
Chi è Andrew Feather, l’amatore che ha battuto Pogačar: peso, VO2 Max, watt/kg, massa grassa
Giovanni Bettini

Chi è Andrew Feather, l’amatore che ha battuto Pogačar: peso, VO2 Max, watt/kg, massa grassa
Giovanni Bettini
La notizia ha fatto il giro del mondo. Pogačar è arrivato secondo (e già questo basterebbe), battuto da un amatore che fa l'avvocato. Tutto vero: è successo domenica scorsa a Krvavec (Slovenia) in occasione della Pogi Challenge, una due giorni di beneficienza a favore della Tadej Pogačar Foundation. Andrew Feather, 40 anni, britannico (foto sotto) entra così a far parte della ristretta cerchia di ciclisti che in questa stagione sono riusciti a battere il fuoriclasse sloveno.

Il "duello" è andato in scena a 24 ore dalla storica vittoria al Lombardia sulla salita che conduce alla stazione sciistica di Krvavec (12,6 km al 7,8%) grazie ad un format piuttosto suggestivo.
- - Partenza dall'ippodromo di Komenda (paese natale di Pogačar);
- - primi 9,3 km di riscaldamento ad andatura turistica;
- - al bivio per Krvavec, Tadej concede sei minuti di vantaggio alla carovana;
- - l'obiettivo è riuscire ad arrivare in cima senza farsi riprendere.
I dettagli di questa insolita gara in salita nel video qui sotto.
Un amatore batte Pogačar sulla "sua" salita
È chiaro ed evidente che i toni sensazionalistici non fanno molta strada.
Il fatto va preso per quello che realmente è: un interessante confronto tra uno dei ciclisti più forti della storia e un amatore che presenta ottimi valori e che nella vita fa altro.
Un amatore che il giorno prima non ha dominato Il Lombardia spingendo 390 watt medi negli ultimi 37 km. Un amatore che non è Campione del mondo ed europeo in carica e che non è andato a podio in tutte e cinque le Classiche Monumento della stagione (potremmo continuare a lungo).
Quindi... Sì, Andrew Feather è stato l'unico tra i 1.188 corridori al via a non essere stato ripreso da Pogačar al punto da conquistare anche il KOM Strava.


Al tempo stesso, il tempo di gara effettivo (netto) mette tutto e tutti al loro posto: 3'31'' in più rispetto a Tadej che per dovere di cronaca nelle prime fasi dell'ascesa è stato aiutato dal compagno di squadra Domen Novak.

Mettiamoci anche il fatto che la salita di Krvavec Pogačar la conosce bene visto che qui nel 2009 ha vinto la sua prima gara: tre minuti e mezzo in poco più di 12 km a livello assoluto sono un'enormità.
Un divario che visto da un'altra prospettiva mette sotto la lente d'ingrandimento le doti atletiche di Andrew Feather...

Tutti i numeri di Andrew Feather
Due figli, laureato in legge con il massimo dei voti, Feather si occupa di affari legali per conto di Babcock International Group, azienda britannica attiva nei settori aerospazio, difesa e ingegneria nucleare.
Collaboratore GCN, ambassador di diversi marchi e quattro volte British Hill Climb Champion, Andrew è alto 175 cm e pesa 63 kg.
Le gare in salita mass start (format ancora poco sviluppato da noi, QUI un esempio) sono la sua specialità: prestazioni brevi ad alta/altissima intensità.
Basta dare un occhio al suo profilo Instagram...

Nel 2019 Feather, all'epoca 33enne, è stato testato dallo Human Perfomance Lab dell'Università di Bath: sono emersi valori eccellenti.
A partire dal VO2 Max: 78.7 ml/min/kg.
Un valore "da Tour de France" visto che uno studio pubblicato nel 2012 sempre dall'Università di Bath ha rivelato che la maggior parte dei corridori in gruppo alla Grande Boucle presenta valori compresi tra i 70 e gli 80 78.7 ml/min/kg.
Il medesimo test ha restituito una massa grassa pari al 5,8% e un picco di potenza di 425 watt pari 6.75 watt/kg.

In questi anni Andrew non si è fermato, anzi.
Al top della forma, secondo quanto dichiarato da GCN, è in grado di sostenere 480 watt per 10' (7.6 watt/kg). Valori alla portata di pochi amatori. E infatti Andrew nel suo "cortile" è praticamente imbattibile: pensate che ha chiuso il 2024 con un tasso di vittoria pari all'83%.

All'arrivo di Krvavec il giornalista Igor Tominec ha chiesto a Pogačar se c'è qualche possibilità di vedere Andrew Feather con la maglia dell'UAE Team Emirates.
«Abbiamo già una squadra al completo - ha precisato il Campione del mondo -. Chi va così forte in salita potrebbe essere utile in gara. Ognuno ha il proprio percorso, magari questi profili nemmeno vogliono entrare tra i professionisti. Ho rispetto per questi corridori».
Insomma mai dire mai.
Nel frattempo Andrew Feather andrà a caccia del quinti titolo British Hill Climb domenica 26 ottobre sullo strappo di Bank Road a Matlock (Gran Bretagna).
Nell'articolo qui sotto i numeri (impressionanti) di Pogačar.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.





