

Le pedivelle corte sono sempre più utilizzate dai Pro’ (su strada, in Mtb e nel triathlon) e sempre più consigliate dagli esperti di biomeccanica, tanto che molte aziende di bici hanno modificato le specifiche di montaggio con aste più corte rispetto al passato.
Montare pedivelle corte non dà le stesse sensazioni a tutti i ciclisti, ma come abbiamo spiegato nel nostro test, i vantaggi, seppur lievi, sono decisamente superiori agli svantaggi.

Tali vantaggi sono in gran parte riconducibili ad un angolo busto/femore più aperto in corrispondenza del punto morto superiore (immagine in basso) e ad una riduzione della flessione delle articolazioni di anca e ginocchio, come conferma un recente studio scientifico di giugno 2025 dal titolo “The impact of minor crank length adjustments on lower body cycling kinematics”.
Lo studio ha analizzato come piccoli cambiamenti nella lunghezza delle pedivelle ( ±5 mm e ±10 mm) influenzano:
- 1- la cinematica del corpo inferiore durante la pedalata
- 2- la tolleranza all’esercizio e la potenza prodotta

Pedivelle corte: i risultati dello studio
Di seguito abbiamo sintetizzato i risultati più importanti emersi da questo recente studio sulle pedivelle corte. Se volete approfondire, QUI lo trovate nella sua interezza.
1- Piccole variazioni nella lunghezza delle pedivelle, nell’intervallo tipico compreso tra 165 e 175 mm, non alterano la potenza prodotta, ma modificano in modo significativo la cinematica della pedalata e i movimenti del bacino, dell’anca e del ginocchio (pedivella più corta -> circonferenza della pedalata ridotta -> minore arco di movimento di anca e ginocchio)
2- Pedivelle più corte possono aiutare a:
- • aumentare l’inclinazione anteriore del bacino, migliorando l’aerodinamica e riducendo lo stress lombare.
- • ridurre flessioni e rotazioni eccessive di anca e ginocchio, diminuendo il rischio di infortuni da sovraccarico e di dolori al ginocchio.
- • ridurre i movimenti laterali e rotatori del bacino, migliorando il comfort e riducendo lo sfregamento sulla sella.
QUI trovate altri articoli dedicati alla biomeccanica pubblicati su Bicidastrada.it, mentre in basso c'è un video in cui vi parliamo del test che abbiamo eseguito passando da pedivelle da 172,5 a 165 mm:
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.




