Ricordate la Colnago Prototipo usata da Pogačar: ora abbiamo i primi dettagli

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Ricordate la Colnago Prototipo usata da Pogačar: ora abbiamo i primi dettagli

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Ricordate la Colnago prototipo usata da Pogačar durante la ricognizione di alcune tappe del Tour?

Beh, lo stato di sviluppo è più avanzato di quello che pensavamo.
Colnago ha appena svelato che a partire da questo weekend i corridori della UAE Team Emirates lo potranno usare in gara. Per ora il nome sarà proprio questo: Colnago Prototipo.
Oltre alla V3Rs, dunque, alcuni tra loro potranno pedalare con questa bici ancora in fase di sviluppo prima di essere commercializzata.

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Il progetto è stato sviluppato con un metodo completamente nuovo.
In una prima fase le caratteristiche di rigidità della Prototipo, telaio monoscocca, sono state sperimentate da Colnago sulle parti che compongono il nuovo telaio della serie C, formato da parti componibili e non monoscocca.

Poter lavorare su parti di un telaio invece che su un telaio completo, come dovrebbe succedere per il monoscocca, ha dato la possibilità a Colnago di studiare diverse laminazioni dei tubi di carbonio con una sequenza più agile e verificabile in breve tempo.

Colnago Prototipo

Terminate le varie prove, sono state selezionate cinque matrici di rigidità e dunque riportate cinque laminazioni “test” per i telai monoscocca sulle quali lavorare sul campo, corrispondenti a cinque versioni differenti che saranno a disposizione del team nelle competizioni a partire da domani.
Da queste cinque differenti laminazioni si dovrà arrivare alla versione definitiva, che verrà commercializzata in futuro. Secondo Colnago l'unico modo di avere dei feedback perfetti è mettere a disposizione dei corridori delle vere e proprie biciclette “pronto-gara” e fargliele usare nella maniera più dura possibile, ovvero durante le competizioni.

Nel caso della Colnago Prototipo, dunque, i “famosi” feedback dei professionisti avranno un’importanza chiave per la realizzazione del prodotto finito.

Colnago Prototipo

Davide Fumagalli, responsabile R&D Colnago, ha spiegato: “Per migliorare le performance di questo telaio abbiamo utilizzato un metodo totalmente nuovo, ovvero collaborare direttamente con gli atleti della UAE Team Emirates proponendogli di usare di volta in volta telai prodotti con laminazioni di carbonio diverse. L’obiettivo finale è di giungere alla migliore laminazione per un telaio che dovrà essere il più polivalente possibile, adatto alle esigenze dei velocisti, dei passisti e degli scalatori e di essere all’altezza nelle diverse fasi della corsa.

D’altronde i test a computer e in galleria del vento sono importanti, ma presentano sempre dei limiti: è infatti difficile - se non impossibile - replicare i contesti di gara, le irregolarità del percorso, le sollecitazioni del terreno, le turbolenze aerodinamiche, le accelerazioni nei diversi momenti della competizione. Al punto di sviluppo a cui siamo arrivati, ottenere dei miglioramenti è sempre più difficile. In questo modo, cioè sfruttando anche l’esperienza di chi sulla bicicletta ci pedala per molte ore al giorno, pensiamo di poter far compiere un ulteriore e importante passo in avanti alle nostre bici da competizione”.

COLNAGO PROTOTIPO 4

Dal punto di vista del design, i punti chiave dello sviluppo della Colnago Prototipo sono soprattutto il tubo di sterzo sottile e scavato con venature profonde e marcate, oltre alla zona del movimento centrale, più ampia e robusta.
Un lavoro mirato a coniugare ai risultati tecnici anche quelli estetici.
In Colnago, infatti, credono che design del prodotto e ingegneria debbano andare a braccetto. E' anche per questo che nello sviluppo della Prototipo hanno coinvolto uno dei più grandi designer del ciclismo, il norvegese Torgny Fjeldskaar, che ha disegnato alcuni dei modelli di bici più iconici degli ultimi venti anni con una lunga esperienza anche nel mondo dell’automotive e del design industriale.

Colnago Prototipo

COLNAGO prototipo laterale copia

Quest’ultimo ha dichiarato: “Il punto di partenza nello sviluppo della Prototipo è stato quello di creare un telaio totalmente performance-driven, cioè con un design chiaramente orientato all’ottenimento delle migliori prestazioni tecniche.
Gli obiettivi che ci siamo posti con Davide ed il suo team e sui quali abbiamo lavorato sono stati quelli di ottenere una maggiore rigidità verso le sollecitazioni generate dalla pedalata ed un minore drag aerodinamico a fronte di un peso complessivo del telaio sostanzialmente invariato se comparato a quello della V3Rs. Ritengo che il lavoro più importante sia stato quello di migliorare l’aerodinamica attraverso un nuovo disegno del tubo sterzo, che ha migliorato anche la rigidità, rendendolo ancora più reattivo”
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Per maggiori informazioni su Colnago: colnago.com

Qui sotto i dettagli della nuova C68:

Nuova Colnago C68: evoluzione italiana del telaio in carbonio modulare



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