Ben King è la grande sorpresa de La Vuelta 2018.
29 anni, americano, che da tempo risiede e si allena in provincia di Lucca.
Ha conquistato due vittorie di tappa nelle due frazioni più dure della corsa a tappe spagnola disputate finora.

Dave Nichols, allenatore e Sport Scientist del Team Dimension Data for Qhubeka, ha pubblicato sul blog di Trainingpeaks il file con l’analisi dei dai registrati dal misuratore di potenza di King durante la prima tappa vinta, quella di 161 km con arrivo in quota alla Sierra de la Alfaguara.

Ben King
L’analisi del file ci permette di osservare interessanti dati relativi alla potenza espressa nei vari momenti della tappa, in cui King ha alternato fasi di massimo sforzo ad altre meno intense.
I dati del suo misuratore di potenza, incrociati in tempo reale con le valutazioni fatte dal coach, gli hanno permesso di gestire al meglio le forze e arrivare in finale di tappa con ancora qualche energia da spendere rispetto agli avversari.

La Fuga
Ben King è scattato praticamente al chilometro zero e per portare via la fuga ha pedalato per 5 minuti a 370 watt medi.
E’ alto 182 e pesa 69 kg, quindi in quei 5 minuti ha espresso un rapporto peso/potenza di 5,3 watt/kg.
Nei primi 50 km della tappa, molto ondulati, la fuga ha viaggiato a 39 km/h di media, prima di iniziare la prima lunga salita di giornata: il Puerto de la Cabras Montes.

Ben King

Puerto de la Cabras Montes
La prima salita della tappa misurava 15,9 km al 5,9% di pendenza media.
Il gruppo in fuga, come era prevedibile, è salito ad un’andatura regolare.
Ben King ha impiegato 47 minuti e 23 secondi per completare la scalata, esprimendo 306 watt medi, con un rapporto peso/potenza di 4,4 w/kg. Un valore che non richiede uno sforzo esagerato per un professionista di livello.

Ben King
In cima al Puerto de la Cabras Montes la fuga aveva sul gruppo un vantaggio più che rassicurante: 8 minuti.
Attraverso un programma di previsione della prestazione, il coach Nichols ha potuto valutare che se King fosse arrivato ai piedi dell’ascesa finale con 6 minuti, per non farsi riprendere dal gruppo gli sarebbe stato sufficiente uno sforzo medio di 4,6 w/kg. Anche se a fine tappa, si tratta di un valore che King poteva sicuramente sopportare.
Non stiamo qui a discutere se sia un bene o un male, ma come potete capire, nel ciclismo di altissimo livello ormai non c’è più nulla di lasciato al caso…

L’ascesa finale alla Sierra de la Alfaguara
A conferma di quello che vi abbiamo detto, il Team Dimension Data aveva già individuato la tappa di cui stiamo parlando come una tappa in cui provare a fare risultato con King, valutando la salita a Sierra de la Alfaguara (12,4 km al 5,4%) come il punto chiave della frazione.

Ben King
Per questo motivo, il sabato precedente, lo staff del team aveva percorso in macchina gli ultimi 20 km della tappa registrando un video con la videocamera Garmin Virb Ultra 30, capace di mostrare attimo per attimo anche la pendenza della salita stessa.
In questo modo Ben King, pur non avendo mai percorso questa ascesa, ha potuto visionarla in anticipo e di essere perfettamente a conoscenze del suo sviluppo e della sua difficoltà.
Ben King ha accelerato nel corso dell’ultima salita per selezionare il gruppo in fuga, rimanendo in compagnia di Pierre Rolland e Nikita Stalnov, che poi si sono giocati la vittoria finale.
In questa fase Ben King ha prodotto il suo picco di potenza giornaliero a 5 secondi: 1.223 watt (17,6 w/kg), tanta roba dopo oltre 150 km di gara.

Ben King
Foto Traininpeaks.com

L’intera ascesa, invece, è stata percorsa in 32 minuti e 54 secondi, esprimendo una potenza media di 344 watt (5 w/kg).
Notevoli anche i valori degli ultimi 200 metri, in corrispondenza del suo sprint finale vincente.
King ha raggiunto un picco di 1.226 watt e una media di 1.092 watt (15,7 w/kg) negli ultimi 11 secondi.

Ben King
Se avete un misuratore di potenza, provate a fare uno sprint dopo una gara tirata di 160 km, così potrete vedere quanto sia difficile far salire i watt.

Qui potete vedere il file completo della tappa registrato dal Garmin Edge 820 di Ben King.

Qui invece gli altri articoli relativi all’allenamento con misuratore di potenza pubblicati su BiciDaStrada.it