Corsone!
È questa la parola giusta per definire la prestazione di Ganna in salita all’UAE Tour. Sul traguardo di Jebel Jais dopo 181 km di gara ed oltre 21 chilometri d’ascesa, il nostro Filippo ha “regalato” solo 3” al vincitore di tappa, e attuale leader della classifica generale, Tadej Pogačar.

Foto LaPresse – Fabio Ferrari

Ganna grazie a questa bella prestazione è secondo a soli 2” dal campione sloveno quando mancano due tappe al termine della corsa a tappe emiratina che si deciderà, sabato prossimo, sulle rampe della Jebel Hafeet. Una salita di 10,8 km con pendenza media del 5,8%, con il tratto centrale che presenta pendenze che non scendono quasi mai sotto il 7%.

C’è un dato di fatto che va oltre le sorti dell’UAE Tour: Ganna in salita va forte!
Alla faccia dei suoi 87 kg, peso da lui dichiarato in un post Instagram.
Anche se, ragionando dati alla mano, le pendenze non estreme (media del 5,4%) del Jabel Jais lo hanno sicuramente aiutato.




Pogačar sul velluto. Ganna: 40′ a 459 watt

Jebel Jais è stato uno dei primi veri arrivi in salita di questa stagione.
A dimostrarlo è l’ordine d’arrivo con molti nomi che ambiscono alla generale delle grandi corse a tappe di tre settimane: Vlasov, Adam Yates, João Almeida, Pello Bilbao, Hindley, un redivivo Hirt e, appunto, Tadej Pogačar che sembra aver vinto senza particolari difficoltà.

Foto LaPresse – Fabio Ferrari

Sono proprio questi nomi a dare ancora più valore ai numeri espressi da Ganna in salita: 40’46” a 459 watt medi, 5,2 watt per chilo.
Il valore assoluto è mostruoso, quello di peso/potenza un po’ meno, ma Pippo è pesante e oltre un certo limite con i watt non si può andare.

Ganna in salita


Numeri di alto livello, ma l’attenzione nostra e di molti altri addetti ai lavori è andata oltre la prestazione atletica. A stupirci è stata la grinta scaricata sull’asfalto da Ganna su un terreno a lui non congeniale. A confermare questa impressione ecco un post Instagram…

 

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Ganna in salita con i più forti: gambe e carattere

In questo avvio di stagione il nostro Pippo sembra aver fatto uno scatto di mentalità: pronto a giocarsi le sue carte anche quando la strada sale, soprattutto se ci si gioca la classifica generale.

L’UAE Tour è la conferma di quanto di buono ci aveva fatto vedere al Tour de la Provence.
Dal punto di vista atletico le differenze con Pogačar rimangono comunque evidenti e a dimostrarlo è il picco di potenza raggiunto nel finale. Pogačar 1.040 watt, Ganna 870 watt, in base ai dati forniti da Velon.
In soldoni, sembra che Pogačar sia arrivato a sprintare senza aver faticato troppo nei chilometri precedenti, e dunque ha saputo esprimere ancora una grande esplosività, mentre Ganna aveva le gambe in croce.
Ecco spiegata la differenza di potenza massima tra i due.

 

Ganna in salita

Ganna ci ha emozionato non solo per la sua prestazione, ma sopratutto per il suo carattere. Non avrà mai lo spunto di Pogačar quando la strada sale, i suoi dati in salita rivelano che su questo terreno dovrà continuare a giocare di rimessa.
Nonostante tutto però, grazie anche alle sue grandi doti atletiche è lì: su un terreno sfavorevole a dar battaglia. Duro a morire (e da battere). Madre Natura arriva fino ad un certo punto, poi serve la testa.
Ganna è l’esempio del talento che desidera fare il paio con l’opportunità.

Per sapere quello che potremo aspettarci da lui nei Grandi Giri dovremo probabilmente pazientare ancora qualche anno.
Intanto appuntamento sabato sulle rampe della Jebel Hafeet.

Ganna in salita

Per maggiori informazioni sull’UAE Tour: theuaetour.com

Foto in apertura: LaPresse – Fabio Ferrari

Qui sotto ecco come lavora Ganna dietro le quinte.

Nei segreti di Ganna con il suo osteopata in nazionale Morini