COMUNICATO UFFICIALE

Va in archivio la Maratona delle Dolomiti 2022.
L’edizione numero 35 dedicata ai “Ciüf”, alla flora, è stata stata baciata dal sole che ha illuminato le strade ladine per un giorno chiuse al traffico.
Al via in 6.871: 6.180 uomini e 691 donne di ben 67 nazionalità diverse.

Maratona delle Dolomiti 2022
Foto: © Freddy Planinschek

Il via alle ore 6:30 con patron Michil Costa (foto sotto) a fare da apripista in sella alla sua bici d’epoca ricordando il tema dell’edizione 2022.
«Le piante sono creature superiori, perché continuano a crescere – ha sottolineato Costa -. I fiori che si rigenerano, i petali che si riproducono, i tronchi che si allargano. Una crescita continua, non per un capriccio consumistico, bensì per una necessità naturale. Solo la nostra ignoranza cosmica può farci credere che la misura di tutte le cose siano l’uomo e le sue opere».

Maratona delle Dolomiti 2022
Foto: © Freddy Planinschek
Tanti i VIP al via. Davide Cassani (a destra) con Miguel Indurain. Foto: Alex Moling
Maratona delle Dolomiti 2022
Pier Bergonzi (Gazzetta dello Sport/SportWeek), al centro, con Paolo Bettini (a destra) e Filippo Pozzato (a sinistra). Foto: Alex Moling

A seguire il “serpente a pedali” si è inerpicato verso la prima salita di giornata: passo Campolongo
nella consapevolezza che un nuovo equilibrio fra natura e uomo sia più che mai necessario. La Maratona è una manifestazione che da anni s’impegna a coniugare sport e attenzione per l’ambiente. E lo fa attraverso iniziative concrete, come dimostra la certificazione “Green Event”. L’obiettivo di quest’anno era la riduzione in modo drastico dell’uso della plastica in occasione del ristoro finale. Grazie ad un investimento importante, sono stati acquistati 16.000 piatti in vetroceramica e stoviglie riutilizzabili: in questo modo l’uso della plastica è stato abbattuto: – 70%.

Foto: © Freddy Planinschek
Maratona delle Dolomiti 2022
Foto: © Freddy Planinschek

Le strade chiuse al traffico hanno permesso di godere, seppur nella fatica, le montagne e i passi dolomitici: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego, Giau e Valparola.
Tre, come da tradizione i percorsi in programma. Oltre al Lungo di 138 chilometri e 4230 metri di dislivello, il percorso Medio di 106 chilometri e 3130 metri di dislivello e il Sella Ronda di 55 chilometri e 1780 metri di dislivello.

Foto: Alex Moling

La Maratone delle Dolomiti 2022 ha potuto beneficiare della diretta integrale coordinata dalla Rai che ha trasmesso su Rai 2 le fasi salienti della gara e tutti gli approfondimenti. Dalle 6:00 alle 12:00 le immagini hanno raccontato non solo le gesta delle migliaia di corridori disseminati lungo le strade dolomitiche ma anche lo scenario spettacolare che fa da cornice alla corsa che entra subito nel vivo.

Lo sciatore Christof Innerhofer. Foto: © Freddy Planinschek

Sul piano agonistico sono stati il plurivincitore della Maratona Tommaso Elettrico ed il portoghese Goncalo Freitas ad attaccare senza esitazioni. La coppia in breve tempo ha conquistato e mantenuto la testa della corsa fino al Giau. Una corsa a due “rotta” da Stefano Stagni che sul Falzarego ha rotto gli indugi senza esitazione fino a staccare i diretti rivali ed alzare le braccia sul cielo (incredulo) sul traguardo di Corvara.

Maratona delle Dolomiti 2022
Foto: Alex Moling

«Non credevo di poter vincere oggi, però questa mattina mi sentivo bene – ha dichiarato a caldo Stagni -. Quando ho saputo che i due battistrada erano a poco più di un minuto davanti a me ho iniziato a spingere. E già sulla discesa del Giau ho iniziato a credere nelle possibilità di una vittoria. Sul Falzarego ho fatto la differenza. Crampi dappertutto e felicità totale».

Il podio finale uomini del percorso Lungo (foto sotto) vede così al primo posto Stefano Stagni che corre la Maratona in 4 ore e 27 minuti, seguito da Tommaso Elettrico in 4 ore e 29 minuti e dal portoghese Goncalo Freitas in 4 ore e 30 minuti.

Il podio del percorso lungo. Stefano Stagni (al centro), Tommaso Elettrico (a sinistra) e Goncalo Freitas (a destra). Foto: © Freddy Planinschek

In campo femminile altra grande impresa, grazie all’olandese Marta Maltha (foto sotto) che va a bissare la vittoria ottenuta l’anno scorso dopo essersi piazzata tre volte seconda facendo un tempo migliore di ben cinque minuti rispetto all’ultima vittoria: «Incredibile – ha sottolineato la Maltha -. Non riesco a crederci. Non mi aspettavo un tempo così, sono stata con Annalisa Prato e Martina Trevisol sul Campolongo, sul Pordoi, poi sul Sella ho fatto il vuoto e ho pedalato in solitudine fino al traguardo».

Foto: ©Manuel Glira

Marta Maltha ha chiuso e vinto il Lungo in 5 ore e 12 minuti, seguita con distacco da Martina Trevisol in 5 ore e 20 minuti e da Annalisa Prato in 5 ore e 22 minuti.

Sul percorso medio il podio maschile ha visto salire Rossano Mauti, Marco Pastacaldi e Franz Wieser, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, quello femminile ha visto, invece, Lisa De Cesare al primo posto, Olga Cappiello al secondo e Valeria Curnis al terzo.
Vincitori del Sella Ronda sono Davide Ferrari (1°), Federico Aicardi (2°) e Michael Hellweger (3°) per gli uomini e Milena Felici (1°), Laila Orenos (2°) ed Elena Valentini (3°) per le donne.

Foto: © Freddy Planinschek

L’attenzione è già rivolta a domenica 2 luglio 2023. Il tema della 36esima edizione sarà Umanité, l’umanità.
Un invito ad avere speranza e fiducia in noi, esseri umani di ogni latitudine e continente perché c’è ancora molto da imparare in termini di salvaguardia del pianeta.
«Dobbiamo fare qualcosa di concreto per salvare l’Humanitas così come la intendevano i pensatori del Circolo degli Scipioni, sostenitori degli ideali di attenzione e cura benevola tra gli uomini, e Gesù che con la sua radicalità unita a una buona dose di humour sul tema ci ha illuminato di saggezza che troppo spesso tendiamo a offuscare». Parola di Michil Costa. Arrivederci all’anno prossimo.

Maratona delle Dolomiti 2022
Foto: Alex Moling

Le classifiche complete sono disponibili QUI.

Foto in apertura: Manuel Glira

Per maggiori informazioni: maratona.it

Qui sotto la nostra intervista a Michil Costa.

Quale futuro per la Maratona dles Dolomites? A tu per tu con Michil Costa