12v, che è più leggero, si dovrebbe raggiungere questo valore in assetto da gara, quindi già comprensivo di pedali e portaborraccia.
Come detto non l’ho provata in salita, ma la cura dimagrante è stata importante ed i vantaggi dovrebbero sentirsi, specie sui tratti più ripidi. Fermo restando che rimane una bici non di certo pensata per brillare quando c’è tanto dislivello.
In pianura la sensazione è che si tratti di una bici più brillante di quella precedente: mantiene con facilità la velocità (per capirlo non serve andare a 50 km/h, ma basta superare i 30 km/h), ma in più si rilancia meglio. Anche la maneggevolezza sembra migliore, però questo aspetto andrà confermato nel test di lunga durata.
Qualche parola va spesa anche sul nuovo manubrio e sull’assetto in sella.
L’impostazione della bici e la forma della piega aiutano a stare con facilità protesi in avanti e dunque più aerodinamici. Ovviamente c’è da capire in quanti riescono a mantenere questa posizione per diverse ore, altrimenti bisognerà lavorare con qualche spessore per avere un assetto meno aggressivo.
Il manubrio integrato ha un flare pronunciato, cioè la parte bassa della curva è molto più larga (1,5 cm per lato) di quella alta (dove si fissano i comandi). Personalmente mi piace molto, poiché permette di avere stabilità quando si pedala in presa bassa, ma di essere aerodinamici in presa alta, cioè quella usata per la maggior parte del tempo.
Anche in questo caso è importante scegliere la misura giusta e capire fino a che punto si possano stringere le braccia rispetto alla larghezza delle spalle.
Concludiamo con il comfort.
L’asfalto del Misano World Circuit è perfetto, dunque per fare un piccolo test abbiamo provato a salire su alcuni cordoli, che come molti sanno non sono completamente lisci, ma hanno una superficie “dentellata”, che in parte simula delle sconnessioni.
L’impressione è che l’IsoFlow funzioni davvero e la bici assorba le asperità meglio del modello precedente, ma anche in questo caso avremo bisogno di conferme durante il test di lunga durata.
Qui sotto trovate l’articolo di presentazione con tutti i dettagli della nuova Trek Madone SLR 2023:
Nuova Trek Madone SLR 2023: sistema IsoFlow e 300 grammi in meno