Schwalbe: visita al quartier generale tedesco, dove nascono gli pneumatici
Francesco Savona
Schwalbe: visita al quartier generale tedesco, dove nascono gli pneumatici
Francesco Savona
REICHSHOF - In pochi sanno che Schwalbe, uno dei più grossi produttori mondiali di pneumatici per bici, è un'azienda familiare, passatemi questo termine, giunta alla terza generazione.
Ralp Bohle GmbH, la compagnia che sta dietro Schwalbe, fu fondata nel 1922 ed esportava componenti per biciclette, prodotti in Germania. Nel 1973 la svolta: Ralp Bohle inizia a importare in Germania dei copertoni da bicicletta, prodotti in Vietnam dall'azienda coreana Hung-A.
Il successo di quei prodotti nel mercato tedesco è immediato e così l'azienda decide di cambiarne il nome: Swallow, che in coreano significava "rondine", viene tradotto in tedesco e diventò Schwalbe. Non a caso il logo della casa tedesca ancora oggi è una rondine.
Una realtà, dunque, con una storia importante alle sue spalle, che abbiamo deciso di farci raccontare in prima persona dai suoi protagonisti, accettando l'invito a visitare il suo quartier generale in Germania.
Ma prima vi lasciamo a questo breve video di presentazione:
Dentro al quartier generale di Schwalbe
Oggi Schwalbe è una realtà imprenditoriale di successo con sede a Reichshof, un paesino immerso nella campagna tedesca a pochi chilometri da Colonia. Qui sorge il quartiere generale, una struttura moderna, realizzata tre anni fa, che si sviluppa su un'area di 2.200 mq e dà lavoro a circa 200 persone, tra tecnici, ingegneri e addetti al magazzino.
Come qualunque azienda che si rispetti, Schwalbe è attivamente impegnata nella salvaguardia dell'ambiente e oltre il 70% dei materiali utilizzati per realizzare questo edificio sono riciclabili ed ecosostenibili.
"In questo complesso - ci racconta Jakob Maben, Product Manager dei prodotti dedicati al mondo Gravel&Road - si concentrano le attività di Ricerca&Sviluppo, Marketing e Vendita". Qui è stato allestito anche un gigantesco magazzino, che, prosegue Jakob, "si occupa di smistare in Europa la produzione che arriva dal Vietnam, dove ha sede lo stabilimento produttivo di Schwalbe, che ancora oggi, a distanza di 50 anni, è portato avanti assieme alla storica azienda coreana Hung-A".
In questo magazzino giorno arrivano circa 30 mila prodotti dal sud est asiatico e, al suo interno, si possono stivare fino a quattro milioni di prodotti.
Il giro del mondo in bici
Ma prima di parlare del presente e del futuro di questa azienda, ci siamo fatti raccontare da Philipp Jahn, Head of Marketing & Brand, la storia di Schwalbe, con un episodio, che più di tutti, descrive la filosofia di questo brand.
"Siamo nel lontano 1981 - racconta Jahn ai nostri microfoni - e un giovane professore tedesco, di nome Wolfgang Reiche, vuole pianificare un viaggio intorno al mondo... in sella a una bici. Manda 80 lettere a tutti i principali produttori mondiali di componenti per chiedere consigli su come equipaggiarla al meglio. Ebbene, solo sette aziende rispondono alla sua domanda, proponendogli però solo componentistica standard, già disponibile a catalogo, e che poco si adattava a un'impresa di quel tipo.
Ralp Bohle, invece, resta colpito da questa richiesta, è entusiasta e, nell'accettare di fornire supporto al professore, intravede un'opportunità unica per testare nuovi prodotti in un'avventura così massacrante per pilota e mezzo. Mette a disposizione del professore tutto il suo reparto di ricerca e sviluppo, realizzando quella che di lì a poco sarebbe diventato uno dei prodotti di maggiore successo dell'azienda tedesca: la gomma Marathon".
"Lavoriamo fianco a fianco con gli atleti"
Questo breve aneddoto ci fa capire la filosofia di un brand che da sempre è attento ai nuovi sviluppi, alle tendenze future, alle esigenze delle aziende per i prodotti OEM. Un brand che lavora a contatto dei propri atleti, creando una sinergia per fare tesoro della loro esperienza e al tempo stesso fornirgli prodotti e tecnologie innovative da usare in gara.
Uno sviluppo tecnologico fatto per i campioni, assieme ai campioni, ma che poi puntualmente è stato messo a disposizione di tutti. Lo scopo finale di utilizzare una bici gommata Schwalbe, sia che si tratti di una mtb o di una bici da strada, ci spiegano in azienda, resta quello di alzare la confidenza durante la guida, di portarla a un livello sempre più alto.
L'innovazione è la chiave del successo
E per far questo la ricerca e lo sviluppo sono importantissimi. Ecco perché qui, nel quartiere generale di Reichshof, gli ingegneri tedeschi sono gelosissimi dei macchinari utilizzati per testare i nuovi prodotti. Siamo entrati all'interno di un'area riservatissima, dove era vietato riprendere o fare foto con il cellulare.
È qui che nascono le nuove idee, è sempre qui che vengono portati avanti i nuovi progetti, insomma è il laboratorio segreto dove vengono concepiti gli pneumatici che poi noi ciclisti utilizziamo durante le nostre uscite.
"Noi sviluppiamo l'idea" - ci spiega Jakob Maben - la mandiamo nel nostro stabilimento vietnamita e in poco più di tre settimane abbiamo qui il prodotto da testare. Grazie a dei macchinari avanzatissimi possiamo fare ogni tipo di test, da quello sulla resistenza al rotolamento ai test di durabilità, a quello sulla resistenza agli impatti; c'è persino un microscopio in grado di "guardare dentro le tele" per vedere se ci sono micro fratture che possono andare a inficiare il comportamento finale del prodotto".
Quanto ci vuole per lo sviluppo di un nuovo pneumatico, dall'idea alla messa in vendita?
Mediamente dai due ai tre anni. E poi naturalmente non possono mancare i controlli qualitativi sui lotti che arrivano per la vendita. "Per il check della qualità si prendono da i 4 ai 10 campioni su un lotto di circa 500/1.000 pezzi", conclude Jakob.
No allo sfruttamento degli alberi da gomma
Vi abbiamo parlato del passato e del presente di Schwalbe. Ma l'azienda tedesca è una multinazionale che guarda al futuro, con un occhio di riguardo alla salvaguardia dell'ambiente, attività che la vede impegnata attivamente su due fronti: da un lato la produzione sostenibile della gomma per la costruzione degli pneumatici; dall'altro lo smaltimento delle gomme usate.
Ce lo facciamo raccontare da Felix Jahn, Head of Corporate Social Responsability, ossia il top manager che si occupa delle scelte di business orientate a perseguire obiettivi di sostenibilità ambientali.
Pazientemente, essendo un argomento complesso, ci spiega che Schwalbe è contraria alle piantagioni di alberi da gomma, perché sfruttano l'ambiente e impoveriscono le popolazioni locali. "La produzione di gomma naturale, se fatta con criterio, è eco sostenibile, ma purtroppo non è sempre così", ci spiega Felix. "Per noi la gomma naturale è importante. Ogni pneumatico che produciamo ne contiene tra il 27% e il 39%. A differenza di multinazionali che lavorano in questo settore, noi preleviamo la gomma direttamente dagli alberi presenti nella giungla, rispettando il ciclo di vita della foresta e aiutando finanziariamente le popolazioni locali."
Schwalbe collabora dal 2020 con Fair Rubber (gomma naturale proveniente dal commercio equo-solidale e da coltivatori certificati) per migliorare le condizioni di vita e di lavoro locali. "I nostri coltivatori raccolgono la gomma in foreste seminaturali a 150 km da Jacarta, in Indonesia, e ricevono prezzi fissi ed equi per il loro prodotti".
"Smaltiamo le nostre gomme"
Infine, continua Felix, c'è il delicato tema dello smaltimento degli pneumatici usati. "Schwalbe è al momento l'unico produttore di pneumatici a chiudere il ciclo di vita del prodotto, dalla sua produzione al suo smaltimento." In Germania ci sono oltre 1.000 punti di raccolta presso dealer convenzionati che si occupano di riciclare i prodotti usati dei clienti. "In questo modo riusciamo a riciclare fino a un milione di pneumatici l'anno", ci dice orgoglioso Felix.
Tramite un procedimento estremamente raffinato, vengono isolati i materiali che saranno riutilizzati per la realizzazione dei nuovi pneumatici, da quelli dedicati all'enduro a quelli destinati alle discipline gravel&road.
Due numeri su tutti: la percentuale di materiali riciclati e rinnovabili utilizzati nel pneumatico Green Marathon è dell'80%. La base è il nylon riciclato, che viene utilizzato nella carcassa dello pneumatico e sostituisce completamente il nylon derivato dal petrolio, permettendoci di inquinare meno e risparmiare complessivamente il 41% di CO2eq rispetto al modello precedente, l'unità di misura utilizzata per esprimere in modo uniforme l'impatto sul clima dei diversi gas serra. "Piano piano", conclude Felix, "vorremmo esportare questo modello di "economia circolare" nel resto del mondo".
Per saperne di più su Schwalbe: schwalbe.com/it/
QUI, invece, trovate tutti gli articoli sulla casa tedesca.