COMUNICATO UFFICIALE

Parlare di sicurezza in strada è un tema di costante attualità, che coinvolge tanto gli automobilisti quanto i ciclisti: entrambi devono convivere sullo stesso terreno.
Trek ha fatto di questo tema una delle proprie mission e ha stilato un breve, ma efficace, protocollo per sensibilizzare ogni appassionato a prestare sempre più attenzione in strada. Un vero e proprio ABC.

sicurezza dei ciclisti su strada



La campagna sulla sicurezza promossa da Trek si fonda su un dato che testimonia come i ciclisti sovrastimino drasticamente la distanza a cui sono rilevabili dagli automobilisti.
Se non si adottano delle misure attive per aumentare la propria visibilità, il ciclista corre il rischio di non essere notato.
Ecco quindi che l’ABC della consapevolezza messo a punto da Trek si articola partendo da tre assunti principali:
Accese sempre (e in questo caso si parla di luci).
Biomotricità.
Contrasto.
Utilizzare le luci diurne è un buon metodo per farsi notare, ma la combinazione tra luci diurne, elementi per evidenziare le parti del corpo in movimento e scelta di un abbigliamento che contrasti con l’ambiente circostante rappresenta la ricetta migliore.

Più accorgimenti ABC si adottano durante le uscite in bici, più sarà facile essere notati.

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“A” COME SEMPRE ACCESE
Affinché una luce diurna sia efficace deve essere davvero luminosa soprattutto perché gli automobilisti, quando sono al volante, sono soggetti a tantissime distrazioni.
Una luce fissa potrebbe confondersi con l’ambiente circostante.
Al contrario, una luce lampeggiante salta subito all’occhio e cattura l’attenzione degli altri utenti sulla strada.
Inoltre, è stato verificato che le auto dotate di luci diurne, che oggi fanno parte della dotazione di serie, sono meno soggette a incidenti.
Applicare questa tecnologia anche alle biciclette è semplice ed anche logico a patto che si utilizzino prodotti appositamente studiati per emettere un fascio di luce riconoscibile anche alla luce del sole.

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In tal senso, la caratteristica minima di una luce per essere classificata come “utile” nelle ore diurne riguarda la presenza di ottiche, profili di lampeggio e portata del fascio luminoso sviluppato per lo scopo specifico.
Senza questi tre elementi, si tratta di normalissime luci.

Oltre a una vasta gamma di luci anteriori, Trek dispone di moltissime luci posteriori visibili durante il giorno: la Bontrager Flare R (da usare posteriormente) certifica la visibilità del ciclista fino a 2 chilometri grazie all’utilizzo di ottiche particolari che concentrano il fascio di luce e aumentano la luminosità.
Inoltre, la Bontrager Ion 800 R, dispositivo anteriore, assicura un fascio luminoso visibile a 1,5 chilometri.

sicurezza dei ciclisti su strada
Le luci Bontrager pesano solo 180 grammi e sono di comodo uso grazie alla batteria ricaricabile tramite cavo USB, al supporto regolabile e alla staffa quick connect per un semplice montaggio sul manubrio.
Il set di luci Bontrager Ion 800 R e Flare R è disponibile a un prezzo consigliato al pubblico di 149,99 Euro (sul sito Trek, al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, sono in offerta a 127,49 euro).
Qui invece trovate il nostro test del nuovissimo kit di luci Bontrager Ion Pro RT e Flare RT (nella foto in basso).

sicurezza dei ciclisti su strada

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“B” COME BIOMOTRICITA’
L’uomo è biologicamente programmato per riconoscere gli altri esseri umani prima di qualsiasi altro soggetto: è il movimento del corpo che permette di distinguere i ciclisti dall’ambiente circostante.
È questa l’idea che sta alla base del principio di biomotricità, cioè l’insieme di soluzioni tecniche che mettono in evidenza piedi, ginocchia e altre parti del corpo in movimento con materiali fluorescenti o catarifrangenti.
La ricerca dimostra che se un ciclista usa la biomotricità in modo efficace aumenta la propria visibilità fino all’83%.

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Ecco quindi un paio di pratici consigli per applicare al meglio il concetto di biomotricità: di notte, mettere in evidenza piedi, caviglie e gambe con prodotti realizzati con materiali catarifrangenti mentre in condizioni d’illuminazione diurna, indossare calze, scarpe, copri-scarpe o gambali di colore fluorescente.

“C” COME CONTRASTO
I colori fluorescenti si “attivano” solo in presenza dei raggi Ultravioletti e, quindi, della luce del sole.
Un ciclista che indossa capi dai colori fluorescenti aumenta la propria visibilità fino al 300% rispetto a uno che veste capi dai colori normali.

sicurezza dei ciclisti su strada

Il “problema” sorge però nelle ore serali e il motivo risiede nel fatto che i fari delle automobili non emettono raggi UV abbassando drasticamente l’efficienza di un capo fluorescente.
Diversi studi dimostrano che i ciclisti sovrastimano la loro visibilità nei confronti degli altri conducenti del 700%: indossare capi fluorescenti non è sinonimo di visibilità.
L’unica soluzione possibile è quella di utilizzare capi con dettagli riflettenti.

Un ciclista che desidera aumentare il proprio contrasto deve quindi utilizzare indumenti fluorescenti di giorno e riflettenti di sera.

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Per maggiori informazioni: trekbikes.com

Qui invece trovati tutti gli articoli su luci a led e sicurezza dei ciclisti in strada pubblicati su BiciDaStrada.it