Trek lancia oggi sul mercato la nuova Madone SL, cioè la “sorella minore” della SLR di settima generazione svelata a giugno 2022.
L’azienda americana, infatti, per ognuno dei suoi modelli principali propone sempre due differenti versioni: la SLR, più pregiata e realizzata in carbonio premium, e la SL, caratterizzata da qualche raffinatezza in meno e da una diversa laminazione del carbonio.
Esteticamente cambia poco o nulla. Dal punto di vista pratico la SL è un po’ meno racing, più pesante, ma anche meno costosa. Intendiamoci, non parliamo di prezzi bassi in senso assoluto, ma a parità di allestimento il risparmio rispetto alla Madone SLR è notevole.
Nel video qui sotto abbiamo racchiuso le differenze principali in un minuto:
A prima vista è impossibile distinguerle
Geometrie e forme dei tubi sono identiche, tanto che ad una prima occhiata è davvero difficile distinguerle.
L’elemento caratterizzante della nuova Madone SLR, cioè il sistema IsoFlow, viene riproposto in maniera identica anche sulla Madone SL.
Si tratta dell’inconfondibile “foro” posizionato in corrispondenza dello snodo sella, che tanto ha fatto discutere in questi mesi.
I vantaggi di questo sistema sono relativi a comfort e prestazioni aerodinamiche.
Trek dichiara che grazie all’IsoFlow la bici è il 15% più comoda rispetto al modello precedente e molto più bilanciata. Infatti, grazie alla particolare struttura di questa zona della bici, unita alla specifica laminazione della fibra sul tubo orizzontale e sul tubo sella, il reggisella può flettere verticalmente e assorbire le asperità del terreno (quando si è seduti in sella), senza perdere rigidità torsionale.
I vantaggi aerodinamici sono legati al miglioramento dei flussi e ad una riduzione delle turbolenze dovuta proprio alla particolare forma del telaio.
I miglioramenti aerodinamici sono anche frutto dei nuovi profili Kammtail, pure in questo caso identici a quelli della SLR.
Sotto il profilo dei numeri, Trek dichiara che la Madone SL ha prestazioni aerodinamiche quasi identiche alla SLR. Piccole differenze sono dovute esclusivamente alla mancanza del cockpit integrato.
Tra le altre caratteristiche segnaliamo il movimento centrale con standard T47, il passaggio cavi integrato, l’attacco per disco flat mount e il nuovo sistema di regolazione sella, più pratico rispetto alla versione precedente.
Il passaggio ruota massimo consigliato è 700×28, anche se l’impressione è che ci si possa spingere pure oltre.
Le differenze rispetto alla SL
Dopo aver parlato dei tanti elementi in comune tra la nuova Trek Madone SL e la SLR, andiamo a scoprire le due differenze principali: la tipologia di fibra di carbonio utilizzata e l’assenza del manubrio integrato di serie.
La Madone SL è realizzata con carbonio OCLV 500 anziché il più pregiato OCLV 800, utilizzato ormai da qualche anno su tutti i modelli top di gamma.
L’OCLV 500 richiede maggiore quantità di materiale per ottenere prestazioni simili e questo comporta un lieve incremento di peso del telaio, che però Trek quantifica in soli 100 grammi. Una differenza davvero contenuta, soprattuto se la raffrontiamo al delta di prezzo.
Parte integrante del progetto Madone SLR è anche il nuovo cockpit integrato in carbonio Madone, leggero, rigido e caratterizzato da un flare molto accentuato (3 cm è la differenza tra il punto di fissaggio delle leve e la parte bassa della curva).
Sulle versioni SL non troviamo questo manubrio, ma un combo costituito da attacco in alluminio e manubrio in carbonio RSL Aero, pure questo con flare di 3 cm. Si sacrifica qualcosa in termini di peso, ma la soluzione è comunque aerodinamica e gradevole dal punto di vista estetico. E pure un po’ più pratica…
Per chi è attento al dettaglio e al gusto estetico è necessario segnalare anche un altro aspetto, cioè che le versioni SL non prevedono la personalizzazione della grafica attraverso il programma ProjectOne.
I pesi
La bici che vedete in queste foto, montata con gruppo Shimano Ultegra Di2 e ruote in carbonio Aeolus Pro 51, senza pedali ed in taglia 56 pesa 8,1 kg.
Parliamo di 400 grammi in più rispetto allo stesso identico allestimento (ad eccezione di sella e manubrio) della versione SLR.
Come vi spiegheremo tra poco, però, la diversa laminazione del carbonio e l’assenza del cockpit integrato non si ripercuotono solo sul peso…
Allestimenti e prezzi
La nuova Trek Madone SL di settima generazione al momento è proposta in due allestimenti.
La Madone SL 7, montata con Shimano Ultegra Di2 e ruote Bontrager Aeolus Pro 51 costa 7.999 euro, cioè 3.000 euro in meno rispetto alla SLR 7.
La Madone SL 6, montata con Shimano 105 Di2 e ruote Bontrager Elite 50 costa 5.999 euro.
Sarà possibile acquistare anche il solo telaio al prezzo di 3.999 euro, contro i 5.999 euro della versione SLR.
Nuova Trek Madone SL: impressioni in sella
Ho avuto la possibilità di testare la nuova Trek Madone SL 7 qualche settimana prima del lancio e vi ho già anticipato che le differenze rispetto alla SLR vanno al di là del peso.
I 400 grammi in più, infatti, si percepiscono solo sulle salite più ripide e solo se sai che è più pesante. Possono essere pochi o tanti in base ai punti di vista, ma alla fine non è una bici votata alla leggerezza e non sono questi ad essere decisivi, almeno per chi la usa per divertimento e non a livello professionistico.
La differenza più grossa che ho percepito già dalla prima uscita, invece, è relativa al comfort. La versione SL mi ha dato l’impressione di essere molto più comoda rispetto alla SLR (che ho provato solo qualche settimana fa e di cui quindi ho un ricordo fresco), tanto che nel corso della prima uscita mi sono fermato a controllare se effettivamente le gomme fossero da 25 mm (come sulla SLR) o da 28 mm.
Le gomme erano da 25 mm, per di più per camera d’aria, e quindi immagino che la differenza sia da ricondurre tutta alla diversa laminazione della fibra e alla tipologia di manubrio. Il cockpit integrato Madone, infatti, oltre che più bello e più aerodinamico, è sicuramente anche più rigido e alla lunga, su una bici del genere, fa una gran differenza.
Per gli stessi motivi, almeno credo, anche il feeling di guida è stato diverso. In discesa mi ha trasmesso immediatamente una confidenza superiore alla maggior parte delle bici aero.
Mentre con la versione SLR ho avuto bisogno di qualche uscita per prenderci la mano, questa SL mi ha convinto sin dalle prime pedalate, dandomi l’impressione di sicurezza. Forse è un po’ meno precisa e rapida, ma è sicuramente più facile da gestire.
Una caratteristica non scontata, vista la natura della bici, le gomme da 25 mm e le ruote da 51 mm di profilo.
Ma insomma, questa SL alla fine va meglio della SLR?
Ovviamente no, ma forse è più orientata verso le esigenze del cicloamatore “medio” rispetto alla SLR, che invece è progettata per il professionista (o se volete per l’agonista evoluto).
Chiaro che il peso in più e la differente laminazione hanno anche ripercussioni negative sulle prestazioni, in particolare quando si vuole cambiare ritmo in modo repentino. In questi casi la SL è meno reattiva e pronta rispetto alla SLR.
Una volta lanciata, invece, le differenze sono impercettibili e l’impressione è che servano pochi watt per mantenere la velocità di crociera.
Certo, come tutte le bici aero, si apprezza in modo particolare quando si inizia a viaggiare sopra i 35 km/h…
Nuova Trek Madone SL 7: in conclusione
La nuova Trek Madone SL ha un’indole meno grintosa e corsaiola rispetto alla SLR.
E’ un po’ più pesante e meno pronta sullo scatto secco, ma di contro costa meno (anche se non poco), è più comoda e guidabile.
In soldoni, se non siamo professionisti o agonisti evoluti e mettiamo da parte l’ego di avere per forza un top di gamma e la bici uguale a quella dei Pro’, tutto sommato questa SL ha più vantaggi che limiti…
Per maggiori informazioni: trekbikes.com