L’hotel Bella Vista di Trafoi diretto dalla leggenda dello sci azzurro Gustav Thöni (foto sotto) ricorda l’impresa di Fausto Coppi al Giro d’Italia 1953 con una mostra al 46° tornante dello Stelvio (versante da Prato).
A partire da sabato 10 giugno e per tutto il periodo estivo proprio di fronte alla struttura gestita dalla famiglia Thöni-Gander sarà possibile ammirare le fotografie dei Campioni che resero celebre la 20° tappa del 36° Giro d'Italia datata 1 giugno 1953.
Una frazione che è parte della storia del ciclismo: Fausto Coppi transita da solo in vetta allo Stelvio che viene affrontato per la prima volta.
Nasce così la Cima Coppi che ancora oggi, a 70 anni di distanza da quell'impresa, contraddistingue il valico più alto del Giro d'Italia.
La mostra “1953-2023: 70 anni di Cima Coppi”, oltre a ricordare l'impresa di Coppi proporrà le immagini di Hugo Koblet, Pasquale Fornara e Gino Bartali, protagonisti di quella storica tappa, definita anche il "Duello dei giganti”.
La mostra al 46° tornante dello Stelvio: storia di un'impresa
La tappa Bolzano-Bormio del Giro d’Italia 1953 prese il via alle ore 13:15 del 1° giugno 1953, in una giornata dalle condizioni climatiche incerte e venti fortissimi: reale il rischio bufera in vetta allo Stelvio.
Le cronache sportive dell’epoca narrano di un gruppo compatto in concomitanza del trasito proprio di fronte all’hotel Bella Vista.
A 12 chilometri dalla vetta fu Nino Defilippis a muovere le acque provocando la reazione della Maglia Rosa, lo svizzero Hugo Koblet.
A seguire Coppi iniziò la sua progressione superando tutti.
L’Airone guadagnò così la testa della corsa. In cima al Passo dello Stelvio Coppi transitò con 4'30'' su Koblet che a causa della troppa audacia cadde ben due volte lungo i tornanti del versante lombardo.
A 7 chilometri da Bormio, la corsa di Koblet si interruppe per una foratura: nonostante il rapido intervento della squadra per sostituire la ruota, il ritardo accumulato segnò la fine del suo Giro.
Coppi era ormai già al traguardo, accolto da una folla in visibilio.
Con un tempo complessivo di 118 ore, 37 minuti e 26 secondi, Fausto Coppi si aggiudicò il suo quinto Giro d’Italia, a 13 anni di distanza dal primo. Hugo Koblet, che aveva indossato la Maglia Rosa per ben 12 tappe, finì per classificarsi secondo con 1'29'', con Pasquale Fornara sul gradino più basso del podio a 6'55''.
Il grande rivale di Coppi, Gino Bartali, si classificò al quarto posto ad oltre 14'.
Lo Stelvio aveva pronunciato la sua prima sentenza.
La mostra al 46° tornante dello Stelvio è all'aperto e liberamente aperta al pubblico.
Per maggiori informazioni: stelvio-hotels.com/hotel-bella-vista
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.