TEST - Colnago V5Rs: un pregio, un dettaglio che non convince e una riflessione

Giovanni Bettini
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TEST - Colnago V5Rs: un pregio, un dettaglio che non convince e una riflessione

Giovanni Bettini
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È la bici del Campione del Mondo. È la tradizione declinata in chiave moderna anche se per alcuni "non è più la Colnago di una volta" perché manca la firma del Maestro sull'orizzontale. Il sigillo di Ernesto che a maggio 2020 ha passato il testimone al fondo degli Emirati Arabi Chimera Investments aprendo di fatto un nuovo corso. Ricco, in tutti i sensi.

Colnago V5Rs
La Colnago V5Rs nella tonalità VRBK

Pensate che la Colnago V5Rs presentata ad aprile di quest'anno (QUI la nostra news) ha raccolto lo scettro dalla V4Rs: la bici da strada Colnago più vincente di tutti i tempi. Gran parte del merito, manco a dirlo, è di Tadej Pogačar.

Il fuoriclasse sloveno ha utilizzato per la prima volta questa bicicletta in occasione dell'Amstel Gold Race (foto sotto) fino al Giro del Delfinato (nel mezzo le vittorie di Freccia e Liegi), salvo poi correre la seconda parte di stagione su Y1Rs.

Colnago V5Rs Pogacar Amstel 17 1
Foto: Leon Van Bon

Sul perché di questa scelta tecnica le indiscrezioni si sprecano.

In realtà Tadej viaggia quasi sempre con sei biciclette al seguito: tre V5Rs e tre Y1Rs come ci ha confermato il suo meccanico Boštjan Kavčnik.
Alla vigilia del Mondiale in Ruanda, Pogačar ha alternato in allenamento i due modelli sperimentando diverse configurazioni ruote (vedi QUI) salvo poi optare per la Y1Rs nonostante i 5.475 metri di dislivello complessivi.

Insomma a Tadej la serie V piace.

E non solo a lui a quanto pare visto che questa piattaforma ha segnato il cambio di passo di Colnago anche sotto l'aspetto commerciale: pensate che il fatturato è passato da 17 milioni di euro (2020) ai 73 milioni dell'ultimo bilancio.

1 – Dettagli tecnici

- Geometrie

Nel segno della continuità con ritocchi a livello di stack, reach, lunghezza dell'orizzontale, angolo di sterzo, angolo piantone e rake forcella se si mette sotto esame la tabella geometrie nel suo complesso.

V5RsV4Rs immagine laterale white
Il confronto sul piano laterale tra la sagoma della V5Rs (in nero) e quello della V4Rs (in giallo).

Analizzando la taglia 485 mm, oggetto di questo test nonché la misura utilizzata abitualmente da Pogačar (176 cm di statura), le discrepanze diventano ancora più sottili.

Stack: 539 mm (V5Rs), 539 (V4Rs) | Nessuna differenza.
Reach: 384 mm (V5Rs), 383 (V4Rs) | + 1 mm
Lunghezza dell'orizzontale (O
): 530 mm (V5Rs), 535 mm (V4Rs) | + 5 mm
Altezza tubo di sterzo (Hs): 127 mm (V5Rs), 130 mm (V4Rs) | - 3 mm
Angolo di sterzo (Ss): 72.3° (V5Rs), 71.5° (V4Rs) | + 0.8°
Angolo piantone: 74.8°(V5Rs) , 74.5° (V4Rs) | + 0.3°
Rake forcella: 47 mm (V5Rs), 43 mm (V4Rs) | + 4 mm

Confermate le sette taglie: 420, 455, 485, 510, 530, 550 e 570 mm.

- Assetto in sella

Numeri alla mano permane un'impostazione corsaiola, ma non troppo aggressiva vera e proprio segno distintivo della serie V che venne per la prima volta alla luce nel giugno 2014 (la bici si chiamava V1-R, vedi QUI).

Gli aggiustamenti dell'ultima generazione sommati assieme tendono ad avanzare e abbassare il baricentro del ciclista rispetto al recente passato.
Un'impostazione sempre più in voga tra i professionisti che gioca a favore della reattività e di un mezzo nel complesso più sensibile in particolare all'avantreno.

Colnago V5Rs

Io sono alto 168 cm, cavallo 78 cm.
La 485 mm non è la mia taglia (meglio una 45,5) anche se risulta comunque guidabile e configurabile anche a livello di altezza sella: la mia è compresa tra 69 e 69,5 cm. La Colnago V5Rs continua così ad essere una bici "particolare" anche per via della tabella geometrie.

Il dato numerico della taglia è riferito alla lunghezza effettiva del tubo di sella che rimanda ai parametri di un verticale 515/520 mm.

Di conseguenza l'orizzontale virtuale diventa più che mai fondamentale per sciogliere ogni dubbio sulla messa in sella.

Colnago V5Rs
Anche con una taglia in più sono riuscito a conservare un po' di margine a livello del reggisella

- Cura costruttiva

Dal macro al micro la bici è armoniosa, ben fatta, in grado di conquistare tutti coloro che amano il profilo della classica bici da strada.

L'accento aero derivante dal medesimo iter progettuale della Y1Rs emerge se si osserva attentamente il telaio a tre quarti e frontalmente.
Le sezioni sono più schiacciate e allungate rispetto alla V4Rs (vedi comparativa sotto).

Sulla serie sterzo torna il cuscinetto superiore da 1-1/8'' proprio per "limare" il più possibile a livello d'impatto aerodinamico

Shape V4Rs V5Rs

La verniciatura VRBK combina un taglio superiore nero lucio ad una porzione inferiore opaca. Il tutto viene impreziosito dai dettagli iridescenti che risaltano una volta esposti alla luce diretta del sole.

L'esercizio estetico diventa così simbolo di un modello che ha pochi fronzoli e che sembra in un certo senso legato al passato quando ancora non c'erano troppe integrazioni, le porte sul tubo obliquo, alloggiamenti dedicati agli accessori, etc.

Bene da un lato anche se la predisposizione per il fanale anteriore sul supporto ciclocomputer dedicato al manubrio proprietario non guasterebbe...

- Componentistica utilizzata

L'allestimento oggetto di questo test delinea la proposta "base".

  • - Manubrio integrato in fibra di carbonio CC.01 dotato di un lieve angolo esterno/flare. Le misure dichiarare da Colnago si riferiscono alla larghezza centro/centro nella zona delle leve, + 2 cm a fine piega.
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  • - Gruppo Shimano Ultegra R8100 Di2, guarnitura 52-36, pacco pignoni 11-34.
  • - Ruote Vision SC45 i23: cerchio in fibra di carbonio, raggi in acciaio, mozzi V-200 con ruota libera a tre nottolini).
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  • - Reggisella con arretramento 15 mm, standard per tutte le taglie. Il reggisella a testa dritta viene venduto separatamente.
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  • - Forcellino UDH (Universal Derailleur Hanger)
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In fase d'ordine è possibile configurare:

  • - lunghezza pedivella;
  • - ingranaggi guarnitura;
  • - cassetta;
  • - lunghezza attacco e larghezza piega del manubrio integrato (sei le combinazioni disponibili);
  • - sella.

Una nota a parte è riservata alle ruote.
Se scegliete una trasmissione Shimano Ultegra R8100 Di2, Sram Force AXS o Red AXS l'unica opzione disponibile è rappresentata dalle Vision SC45 i23.

Con Dura-Ace R9200 Di2 e Campagnolo Super Record l'offerta contempla le Shimano Dura-Ace C50, le Enve SES 4.5 e le Campagnolo Bora Ultra WTO 45 (solo con Super Record).

- Peso

La bici pronta per pedalare con pedali Favero Assioma Duo, portaborracce Elite Vico Carbon, sella Selle Italia SLR Boost Superflow e supporto ciclocomputer pesa 7,45 kg.

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Tenete presente che 150 gr ca. si possono recuperare utilizzando camere d'aria in TPU rispetto alle classiche in butile.

Il telaio grezzo taglia 485 mm pesa 685 gr: siamo di fronte alla piattaforma Colnago più leggera di sempre.

Mandrills V5Rs 6
Il telaio grezzo prima delle operazioni di incollaggio del carro

- Prezzo

Il listino è pari a 10.800 euro.
A livello di street price nel momento in cui scriviamo la V5Rs oggetto di questo test si trova online a 9.199 euro.

Non ci nascondiamo: il prezzo è alto, ma dobbiamo prendere in considerazione quello che c'è oltre la lista di montaggio.

Colnago è un marchio identitario, forte e riconoscibile: riesce a collocare il ciclista in un immaginario fatto di stile, tradizione, eccellenza, vittoria.

Il secondo aspetto è legato al valore immateriale del bene, ovvero, la capacità di produrre valore oltre le caratteristiche fisiche. Una dimensione che innesca un vantaggio competitivo non solo in fase di rivendita.

Non da ultimo, il bilancio. Il marchio dell'Asso di Fiori, seppur partner del Campione del mondo e della squadra World Tour numero 1, viaggia su un'economia di scala ben diversa da quella dei colossi del settore.

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Agli occhi dell'utente il prezzo può sembrare spropositato, lato Azienda questa è la condizione per evolversi, mantenere il posizionamento e rendere possibile quello che vediamo "là fuori".
Tenete presente che dal 2021 a oggi l'azienda ha triplicato le vendite grazie soprattuto alla serie V...

Al netto di queste condizioni, il manubrio integrato proprietario CC.01 meritava di essere aggiornato con specifiche un po' più aggressive: larghezza ridotta, maggior angolo esterno/flare, curvatura interna/inward bending, etc.

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- Garanzia

Due anni con la possibilità di estendere la copertura a tre anni registrando la bici QUI entro 30 gg dall'acquisto. I difetti estetici e di verniciatura sono coperti per 12 mesi.

Proprio per salvaguardare la finitura Colnago ha messo a punto, in collaborazione con Nuncas, due prodotti specifici per la pulizia: uno sgrassatore, dedicato alla trasmissione e alla rimozione dello sporco ostinato, e un detergente concentrato per il lavaggio con idropulitrice a bassa pressione.

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2 – Comportamento in salita

Non posso far altro che confermare quanto di buono rilevato in occasione della prima uscita lungo l'ascesa che da Gardone Riviera (BS) conduce in località San Michele passando per il Vittoriale (asperità inserita nel percorso medio Colnago Cycling Festival).

La V5Rs è agile e pronta così come ci si aspetta da una bici World Tour all round. L'assetto leggermente più sbilanciato verso l'anteriore rispetto al recente passato è un incentivo ai rilanci e al fuorisella. A patto di averne ovviamente...

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Come spesso accade, però, si tratta di qualità che emergono e iniziano a essere percettibili quando l'asticella si alza. Per darvi un'idea io ho una FTP stimata (rif. Garmin Edge 840 Solar + Forerunner 965): pari a 4,3 watt/kg: un buon valore, ma non eccezionale. Un piccolo intervallo attorno a questa intensità potrebbe segnare il confine per iniziare a godersi davvero questo mezzo in salita.

Durante il fuorisella, la larghezza del manubrio (390 centro/centro a livello delle leve, + 2 cm a fine piega), riporta un po' indietro nel tempo. Se provenite da un'altra bici di ultima generazione non potrete fare a meno di constatare la differenza fin dal primo approccio.

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3 – Comportamento in discesa

Il bello di questa Colnago V5Rs è che non è una bici estrema pur essendo dedicata alla competizione.

Sensibile quanto basta e aggressiva al punto giusto sull'avantreno.
Diventa facilmente gestibile sul lanciato e sul tecnico anche da chi non ha un'esperienza consolidata grazie anche alle ruote a costruzione tradizionale con raggio in acciaio.

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Rispetto al passato, le taglie piccole e medie (485 mm inclusa), adottano un rake forcella (o aggetto) maggiorato: si passa dai 43 mm della V4Rs agli attuali 47 mm una modifica che combinata con un angolo di sterzo leggermente chiuso (+ 0.8°) finisce per ridurre l'avancorsa. Una modifica che rende lo sterzo più "leggero" e reattivo.

La stabilità alle alte velocità viene comunque garantita da un interasse leggermente più abbondate che allunga il passo della bici. Insomma un sapiente gioco di equilibri.

Reattività in fase di stress in salita e guidabilità in discesa assieme costituiscono il pregio di questa piattaforma.

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4 – Comportamento in pianura

La Colnago V5Rs si rivela stabile anche a fronte di raffiche di vento laterale piuttosto intense.

Il sistema ruota camera d'aria rende la bici più "secca" sotto l'aspetto del comfort rispetto ad un pari montaggio tubeless. Su fondo irregolare, come il lastricato, il comportamento complessivo è più che buono.

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Le risposte a velocità attorno i 40 km/h su tratti di 15/20 km percorsi vento in faccia meriterebbero un'analisi più approfondita perché la sensazione è quella di godere di un'inerzia inferiore rispetto ad una bici aero montata con cerchi ≥ 50 mm (vedi Aeroad CF SLX).

Di contro la struttura più leggera tende ad essere subito pronta nei primi istanti del cambio di ritmo rispetto ad altri modelli votati in tronco all'aerodinamica.

In posizione aero mani sulle leve il manubrio continua a rivelarsi troppo largo.

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Colnago V5Rs: in conclusione

È una delle bici utilizzate da Tadej Pogačar e da alcuni dei ciclisti della squadra più forte del ciclismo moderno. Anche grazie alla V5Rs, l'UAE Team Emirates-XRG ha frantumato il record di vittorie in una sola stagione (97 successi).

Il primo impatto non sembra rivelare modifiche estetiche sostanziali rispetto alla "vecchia" V4Rs: l'aggiornamento delle sezioni diventa evidente quando si va oltre l'apparenza.

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Le geometrie nel segno della continuità unite a ritocchi nella zona dell'avantreno (angolo di sterzo e rake forcella in primis), restituiscono una bici da competizione equilibrata e più reattiva a livello di sterzo rispetto al recente passato. Una qualità che emerge in particolare in discesa.

Il peso contenuto contribuisce a rendere la bici pronta ad ogni cambio di ritmo sia in salita che in pianura.

Colnago V5Rs

Il prezzo è alto, ma d'altronde stiamo parlando di un marchio dotato di un posizionamento e di un valore immateriale nel lungo periodo difficile da rintracciare altrove.

Non è un caso se ogni esemplare è dotato di un tag NFC (foto sotto) che permette all'appassionato di ottenere una certificato digitale che attesta origine e possesso del bene (ne avevamo parlato QUI).

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Da rivedere il manubrio...

A conti fatti: se siete ciclisti ben allenati che amano aggredire la salita, la Colnago V5Rs vi permetterà di vivere una esperienza da... Campione del mondo.

Colnago V5Rs

Perché comprarla

  • - Una bici tradizionale declinata in chiave moderna
  • - Equilibrata e facile da guidare anche in discesa
  • - Su fondo irregolare non sfigura, meglio se tubeless
  • - Valore immateriale nel lungo periodo (una Colnago vale di più di altri marchi)

Perché non comprarla

  • - Prezzo alto (troppo?)
  • - I punti di forza a livello tecnico non emergono a pieno se si "porta a spasso" la bicicletta.
  • - Le specifiche del manubrio CC.01
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Per maggiori informazioni: colnago.com

La Colnago V5Rs ha debuttato in competizione all'Amstel Gold Race di quest'anno. Qui sotto tutti i dettagli dell'esemplare utilizzato da Pogačar.

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Sull'autore
Giovanni Bettini

"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.

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