Avere la possibilità di percorrere le strade del circuito tricolore alla vigilia dei Campionati Italiani era già una cosa interessante di per sé, farlo con il CT della nazionale Davide Cassani è stato qualcosa di ancor più stimolante.

Una bella pedalata, che vi racconteremo nei dettagli nei prossimi giorni, quando faremo un reportage del nostro press trip alla scoperta della “Via Romagna”, ma in questa occasione ci soffermeremo sull’aspetto tecnico del percorso e sulla chiacchierata fatta con Davide con focus sulle Olimpiadi di Tokyo.



Iniziamo dal percorso.
Come anticipato nel nostro articolo di presentazione le salite principali del circuito finale sono due: Mazzolano e Cima Gallisterna.

Sono due salite non troppo lunghe, ma che a nostro avviso faranno la selezione in quanto sono ripide e verranno affrontate in rapida successione.
Da non sottovalutare anche le discese, entrambe molto veloci e tecniche che potrebbero rimescolare le carte in tavola.
Terzo incomodo: il caldo.
La giornata di domenica, come quella odierna, si prospetta caldissima e sarà un’ulteriore difficoltà con cui i corridori dovranno fare i conti.

circuito tricolore

L’occasione, come anticipato, è stata ghiotta anche per scambiare quattro chiacchiere con Davide Cassani sulle prossime Olimpiadi di Tokyo di fine luglio.
Gli abbiamo fatto qualche domanda durante la pedalata e il commissario tecnico è stato gentilissimo nel soddisfare le nostre curiosità.

Il percorso del campionato italiano a cronometro era molto simile a quello delle Olimpiadi. La scarsa brillantezza di Ganna ti preoccupa o è semplicemente dovuta ad una programmazione specifica?
– Il livello degli specialisti italiani delle prove contro il tempo si è alzato molto, basti pensare che il campione del mondo è arrivato quarto.
Detto questo, Ganna deve essere al top tra un mese quindi è del tutto normale che in questo periodo non renda al massimo.
Inoltre, il percorso non era molto adatto alle sue caratteristiche e se non sei al top nel ciclismo moderno non è facile vincere.

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– Il tracciato della prova su strada di Tokyo è molto impegnativo, con salite lunghe e pendenze notevoli a differenza del circuito di Imola in cui le asperità sono corte e ripide.
La prova tricolore sarà comunque indicativa o in alternativa quali saranno gli appuntamenti più significativi per fare la selezione azzurra?
– Il percorso è molto diverso rispetto alla prova olimpica, sarà comunque un banco di prova interessante per sondare lo stato di forma dei corridori, ma la formazione verrà definita a fine mese prendendo in considerazione tutte le corse in calendario.

– A Tokyo è previsto un clima caldissimo e umido. Ci sarà una preparazione specifica in tal senso?
– Sappiamo che ci sono atleti che stanno adottando tecniche molto estreme per adattare il proprio fisico al caldo (sedute sui rulli in sauna), ma a mio avviso il modo migliore è semplicemente sfruttare le nostre condizioni climatiche, che si avvicinano abbastanza a quelle Giapponesi.

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– Ciclismo giovanile. Quali sono i giovani italiani più promettenti?
– Secondo me abbiamo un bel vivaio in Italia, tra i nomi più interessanti Fortunato, Battistella, Covi, Dainese e Tiberi.
Hanno già fatto vedere belle cose, potrebbero garantirci un ottimo futuro.

Per maggiori informazioni sul Campionato Italiano Strada Elite: imola-er2020.it